Filosofia
Percorsi di etica clinica
di Galvagni Lucia
editore: Edb
pagine: 192
L'etica clinica costituisce una nuova branca della bioetica, che si va sviluppando oggi in maniera consistente
Diritto senza società. Dal disincanto all'indifferenza
di Pietro Barcellona
editore: Dedalo
pagine: 208
Un'intepretazione dell'attualità che ne rintraccia le profonde radici filosofiche e politiche nel paradigma del diritto moderno. Sebbene la dimensione giuridica sia assunta come luogo privilegiato da cui muovere per la comprensione delle logiche, dei significati e dei meccanismi della modernità, è attraverso l'astrazione delle norme giuridiche e la "vuotezza" del diritto inteso come mera procedura che, nell'epoca moderna, si realizza la massima esaltazione della libertà individuale. L'analisi delle istituzioni giuridiche porta alla luce l'intreccio tra il processo di disincantamento del mondo e l'autofondazione dell'ordine giuridico-sociale, da un lato, e il progetto di emancipazione del singolo, dall'altro.
Dialoghi. Testo cinese a fronte
di Confucio
editore: Einaudi
pagine: 281
I "Dialoghi" di Confucio costituiscono da oltre duemila anni il nucleo fondamentale della cultura e del pensiero cinese
Filosofie delle scienze
editore: Einaudi
Secondo alcuni la filosofia della scienza è una forma di pazzia che non abbiamo ancora pienamente esplorato
Teologia del sommo bene
di Abelardo Pietro
editore: Bompiani
pagine: 336
Nella Theologia "Summi boni", prima fra le opere teologiche del maestro palatino, emergono con chiarezza gli elementi fondamen
One World
L'etica della globalizzazione
di Singer Peter
editore: Einaudi
Peter Singer, dopo essersi occupato a lungo di bioetica e aver acceso anche in Italia un profondo dibattito sui pregiudizi ant
Per una nuova interpretazione di Platone
di Giovanni Reale
editore: Vita e pensiero
pagine: 936
Quest’opera di Giovanni Reale – con ventuno edizioni in lingua italiana, quattro traduzioni già pubblicate e altre quattro in corso di preparazione – si pone come punto di riferimento irrinunciabile per la comprensione e per lo studio di Platone.
Reale riprende l’interpretazione storico-ermeneutica avviata a Tubinga da Hans Krämer e Konrad Gaiser, e ora proseguita da Thomas Szlezák, ma la completa e la sviluppa, dimostrando come essa si imponga quale vero e proprio ‘paradigma ermeneutico’ alternativo a quello dominante in età moderna. A partire da Schleiermacher, reagendo all’esegesi neoplatonica, si ritenne di poter derivare tutto il pensiero di Platone dai soli suoi scritti, respingendo in blocco la tradizione platonica indiretta. Con questo metodo, ritenuto rigoroso e scientifico, non solo si è ricavata una immagine sempre più sfocata del filosofo, ma si è giunti a presentarne numerose, fra loro contrapposte.
Il paradigma moderno, in realtà, non tiene conto del momento cruciale in cui Platone scrisse, quando cioè stava concludendosi una rivoluzione culturale di portata epocale, con il prevalere della scrittura sull’oralità. Platone accetta e difende la scrittura, ma ne indica i limiti in modo preciso. Le cose ultime – poche, ma essenziali – non si devono trasmettere scrivendole su rotoli di carta, ma nell’animo degli uomini. La dimensione dell’oralità dialettica (di cui Socrate è stato il maestro esemplare) non può e non deve essere contratta per intero nella dimensione della scrittura. Platone – per certi aspetti – considerò come proprio capolavoro non i suoi splendidi dialoghi (che giudicò giochi sublimi), ma la creazione dell’Accademia, dove seppe incidere nell’animo dei discepoli quelle cose di ‘maggior valore’ che non volle affidare alla scrittura.
Il recupero delle testimonianze dei discepoli sulle dottrine non-scritte – espresse da Platone nelle sue lezioni all’Accademia – non solo non impoverisce i dialoghi, ma, al contrario, fa comprendere ciò che essi non dicono, o suggeriscono solo per cenni e allusioni. Riletti in quest’ottica, i più famosi dialoghi platonici rivelano molte insospettate e straordinarie ricchezze. Platone dice senza mezzi termini nel Fedro: «I migliori scritti non sono altro che mezzi per aiutare la memoria di coloro che già sanno». Già Nietzsche, opponendosi a
Schleiermacher, aveva ben compreso la verità storica: «La spiegazione del passo del Fedro presuppone l’esistenza dell’Accademia, e gli scritti sono mezzi per richiamare alla memoria per coloro che sono membri dell’Accademia». E noi, che non siamo membri dell’Accademia, possiamo ricavare dai suoi discepoli (con alla testa Aristotele) ciò che manca nei dialoghi e che, per comprenderli a fondo, va recuperato.
Biofilosofia da Aristotele a Darwin e ritorno. Saggi su alcune costanti della biofilosofia
di Étienne Gilson
editore: Marietti 1820
pagine: 250
In questo volume l'autore riesce a promuovere un confronto decisivo tra i più importanti temi della filosofia e quelli della b
Storia filosofica dei secoli futuri (e altri scritti umoristici del 1860)
di Ippolito Nievo
editore: Salerno
pagine: 146
Il volume raccoglie gli scritti di Nievo apparsi sul periodico "L'Uomo di Pietra" nelle prime settimane del 1860
Commentario al Timeo di Platone
Testo latino a fronte
di Calcidio
editore: Bompiani
Il commentario al Timeo di Calcidio (IV sec