Interfacoltà Scienze della Formazione - Medicina
Le mie vite in gioco
editore: Add editore
pagine: 190
Era il 1999 quando il diciassettenne Ian Sagar chiese a un suo amico di Sheffield, un paesino del profondo nord inglese, cuore
La pedagogia del sé operativo. Dalla teoria al metodo
editore: Aracne
pagine: 280
Il volume è rivolto a educatori ed educatrici di bambini in età evolutiva che frequentano ambiti scolastici e sportivi
Pedagogia speciale per l'inclusione
di Luigi D'Alonzo
editore: Scholè
pagine: 156
Scopo del libro è diffondere le tematiche della pedagogia speciale, la scienza che pone al centro delle sue attenzioni e delle
Il vento contro. Quando guardi oltre, tutto è possibile
di Daniele Cassioli
editore: De Agostini
pagine: 233
Questa è la storia di un ragazzo molto speciale
Psicologia dello sviluppo e dell'educazione
editore: Il mulino
pagine: 384
Questo manuale offre una prospettiva ampia sullo sviluppo dell'individuo, in cui la trattazione delle ricerche e delle teorie
Sociologia del corpo
editore: Mondadori Università
pagine: 176
Lo studio del corpo negli ultimi anni ha riscosso l'attenzione di diverse discipline, soprattutto nell'epoca in cui le questio
Manuale di bioetica per tutti
di Michele Aramini
editore: Paoline editoriale libri
pagine: 336
Questioni importanti, che riguardano nascita e morte, concepimento e salute, diritti dei malati e compiti della medicina, etic
Motivare i demotivati a scuola
di Luigi D'Alonzo
editore: La scuola
pagine: 208
"Motivare i demotivati": sembra quasi uno slogan pubblicitario
Manuale di psicologia generale dello sport
di Laura Mandolesi
editore: Il mulino
pagine: 288
L'affermarsi delle scienze cognitive e degli approcci sociocognitivi, l'ingresso delle nuove tecnologie nel mondo dello sport
Neuroscienze affettive ed educazione
di Mary Helen Immordino-Yang
editore: Cortina raffaello
pagine: 212
Mary Helen Immordino-Yang, in questo testo innovativo, presenta i risultati di un lavoro decennale che rivoluziona la teoria e
La differenziazione didattica per l'inclusione. Metodi, strategie, attività
di Luigi D'Alonzo
editore: Erickson
pagine: 141
Il volume si interroga su una questione cruciale per le scuole di ogni ordine e grado: come riuscire a proporre percorsi educativi e didattici che riescano a essere efficaci per tutti gli studenti, nonostante l'elevata eterogeneità che caratterizza ogni grado scolastico. La complessità delle esigenze personali degli studenti sta esplodendo e sovente riguarda solo marginalmente gli alunni con deficit. Non è più possibile concepire la classe come un insieme di alunni «normali» che ne comprende anche qualcuno «speciale»: le difficoltà di apprendimento, il disagio socio- economico, i problemi comportamentali o emotivi, l'immigrazione di seconda generazione fanno della particolarità delle esigenze educative la regola, non l'eccezione. Differenziare i percorsi educativi diventa allora l'unica risposta possibile per cogliere la sfida lanciata dall'inclusione alle nostre istituzioni: non fare semplicemente posto alle differenze per integrarle, ma affermarle, valorizzarle, farne il focus dell'azione educativa.
Gli atleti del duce. La politica sportiva del fascismo 1919-1939
di Enrico Landoni
editore: Mimesis
pagine: 228
Perfetta osmosi tra sport e politica, efficace riassetto dei quadri federali e del Coni, valorizzazione professionale ed istituzionale di tutte le figure coinvolte nell'impresa sportiva e selezione accurata degli atleti, nel segno dell'innovazione tecnica e metodologica. Ecco alcuni dei tratti distintivi di quell'unicum ideologico e organizzativo messo in campo dalla politica sportiva del fascismo, risultato di una complessa sintesi di pragmatismo, spregiudicatezza, competenza e modernità. Di qui l'elaborazione di un modello vincente e innovativo, destinato a suscitare la curiosità, l'interesse e addirittura l'ammirazione di gran parte dei Paesi europei e degli Stati Uniti; e allo stesso tempo capace di condizionare pesantemente il successivo sviluppo dello sport italiano che, nel dopoguerra, attraverso la lente distorcente di un forte e durevole pregiudizio ideologico e culturale, sarebbe stato visto come un ingombrante retaggio del regime. Un pregiudizio che soltanto una rigorosa e accurata ricostruzione storica può contribuire a rimuovere.