Rizzoli: Saggi stranieri
Gesù. L'uomo che preferiva le donne
di Christine Pedotti
editore: Rizzoli
pagine: 224
Cattolica inquieta e provocatrice, Christine Pedotti si domanda che cosa dicano veramente i Vangeli a proposito delle donne
Processo al Pi Greco. Equivoci, disastri e altri errori matematici
di Matt Parker
editore: Rizzoli
pagine: 368
Incendi causati dalle pareti a specchio dei grattacieli, impianti radar in tilt, edifici che tremano perché al dodicesimo pian
Il cretino digitale. Difendiamo i nostri figli dai veri pericoli del web
di Michel Desmurget
editore: Rizzoli
pagine: 464
Viviamo nell'era del digitale, è un dato di fatto, e gli schermi sono ovunque: in ufficio, a scuola, a casa, nelle nostre tasc
Promettimi che ti ucciderai. Nazisti fino alla morte. Storia dei suicidi di massa alla fine del Terzo Reich
di Florian Huber
editore: Rizzoli
pagine: 304
Tra le pagine meno note della storia del Terzo Reich c'è quella della straordinaria ondata di suicidi che ha attraversato la G
Ultima fermata Auschwitz. Come sono sopravvissuto all'orrore 1943-1945
di Eddy De Wind
editore: Rizzoli
pagine: 252
Sul finire del 1944 i tedeschi stanno abbandonando Auschwitz, mentre l'Armata Rossa si avvicina
Imprevedibili istanti di felicità
di Françoise Heritier
editore: Rizzoli
pagine: 155
Cosa fa di noi le persone che siamo? Quali sono le sensazioni, le emozioni che costituiscono l'impalcatura e la materia prima
Adesso. La nuova fisica del tempo
di Richard A. Muller
editore: Rizzoli
pagine: 465
"Che cosa è dunque il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so." Così scriveva sant'Agostino nel V secolo. Oggi, grazie a Einstein, sappiamo che il tempo è relativo e flessibile, che può dilatarsi, contrarsi e persino invertire la propria direzione. Eppure i dubbi di Agostino sulla sua natura non si sono dissipati. La fisica non è ancora in grado di dirci che cos'è il tempo, né di spiegare quello che sperimentiamo concretamente: il suo scorrere e quell'istante speciale che chiamiamo "adesso". Sembra anzi avervi rinunciato. Non Richard Muller. Con la sfrontata creatività che contraddistingue il suo pensiero scientifico, Muller smantella una a una le verità sul tempo che la fisica attuale dà per scontate, per edificare una teoria originalissima eppure rigorosa in cui è l'espansione originata dal Big Bang a creare senza sosta nuovo tempo. In questo quadro, l'adesso altro non è che l'ultimo istante, l'avanguardia del tempo che nasce, mentre il processo continuo di creazione del tempo è ciò che percepiamo come il suo fluire. Un libro sovversivo, destinato ad accendere un dibattito intellettuale che coinvolgerà i protagonisti del pensiero filosofico e scientifico contemporaneo.
Panama papers. Gli affari segreti del potere
editore: Rizzoli
pagine: 409
"Salve. Qui John Doe. Le interessano informazioni? Vorrei condividerle." John Doe è il nome convenzionalmente utilizzato in inglese per riferirsi a persone di cui non può essere rivelata l'identità. Comincia così, con un messaggio sms, "la più grande fuga di notizie che qualsiasi giornalista abbia mai avuto per le mani". Una gola profonda, coraggiosa e anonima, consegna a Bastian Obermayer, giovane giornalista della "Süddeutsche Zeitung", una valanga di materiale che aumenta in maniera esponenziale, fino a superare i 2,5 terabyte: è tutto sottratto ai server di uno studio legale panamense che fa capo a Jürgen Mossack - un tedesco emigrato a Panama, figlio di un ex SS diventato informatore della Cia - e a Ramon Fonseca, principale consigliere del presidente panamense Varela. lo studio Mossack Fonseca è tra i maggiori provider di società offshore. Sulla carta opera nel rispetto di tutte le leggi e disposizioni in materia di trasparenza, ma è sufficiente un'occhiata alle pagine e pagine di documenti, e-mail, estratti conto che risalgono fino agli anni Settanta per rendersi conto che non è così. Dai dati emerge un carosello di società fantasma dietro le quali si nascondono uomini e donne in carne e ossa, amici e parenti di politici di grosso calibro.
L'ultima parola. La vera storia di Dalton Trumbo
di Bruce Cook
editore: Rizzoli
pagine: 409
"Lei è mai stato membro del Partito comunista?" Alla domanda di J. Parnell Thomas, senatore e presidente della Commissione per le attività antiamericane, Dalton Trumbo - lo sceneggiatore più pagato e ammirato di Hollywood - non risponde. Alle sue spalle, per sostenerlo, ci sono Humprey Bogart, Lauren Bacali, Gene Kelly, John Garfield e John Huston. È il 1947, e negli Stati Uniti l'ondata di paranoia anticomunista investe anche gli studios: centinaia di registi, attori e scrittori sono chiamati a deporre. Solo dieci di loro, gli Hollywood Ten, saranno inquisiti e imprigionati per essersi rifiutati di parlare, di tradire compagni e amici. Da allora Trumbo sarà costretto a lavorare per il mercato nero, senza poter firmare le sceneggiature di capolavori come Vacanze romane e La più grande corrida. È solo nel 1960 che Kirk Douglas, produttore e protagonista dello Spartacus di Stanley Kubrick, vuole scrivere il suo nome chiaro e tondo nei titoli di testa del film. "In ogni città e provincia liste di dissidenti sono già compilate" è lo battuta più celebre di Laurence Olivier nelle vesti del generale Crasso. "Trumbo è, senza dubbio, un prodigio della volontà. Ha sempre tenuto duro: è sopravvissuto, ha prevalso, ha persino trionfato. Si potrebbe persino prenderlo come esempio di un certo tipo di valori - tenacia, indipendenza, perseveranza - che oggigiorno sono diventati parecchio rari."