Salerno: Aculei
Idolatria. I falsi dèi del nemico
di Alessandro Vanoli
editore: Salerno
pagine: 159
Idolatra! Con quest'accusa l'infedele può diventare il nemico
Il sultano e lo zar. Due imperi a confronto
di Franco Cardini
editore: Salerno
pagine: 280
All'inizio dell'Età moderna, l'Impero ottomano si affaccia sul Mediterraneo con l'ambizione di dominare sull'Asia e sull'Europ
Borbonici, patrioti e criminali. L'altra storia del Risorgimento
di Enzo Ciconte
editore: Salerno
pagine: 176
All'alba della costituzione del Regno d'Italia si consolidavano, nelle strutture portanti dello Stato e in una parte rilevante
Il burattinaio dell'ultimo zar. Grigorij Rasputin
di Marco Natalizi
editore: Salerno
pagine: 219
Nel momento più tragico di un Impero, un pellegrino, lussurioso e astuto, emerge dalla più profonda provincia siberiana e muove alla conquista di un pezzo di paradiso: il suo nome è Grigorij Efimovic Rasputin. Si presenta come carismatico mistico nei più esclusivi salotti di San Pietroburgo al cospetto di una generazione di russi disorientati. Lui si considera un santo. E molti lo vedono così. C'è però anche chi io ritiene un ambiguo contadino ignorante. Quale potere ha esercitato alla corte dello Zar e nell'Impero il "monaco errante"? Di quali protezioni gode? Di quali alleanze si serve? Quale è stato il suo ruolo nella catastrofe che, pochi mesi dopo la sua morte, travolge i Romanov? Accostarsi a Rasputin, a cento anni dalla sua tragica fine, significa avvicinare una leggenda.
Contro Ambrogio. Una sublime, tormentosa grandezza
di Franco Cardini
editore: Salerno
pagine: 136
Ambrogio è, con Gerolamo e Agostino, il fondatore della Chiesa latina emersa, dopo Costantino, dal buio e dal sangue dell'era delle persecuzioni, assurta poi, con Teodosio al rango di unica religione ammessa nell'Impero. Arrivato a Milano con un prestigioso incarico di governo - secondo la tradizione, elevato a furor di popolo alla cattedra episcopale - trasferì nella sua funzione di vescovo il santo orgoglio che gli derivava dall'appartenere alla più alta nobiltà dell'Urbe e impiantò con forza sul tronco dell'Impero, al posto della pax deorum che lo avrebbe eternamente protetto, la croce del Cristo. Fu inflessibile nel combattere eretici, ebrei e pagani; Impose che l'ara della vittoria fosse tolta dall'aula senatoria; umiliò perfino il grande Teodosio ricordandogli che anche l'imperatore era membro della Chiesa ma non aveva il diritto né di guidarla, né di controllarla. Senza il fondamento del suo pensiero, forse, mai si sarebbe sviluppata una teoria egemonica del papato sulla Chiesa. Leggendo di lui, a volte ci si domanda dove fosse quella carità sulla quale peraltro ha saputo scrivere pagine bellissime. La sua grandezza fu davvero sublime e tormentosa.
Il dominio del terrore. Deportazioni, migrazioni forzate e stermini nel Novecento
di Claudio Vercelli
editore: Salerno
pagine: 166
Nel Novecento alle speranze di una società migliore si sono spesso contrapposte le politiche dell'esclusione, l'annientamento fisico delle minoranze, le violenze di Stato, la condizione marginale dei tanti apolidi in fuga. La storia dei Lager e dei Gulag, la presenza dei luoghi di internamento e le vicende degli spostamenti forzati di popolazioni, si incrociano con la crisi delle società liberali e con la affermazione dei poteri totalitari. Deportare, concentrare, annientare non sono patologie del passato ma il lato oscuro dei tempi correnti, quelli che si vorrebbero governati dal diritto, ma che rivelano ancora la tentazione di cancellare quella umanità considerata un'intollerabile "eccedenza" rispetto agli interessi delle maggioranze silenziose e consenzienti.
L'Aquila e il giglio. 1266: la battaglia di Benevento
di Paolo Grillo
editore: Salerno
pagine: 132
La battaglia di Benevento del 1266 è comunemente presentata come una sorta di malvagio scherzo del destino ai danni di Manfredi, il figlio dell'imperatore Federico II, che venne sconfitto dalle forze di Carlo d'Angiò, al quale riuscì in tal modo di impadronirsi del Regno di Sicilia. A partire dalla narrazione "guelfa" degli eventi, che spiegava la clamorosa quanto imprevista vittoria di Carlo con la sacralità della sua missione, voluta dal papa e benedetta da Dio, ha replicato una versione "ghibellina", appoggiata dall'autorità dantesca, con l'immagine del Manfredi "biondo, bello e di gentile aspetto", che vedeva nella corruzione e nel tradimento dei nobili il motivo della sconfitta dello svevo. Si tratta però di un'immagine deformata che queste pagine vogliono correggere, restituendo tutta la complessità di una vicenda impossibile da ridurre alle letture nazionaliste/regionaliste o clericali/anticlericali del secolo passato.
La scuola impossibile
di Giulio Ferroni
editore: Salerno
pagine: 123
Di quale scuola abbiamo bisogno? Di una scuola che risponda alle richieste del presente o che invece prepari a resistere alle difficoltà del futuro? Giulio Ferroni affronta l'attuale riforma della scuola con sguardo critico, mette in discussione gli astratti modelli pedagogici e la pretesa di subordinare l'insegnamento alle sole esigenze dell'oggi; sottolinea la sempre più necessaria convergenza di saperi umanistici e scientifici, da contrapporre alla diffusa insistenza sulle "competenze", e ridimensiona il potere risolutivo attribuito all'informatica e all'inglese. Progetti e disegni di riforma della scuola non sembrano tener davvero conto delle ragioni della sua crisi e delle nuove sfide a cui è chiamata: formare nuove generazioni capaci di affrontare le difficoltà che si profilano all'orizzonte, ricostruire un senso autentico di cittadinanza, riconoscere i valori comuni del vivere civile, preservare la memoria storica e salvaguardare il patrimonio naturale e artistico, garantire nuove forme di integrazione dettate dall'immigrazione. Si delineano luci e ombre su La Buona Scuola del governo Renzi e si è spinti ad aspirare a modalità di insegnamento che, nel contesto attuale, possono sembrare impossibili.
La Chiesa in trincea. I preti nella grande guerra
di Bruno Bignami
editore: Salerno
pagine: 142
Due domande hanno tormentato la Chiesa nella Prima Guerra mondiale: cosa accade se la Chiesa, così impegnata a combattere la modernità, ne accoglie invece acriticamente uno dei tratti più peculiari, cioè il nazionalismo? Cosa succede se proprio coloro che hanno ricevuto una formazione antimodernista, i preti, finiscono in trincea al fianco di giovani coetanei in armi? Sposando l'idea moderna di Stato nazionale, i cattolici appoggiano l'uso delle armi con tutte le sue contraddizioni. Il fallimento del teorema della "guerra giusta" in favore dell'"inutile strage" è il caso emblematico di un problema aperto. La crisi dei preti reduci, che hanno vissuto la guerra in trincea, colpisce centinaia di ecclesiastici, molti dei quali abbandonano il seminario, la vita religiosa o il sacerdozio, testimoniando le trasformazioni operate dalla guerra sul modo di essere prete e sulla relazione con il mondo. Si scopre così che nell'"inutile strage" si è "consumato il divorzio" tra la Chiesa e la guerra e si sono "celebrate le nozze" della Chiesa con il mondo, nel senso evangelico di luogo non da condannare ma da amare. Oggi, nel centenario del conflitto, papa Francesco ha ammonito che l'anniversario è da annoverare tra le giornate di lutto: perché "tutto si perde con la guerra e nulla si perde con la pace".
Lombroso e il brigante. Storia di un cranio conteso
di Milicia M. Teresa
editore: Salerno
pagine: 165
In una grigia mattina di dicembre del 1870 Cesare Lombroso esaminò il cranio di Giuseppe Villella, originario di Motta Santa L
America amara. Storie e miti a stelle e strisce
editore: Salerno
pagine: 118
I legami tra l'Europa e gli Stati Uniti sono antichi e complessi: dobbiamo molto a un paese che, non senza contraddizioni, ha
Sinistra e Israele. La frontiera morale dell'Occidente
editore: Salerno
pagine: 280
Sinistra e "Israele": due termini che oggi sembrano cosi distanti per la nostra cultura politica di europei e italiani da cost