Salerno: Sestante
Antonio Machado
di Giovanni Caravaggi
editore: Salerno
pagine: 320
Antonio Machado (1875-1939), una delle voci poetiche più autentiche del primo Novecento ispanico, visse nel periodo inquieto f
Palazzeschi
di Gino Tellini
editore: Salerno
pagine: 344
Rio Bo («Tre casettine / dai tetti aguzzi»), La fontana malata («Clof, clop, cloch»), Chi sono? («Chi sono? / Il saltimbanco d
Calderón de la Barca
di Fausta Antonucci
editore: Salerno
pagine: 364
Drammaturgo fra i più importanti del Seicento spagnolo, Pedro Calderón de la Barca (1600-1681) è l'autore di opere fondamental
Luzi
di Daniele Piccini
editore: Salerno
pagine: 368
Mario Luzi (1914-2005) è stato uno dei maggiori poeti del nostro Novecento: con la sua poesia ha attraversato l'intero secolo,
Neruda
di Gabriele Morelli
editore: Salerno
pagine: 320
«Nessun poeta dell'emisfero occidentale del nostro secolo - ha scritto Harold Bloom - regge un confronto aperto con lui»
Góngora
di Giulia Poggi
editore: Salerno
pagine: 352
Monografia completa sul grande poeta di Cordova, che, partendo dalle sue vicende biografiche, indaga le ripercussioni che le s
Dostoevskij
di Maria Candida Ghidini
editore: Salerno
pagine: 320
Si rimane abbagliati dalla ricchezza di pensiero creata nel tempo dall'incontro con Dostoevskij
Dante
di Enrico Malato
editore: Salerno
pagine: 432
Massimo poeta del Medioevo e di tutti i tempi, Dante si distingue per la sua straordinaria capacità di parlare alla coscienza
Saba
di Stefano Carrai
editore: Salerno
pagine: 296
Nato a Trieste, «città di traffici e non di vecchia cultura, varia di razze e di costumi», Umberto Saba ha attraversato la pri
Eduardo
di Nicola De Blasi
editore: Salerno
pagine: 352
Autore di primo piano del teatro europeo del Novecento, Eduardo De Filippo (1900-1984) ha trovato una sua cifra inconfondibile
García Lorca
di Gabriele Morelli
editore: Salerno
pagine: 315
La sua persona "irradiava felicità", ricorda Neruda. È "la creatura" che ci mette in contatto con la Creazione, scrive Jorge Guillén. "Il capolavoro era lui", afferma Luis Buñuel. Sulla spinta di un'ingenua mitografia popolaresca, si è diffusa l'immagine del poeta bello, simpatico, allegro, animatore instancabile di serate mondane e letterarie, relegando in secondo piano lo stato di profondo drammatismo che invece ha caratterizzato la sua esperienza umana e reso straordinariamente moderno il suo messaggio poetico. Gabriele Morelli restituisce la giusta dimensione a uno degli autori più popolari del Novecento e alla sua complessa produzione (poesia, teatro, conferenze, disegni). Raccoglie una ricca e inedita documentazione grazie alla conoscenza dei familiari del poeta e alle dichiarazioni di testimoni, e con scrittura agile e fluida ricostruisce una puntuale biografia. Ampio spazio è dedicato alla formazione avvenuta in una Spagna viva e vivace, attenta ai valori della tradizione, ma anche aperta alle moderne estetiche delle avanguardie europee, tra ironia e divertimento insieme agli amici fraterni Salvador Dalì, Luis Buñuel e Pepin Bello. Pagine interessanti sono riservate alla tragica morte del poeta: si discute sul giorno dell'esecuzione (17,18 o 19 agosto 1936), si indicano i mandanti, si esaminano varie ipotesi sul luogo della sepoltura. Con garbo e discrezione si accenna alla sua sfortunata vicenda sentimentale, fino all'ultimo amore segreto venuto alla luce.