Nel 1915 il grande poeta e scrittore Bialik lesse per la prima volta a Mosca il discorso Halakhah e Aggadah, dedicato alle due categorie fondamentali del Talmud: la Norma, carica di autorità, e la Leggenda, che ne è invece priva. Il lato della certezza giuridica e quello epico, affine al sogno, non sono per Bialik separabili, ma si richiamano continuamente e si ricongiungono nell'unità dell'azione e dell'interpretazione, della vita e della scrittura ebraiche. Pubblicato nel 1917, ammirato da Martin Buber e tradotto in tedesco dal giovane Gershom Scholem, Halakhah e Aggadah giunse quindi nelle mani di Walter Benjamin: «Egli ne ricevette un'impressione incancellabile - ricorderà Scholem -, di cui è possibile rintracciare l'influsso in non pochi dei suoi scritti. Giudicava quel saggio "assolutamente straordinario" - e in effetti lo era».
Halakhah e Aggadah. Sulla legge ebraica

Titolo | Halakhah e Aggadah. Sulla legge ebraica |
Autore | Chaim Nachman Bialik |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Religione |
Collana | Saggi |
Editore | Quodlibet |
Formato |
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Pagine | 72 |
Pubblicazione | 2025 |
ISBN | 9788822924124 |
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