Si può scampare alle persecuzioni dei due grandi regimi totalitari del Novecento e poi scrivere un libro di memorie come questo: sobrio, indomito, luminoso. Heda Bloch è fuggita dalla marcia della morte verso Bergen-Belsen, ma Praga la riaccoglie con ostilità: troppo forte, per i suoi amici, è il terrore delle rappresaglie naziste. Dopo la liberazione e la «rinascita comunista», nel 1952 il marito, Rudolf Margolius, alto funzionario governativo - un «mercenario al servizio degli imperialisti» -, verrà condannato all'impiccagione nel clima plumbeo e maligno del processo contro il segretario generale Slànsky. Inizia il periodo del «silenzio attonito, terrorizzato»; solo le seconde nozze con Pavel Kovàly salveranno Heda e il figlio Ivan da una lunga, tragica vita da reietti. E quando sta per giungere il lieto fine, quando dopo la Primavera di Dubcek tutta la popolazione di «una città che non riusciva a dormire per la gioia» si riversa festosa in strada, ecco l'estremo orrore: l'arrivo dei carri armati sovietici.
Sotto una stella crudele. Una vita a Praga (1941-1968)

titolo | Sotto una stella crudele. Una vita a Praga (1941-1968) |
Autore | Heda Margolius Kovaly |
Traduttore | S. Pareschi |
Argomento | Diritto, Economia e Politica Politica |
Collana | La collana dei casi |
Editore | Adelphi |
Formato |
![]() |
Pagine | 214 |
Pubblicazione | 2017 |
ISBN | 9788845931642 |