Mentre educhiamo conosciamo persone, viviamo
incontri, facciamo esperienza: l’educazione
ci domanda nuovi sguardi per rispondere ai
cambiamenti senza snaturarne il senso. Pur tra
le crisi e i cambiamenti che attraversa il nostro
tempo, un’esigenza sembra restare immutata:
l’educazione ‘lavora’ nel profondo e ad essa si
accompagna un significato di emancipazione
che sottrae la persona alla superficialità e
all’indifferenza.
In questo volume, Marisa Musaio propone una
rilettura pedagogica dell’umano come esito
della rielaborazione che ognuno viene compiendo
intorno a sé e intorno alla ricerca di un
significato dell’educare. Di contro al rischio per
la pedagogia di diluirsi nelle tante pedagogie
inclini a indagare sempre più minuziosi e dettagliati
ambiti di studio, pensare l’educazione
in relazione stretta con l’umano significa recuperare
l’interazione tra vita, nascita, compimento
di sé e autoriflessione; significa pensare
ed educare se stessi, per essere in grado di
educare gli altri. Riavvalorare il legame con
l’uomo induce a valorizzare le potenzialità presenti
in ciascuno, affinché alimentino l’esercizio
di un’arte di educare e di educarsi intesa
come arte di vivere.
L’affinità con l’attività artistica e poetica, lungi
dal consegnare l’educazione ad un’attività
distante dalla realtà, motiva similitudini creative,
etiche e spirituali che restituiscono l’attenzione
per il saper vedere dentro ogni persona,
sentire, provare meraviglia verso la bellezza
dell’umanità, prendersi cura di sé e degli altri.
Biografia dell'autore
Marisa Musaio, ricercatore di Pedagogia
generale e sociale, è docente di Pedagogia del
ciclo di vita e di Teoria della relazione d’aiuto
presso la Facoltà di Scienze della Formazione
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano. Per Vita e Pensiero ha pubblicato: Il
personalismo pedagogico italiano nel secondo
Novecento (Milano 2001, 20092) e Pedagogia
della persona educabile. L’educazione tra interiorità
e relazione (2010). È autrice inoltre dei
volumi: Interpretare la persona. Sollecitazioni
pedagogiche nel pensiero di Luigi Pareyson
(Brescia 2004) e Pedagogia del bello. Suggestioni
e percorsi educativi (Milano 2007), tradotto
in lingua spagnola con il titolo Pedagogía
de lo bello. È Visiting Scholar all’Universidad
Nacional de Educación a Distancia (UNED) di
Madrid. Le sue ricerche riguardano l’educabilità
in una prospettiva di antropologia dell’educazione,
di promozione e sviluppo tra indifferenza
contemporanea e speranza, di accoglienza,
integrazione e nuove attenzioni all’umano.