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Quale rapporto tra i due Testamenti? Riflessione critica sui modelli ermeneutici classici concernenti l'unità delle Scritture

Quale rapporto tra i due Testamenti? Riflessione critica sui modelli ermeneutici classici concernenti l'unità delle Scritture
titolo Quale rapporto tra i due Testamenti? Riflessione critica sui modelli ermeneutici classici concernenti l'unità delle Scritture
Autore
Argomento Storia, Religione e Filosofia Religione
Collana Epifania della parola
Editore Edb
Formato
libro Libro
Pagine 224
Pubblicazione 2007
ISBN 9788810402382
 

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La questione del rapporto tra i due Testamenti è il vero grande problema della teologia biblica. Antica come il cristianesimo, e già interna allo stesso Nuovo Testamento, essa è stata affrontata da insigni biblisti. Ma, paradossalmente, sono proprio i neotestamentaristi ad avere maggiore difficoltà nel cimentarsi, probabilmente per l'enorme autorevolezza di cui il Nuovo Testamento viene rivestito, dato che gli si riconosce il ruolo di offrire un senso cristiano all'Antico. Il tema ha implicazioni teologiche: come la nuova alleanza si relaziona con l'antica? Implicazioni cristologiche: l'obbedienza alla Torah è via di salvezza indipendente da Cristo? Implicazioni ecclesiologiche: la Chiesa sostituisce Israele? Implicazioni ermeneutiche: Gesù di Nazaret è il punto di riferimento definitivo nell'interpretazione delle Scritture? Implicazioni sul dialogo interreligioso: in che senso Israele è depositario di rivelazione? Implicazioni sulla teologia biblica, perché "essa parte dal presupposto che la Bibbia cristiana consti di una unità teologica formata dall'unione canonica dei due Testamenti" (B.S. Childs). Lo studio è organizzato in tre parti. La prima si propone di indagare come e attraverso quali modelli la teologia cristiana abbia compreso nei secoli la relazione esistente tra Antico e Nuovo Testamento. La seconda individua le fonti bibliche su cui si radicano tali schemi...
 

Biografia dell'autore

Massimo Grilli

Il prof. don Massimo Grilli compie gli studi di Filosofia e Teologia presso il Pontificio Collegio Leoniano di Anagni. Consegue la Licenza in Sacra Scrittura [S.S.L.] presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma in data 8 Giugno 1983 e il Dottorato in Scienze bibliche [S.S.D.] presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma in data 11 Settembre 1992. È oggi docente di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Gregoriana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Gottes Wort in menschlicher Sprache. Die Lektüre von Mt 18 und Apg 1-3 als Kommunikationsprozess, SBS 201, Stuttgart 2004 (in collaborazione con D. Dormeyer) e Riqueza y solidaridad en la obra de Lucas, Estella (Navarra) 2005 (in collaborazione con D. Landgrave Gándara e C. Langner). Dal 1995 è direttore scientifico del Progetto Evangelium und Kultur - fondato dal Prof. Fritzleo Lentzen-Deis, S.J. - che si interessa dell’applicazione della «Linguistica Pragmatica» ai testi biblici. Cf. www.evangeliumetcultura.org Insieme a G. Perego e F. Serafini dirige la collana: Nuova Versione della Bibbia dai Testi Antichi (NVBTA), Edizioni San Paolo S.r.l.

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