Comparso per la prima volta nel 1974, "Emilio pervertito" attacca frontalmente la "setta dei maestri e dei pedagogisti", contesta l'ordine sessuale e quello famigliare, fornisce la prima analisi iconoclasta del "moderno sistema dell'infanzia" che separa adulti e bambini e determina cosa debba essere l'infanzia in quanto tale. Nella temperie degli anni in cui vede la luce, il testo risponde criticamente all'introduzione dell'educazione sessuale obbligatoria nelle scuole e rilancia e riflette le istanze della rivoluzione sessuale e della rivolta studentesca all'indomani del Maggio '68. Rintracciando nell'opera di Rousseau il gesto inaugurale che fissa il posto del bambino nella società e lo consegna nelle mani del pedagogo, Schérer invita a estirpare il "vizio pedagogico", fondato sulla sorveglianza continua e sull'esclusione del desiderio tanto del maestro quanto del discente. Attraverso un corpo a corpo ironico e spregiudicato con la psicoanalisi, la filosofia, l'antropologia e la cultura visuale, "Emilio pervertito" giustifica il suo statuto di classico contemporaneo.
Emilio pervertito o dei rapporti tra educazione e sessualità

Titolo | Emilio pervertito o dei rapporti tra educazione e sessualità |
Autore | Réné Schérer |
Curatore | L. Petrachi |
Traduttore | L. Muraro |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Filosofia |
Collana | Dialectica, 49 |
Editore | Orthotes |
Formato |
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Pagine | 188 |
Pubblicazione | 2024 |
ISBN | 9788893144025 |
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