Con questo articolato ed energico contributo al dibattito filosofico e politico contemporaneo, Slavoj Zizek - attraverso una prosa elettrica e vivace, contraddistinta dai suoi proverbiali e numerosissimi riferimenti alla cultura popolare e al cinema - si scaglia contro le banalizzazioni con cui oggi giorno si guarda ai fenomeni sociali e culturali, recuperando in chiave emancipatrice uno dei punti qualificanti della nostra tradizione culturale occidentale: il cristianesimo. Grazie a una riconsiderazione del messaggio di san Paolo, riletto anche nella prospettiva di Alain Badiou, Zizek cerca di ricapitolare i momenti di "fragilità" che attraversano la nostra esperienza, quando questa si converte a una forma di desiderio inteso come atteggiamento positivo verso la realtà e la sua verità, al di là di ogni possibile mistificazione. Zizek sorprende il lettore a ogni riga perché si scaglia contro ogni conformismo intellettuale, contro ogni convenzionalità interpretativa, e contro ogni posizione politicamente corretta. Questo libro ne è un esempio perfetto. Ricominciare a parlare della radicalità sovversiva del pensiero cristiano, recuperando - attraverso il grimaldello della psicanalisi, da Freud a Lacan - il filo rosso che lo lega al marxismo, è un gesto che può fornire strumenti di analisi più aderenti alla complessità del tempo che abitiamo.
La fragilità dell'assoluto (ovvero perché vale la pena combattere per le nostre radici cristiane)

titolo | La fragilità dell'assoluto (ovvero perché vale la pena combattere per le nostre radici cristiane) |
autore | Slavoj Zizek |
traduttore | B. Amali |
argomento | Storia, Religione e Filosofia Filosofia |
collana | LA REALTA` UMANA |
editore | Transeuropa |
formato |
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pagine | 168 |
pubblicazione | 2020 |
ISBN | 9788831249232 |