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Abscondita: Carte d'artisti

Introduzione al metodo di Leonardo da Vinci­Nota e digressione

di Valéry Paul

editore: Abscondita

pagine: 125

È il maestro dei volti, delle anatomie, delle macchine
19,00

Lettere e scritti

di Renoir Auguste

editore: Abscondita

pagine: 111

Per un singolare contrappasso, Pierre-Auguste Renoir è noto oggi soprattutto come pittore impressionista, mentre all'impressio
19,00

L'arte del buddhismo

di Henri Focillon

editore: Abscondita

pagine: 161

"Questo mio lavoro intende mostrare come i diversi popoli asiatici, nella misura in cui accoglievano e assimilavano la filosof
19,00

Cahier 1917-1955

Con un omaggio di Brassaï

di Braque Georges

editore: Abscondita

pagine: 146

Gravemente ferito al fronte, trapanato al cranio, costretto a una lunga convalescenza, Braque rinuncia gradatamente all'eserci
20,00

Picasso

Il cranio di ossidiana

di Malraux André

editore: Abscondita

pagine: 206

Il cranio di ossidiana è una celebrazione dell'arte del secolo pronunziata davanti alle spoglie del più grande artista del sec
22,00

Pagine sull'arte

di D`annunzio Gabriele

editore: Abscondita

pagine: 152

Il ponte di travi di tavole e di ruote, dove Michelangelo saliva per dipingere la volta della Sistina, mi s'è ricomposto nel s
21,00

Pellegrinaggi d'arte

di Bernard Berenson

editore: Abscondita

pagine: 206

"In passato, quando mi ponevo di fronte a un lavoro d'arte, la sua appartenenza a una particolare serie di lavori, a una certa epoca, a una determinata scuola, mi assorbiva in modo così completo ch'esso perdeva per me la propria specificità. Era mia regola costante, allora, cercar di conoscere tutto quello che si sapeva in proposito. Non intendo dire dell'oggetto in questione, bensì del genere al quale apparteneva: cristiano dei primi secoli, bizantino, romanico, gotico e così via. Mi sprofondavo interamente nell'uno o nell'altro di quei grandi capitoli e li vivevo in serie successive. L'individuale, lo specifico lavoro artistico da cui avevo preso le mosse non era che un ago dentro il mucchio di fieno costituito dal suo genere: un ago da scoprire, il giorno che ne avessi avuto voglia, sulla scorta delle indicazioni affidate alla memoria o alla carta. (...) Ora capisco bene di aver perduto gran parte di quanto in passato mi accompagnava come un patrimonio sempre disponibile. Ho perduto memoria di fatti e di nomi, ho perduto moltissimo di quanto costituiva il corredo dottrinale riferentesi a questa o a quell'opera: quasi tutto ho perduto, ma non la prospettiva e la processione del tempo, ossia ciò che costituisce il senso da cui la cultura viene generata." (Bernard Berenson9 Con uno scritto di Emilio Cecchi.
22,00

Concetti fondamentali della storia dell'arte

di Wölfflin Heinrich

editore: Abscondita

pagine: 303

Come orientamento generale, basterà dire quanto segue: i Concetti fondamentali" sono sorti dalla necessità di offrire una più
29,00

Ricostruire e meccanizare l'universo

di Fortunato Depero

editore: Abscondita

pagine: 293

Fortunato Depero (1892-1960) è stato il protagonista dell'arte meccanica che ha caratterizzato il futurismo degli anni venti. La raccolta dei suoi scritti teorici permette di ripercorrere e analizzare le tappe più significative di un itinerario creativo che, investendo la pittura, la scultura, il teatro, l'architettura, le parole in libertà e l'arte pubblicitaria, è stato tra i maggiori contributi formulati dal futurismo per il rinnovamento dell'arte italiana. Giovanni Lista, specialista del futurismo, firma questa riedizione dei testi, procedendo inoltre ad un nuovo esame del particolare metodo di sfigurazione e stilizzazione con cui Depero rielaborava le apparenze fenomeniche della realtà per restituirle in chiave meccanica. Ne riabilita quindi la poetica qualificandola di ludica e felice parentesi di meccanicismo dal sapore illuminista all'interno della modernolatria tecnologica preconizzata dal futurismo marinettiano.
29,00

Aforismi sull'arte

di Johann H. Füssli

editore: Abscondita

pagine: 140

Scritti da Johann Heinrich Füssli in un lunghissimo arco di tempo, tra il 1788 e il 1818, gli "Aforismi sulle arti figurative" furono poi seguiti nel 1820 dalla pubblicazione di tre "Lezioni" sullo stesso argomento. Ma sono soprattutto gli Aforismi che possono lasciare sconcertato e stupito il lettore di oggi, essendo molto arduo ritrovare in questi testi l'immagine nota di Füssli, emblema dell'artista romantico e demoniaco, autore del celeberrimo Incubo. Gli aforismi testimoniano, infatti, una severità e un rigore di pensiero insospettabili nell'audacissimo e rivoluzionario pittore, formatosi, lui svizzero di nascita, nell'ambito della cultura tedesca, ma realizzatosi appieno in Inghilterra. In realtà Füssli fu sempre ossessionato dal contrasto tra un introspettivo istinto visionario e un ineludibile principio di costruzione armoniosa della forma. Negli Aforismi questa tormentosa antinomia costituisce una sorta di tema costante sviluppato con una miriade di meditazioni attraverso cui il grande maestro cercò di conferire ordine a una materia in continua trasformazione.
19,00

Mnemosine. Parallelo tra la letteratura e le arti visive

di Mario Praz

editore: Abscondita

pagine: 228

Sebbene ci siano stati altri tentativi di rendersi conto dell'unità d'indirizzo delle arti e delle lettere nell'ambito di singoli periodi stilistici, unità sentita fin dai tempi antichi e sanzionata dall'appellativo di "arti sorelle", di solito i precedenti studiosi dell'argomento si son limitati a considerazioni di contenuto e di reciproci influssi, in margine al vecchio assioma oraziano ut pictura poesis. Partendo da osservazioni circa la calligrafia e il ductus, o stile di scrittura, l'autore del presente volume ne estende l'applicazione alla creazione artistica, che in grado anche maggiore della calligrafia è un'espressione dell'individuo. "La calligrafia s'insegna, e certe caratteristiche appartengono allo stile generale del periodo, ma la personalità dello scrivente, se è di qualche rilievo, non manca di rivelarsi. Lo stesso accade anche con l'arte. Gli artisti minori mostrano gli elementi comuni del periodo in un modo più accentuato, ma non v'è artista, per originale che sia, che possa evitar di mostrare una qualche dose delle caratteristiche generali". Analogamente a quanto ha fatto Vladimir Ja. Propp per le fiabe, Praz ha cercato di stabilire una similarità di struttura in mezzi espressivi diversi, sicché opere d'arte d'uno stesso periodo, in campi e con argomenti diversi, rivelano lo stesso pattern o disegno strutturale.
23,00

Galileo critico delle arti

di Erwin Panofsky

editore: Abscondita

pagine: 112

Galileo Galilei è uno dei rari personaggi a cui Erwin Panofsky (1892-1968) dedicò un saggio monografico, il più noto dei quali è lo studio consacrato a Dürer. Un'ansia comune lega Galileo a quest'ultimo: il desiderio di decifrare il "mistero" servendosi di uno strumento razionale. "Tuttavia" scrive Panofsky "nella compattezza solida, luminosa, misurabile della strategia conoscitiva di Galileo, persiste un'insidia che sembra turbare e incrinare la serenità del giudizio critico - soprattutto in campo estetico, e in particolar modo nella poesia e nelle arti figurative - con propensioni individuali e soggettive. [.]. Galileo nacque nel 1564 (nel medesimo giorno in cui Michelangelo moriva), fu testimone e uno dei più acerrimi rappresentanti della ribellione contro il Manierismo. La violenta condanna del Tasso e la parallela esaltazione dell'Ariosto, corrisponde in pittura, alla demolizione di artisti come Parmigianino, Bronzino, Annibale Carracci. Il Novecento ha interamente riesaminata la condanna radicale del Manierismo come forma d'arte. Ma se Galileo pensò così e non cambiò mai opinione sino alla morte, il suo atteggiamento impone rispetto e attenzione".
18,00

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