Bompiani: Saggi Bompiani
Un mondo senza lavoro. Come rispondere alla disoccupazione tecnologica
di Daniel Susskind
editore: Bompiani
pagine: 496
Grazie ai progressi inarrestabili dell'intelligenza artificiale, il nostro lavoro - che si tratti di diagnosticare una malatti
Luce delle muse. La sapienza greca e la magia della parola
di Davide Susanetti
editore: Bompiani
pagine: 336
Oggi il linguaggio è ridotto a mero strumento per soddisfare bisogni o finalità pratiche: spesso ci serviamo delle parole in m
21 lezioni per il XXI secolo
di Yuval Noah Harari
editore: Bompiani
pagine: 528
In un mondo alluvionato da informazioni irrilevanti, la lucidità è potere
L'arte del macello. Come Joseph Lister cambiò il mondo raccapricciante della medicina vittoriana
di Lindsey Fitzharris
editore: Bompiani
pagine: 352
Teatri anatomici stipati di studenti e curiosi, il tavolo operatorio incrostato del sangue di interventi passati, il lezzo inc
Quaderni neri 1939-1941. Riflessioni XII-XV
di Martin Heidegger
editore: Bompiani
pagine: 381
Quaderni neri presentano una forma che, secondo le sue caratteristiche, risulta oltremodo singolare non solo per Heidegger, bensì in generale per la filosofia del XX secolo. Tra i generi testuali di cui solitamente si fa uso i Quaderni sarebbero anzitutto da paragonare a quello del "diario filosofico". In essi gli eventi del tempo vengono sottoposti a considerazioni critiche e messi continuamente in relazione con la "storia dell'Essere". presente testo è il terzo dei tre volumi in cui sono pubblicate le Riflessioni. Il primo quaderno di questo volume incomincia nella tarda estate del 1939, l'ultimo, con le Riflessioni XV, si conclude negli ultimi mesi del 1941. Le Riflessioni non corrispondono ad "aforismi' da intendersi come "massime di saggezza". Ciò che è "decisivo non è", "che cosa si rappresenti e che cosa venga riunito a formare una costruzione rappresentativa ", "bensì solo come si ponga la domanda e assolutamente il fatto che si domandi dell'essere". Dal "tentativo" di Heidegger di riconoscere la "storia dell'Essere" nei suoi segni quotidiani nasce un manoscritto che, dall'inizio degli anni trenta fino all'inizio degli anni settanta, interpreta anche i due decenni più oscuri della storia tedesca e l'eco che ne seguì.
Carta. Sfogliare la storia
di Mark Kurlansky
editore: Bompiani
pagine: 553
La carta è uno dei ritrovati tecnologici più semplici ma anche più essenziali nella storia dell'uomo. Per due millenni l'abilità di produrla in modi sempre più efficienti ha supportato la diffusione della letteratura, della stampa, della religione, dell'educazione, del commercio e dell'arte: ha gettato le fondamenta delle civiltà. Ma cosa ne sarà della carta in un mondo sempre più digitalizzato? Attraverso un viaggio avvincente e istruttivo Kurlansky ci invita a guardare ai processi dell'innovazione tecnologica da un'altra prospettiva: non è la tecnologia a cambiare la società, ma è la società che sviluppa nuove tecnologie per indirizzare il cambiamento. Nessun dubbio, quindi: la carta è qui per restare.
La grande guerra nel Medio Oriente. La caduta degli Ottomani (1914-1920)
di Eugene Rogan
editore: Bompiani
pagine: 767
La caduta degli ottomani fu un evento epocale: per oltre sei secoli avevano rappresentato il più grande impero islamico al mondo. Negli anni precedenti il 1914 l'impero ottomano si trovò a dover fronteggiare gravi minacce, interne ed esterne, che lo indebolirono; fra queste, le mire espansionistiche russe minavano apertamente la sua sopravvivenza. Furono queste le premesse che spinsero gli ottomani a cercare la salvezza nell'alleanza con una potenza europea, una ricerca che li avrebbe attirati dritti dentro la Grande guerra. Con gli ottomani alleati degli imperi centrali, e lo stallo sul fronte occidentale, inglesi, francesi e russi escogitarono un piano audace per distruggere l'anello debole della Triplice alleanza e ottenere una veloce vittoria dell'Intesa: un'invasione senza precedenti della penisola di Gallipoli. Il nuovo libro di Eugene Rogan ricrea uno dei fronti più importanti ma spesso meno analizzati e compresi della Prima guerra mondiale, per restituirgli finalmente il posto che gli spetta nella storia del conflitto e del moderno Medio Oriente. Attraverso resoconti dettagliati e avvincenti delle principali battaglie, combattute nelle condizioni climatiche più brutali - dagli aridi deserti al ghiaccio e alla neve del Caucaso - prende vita tra le pagine un teatro di guerra che si dimostrò più crudele di ogni altro.
Italia. L'invenzione della patria
di Finotti Fabio
editore: Bompiani
pagine: 569
In un momento storico in cui i flussi migratori invitano a ripensare il ruolo e l'identità dei paesi europei, Fabio Finotti ci
Sud antico. Diario di una ricerca tra filologia ed etnologia
di Emanuele Lelli
editore: Bompiani
pagine: 430
In quanti modi si può 'leggere' - e raccontare - il mondo antico? Emanuele Lelli, da alcuni anni, propone di indagare i testi (e non solo) delle civiltà greca e romana con uno 'sguardo folklorico' attento a quei tratti popolari dei quali anche i più idealizzati 'classici' sono permeati. Per metterli in luce, e interpretarli, è partito dall'ipotesi per cui la forza della tradizione culturale, di generazione in generazione, avesse potuto conservarli, almeno nella memoria, in comunità agropastorali di antichissime origini greco-romane, quali ancora oggi si presentano numerosi centri del nostro Meridione. Un'ipotesi che andava verificata sul 'campo'. Coniugando filologia classica ed etnologia, attraverso numerosi campi in tutte le regioni meridionali, in decine e decine di interviste, il diario di questa appassionata ricerca scientifica rivelerà, pagina dopo pagina, che la memoria degli anziani contadini dell'Aspromonte o dei pastori abruzzesi, degli allevatori salentini o dei caprai dei Nebrodi, ha conservato in modo sorprendente credenze, superstizioni, gesti quotidiani, rimedi terapeutici, motivi di canto, proverbi ed espressioni idiomatiche che derivano, per ininterrotta tradizione orale, dal mondo antico. Un viaggio della memoria, dunque, in una duplice direzione: dall'oggi al passato, dagli antichi a noi.
Quaderni neri 1938-1939. Riflessioni VII-XI
di Martin Heidegger
editore: Bompiani
pagine: 608
I Quaderni neri presentano una forma che, secondo le sue caratteristiche, risulta oltremodo singolare non solo per Heidegger, bensì in generale per la filosofia del XX secolo. Tra i generi testuali di cui solitamente si fa uso i Quaderni sarebbero anzitutto da paragonare a quello del "diario filosofico". In essi gli eventi del tempo vengono sottoposti a considerazioni critiche e messi continuamente in relazione con la "storia dell'Essere". Il presente testo è il secondo dei tre volumi in cui saranno pubblicate le Riflessioni. Il primo quaderno di questo volume incomincia nel 1938, l'ultimo, con le Riflessioni XI, si conclude poco prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, nell'estate 1939. Le Riflessioni non corrispondono ad "aforismi" da intendersi come "massime di saggezza". Ciò che è "decisivo non è", "che cosa si rappresenti e che cosa venga riunito a formare una costruzione rappresentativa", "bensì solo come si ponga la domanda e assolutamente il fatto che si domandi dell'essere". Dal "tentativo" di Heidegger di riconoscere la "storia dell'Essere" nei suoi segni quotidiani nasce un manoscritto che, dall'inizio degli anni trenta fino all'inizio degli anni settanta, interpreta anche i due decenni più oscuri della storia tedesca e l'eco che ne seguì.
Quaderni neri 1931-1938. Riflessioni II-VI
di Martin Heidegger
editore: Bompiani
pagine: 711
I "Quaderni neri" presentano una forma che, secondo le sue caratteristiche, risulta oltremodo singolare non solo per Heidegger, bensì in generale per la filosofia del XX secolo. Tra i generi testuali di cui solitamente si fa uso i Quaderni sarebbero anzitutto da paragonare a quello del "diario filosofico". In essi gli eventi del tempo vengono sottoposti a considerazioni critiche e messi continuamente in relazione con la "storia dell'Essere". Il presente testo è il primo dei tre volumi in cui saranno pubblicate le "Riflessioni". Il primo quaderno di questo volume incomincia nell'autunno del 1931, l'ultimo, con le "Riflessioni VI," si conclude nel giugno del 1938. Le "Riflessioni" non corrispondono ad "aforismi" da intendersi come "massime di saggezza". Ciò che è "decisivo non è", "che cosa si rappresenti e che cosa venga riunito a formare una costruzione rappresentativa", "bensì solo come si ponga la domanda e assolutamente il fatto che si domandi dell'essere". Dal "tentativo" di Heidegger di riconoscere la "storia dell'Essere" nei suoi segni quotidiani nasce un manoscritto che, dall'inizio degli anni trenta fino all'inizio degli anni settanta, interpreta anche i due decenni più oscuri della storia tedesca e l'eco che ne seguì.
Si può salvare l'Europa? Cronache 2004-2015
di Piketty Thomas
editore: Bompiani
pagine: 404
Thomas Piketty raccoglie in questo libro i suoi interventi apparsi su "Liberation" dal settembre 2004 al maggio 2015, componen