Casagrande: Alfabeti
Milano fine Novecento. Storie, luoghi e personaggi di una città che non c'è più
di Alberto Saibene
editore: Casagrande
pagine: 168
A partire da una passeggiata tra le strade di Milano nel giorno di Pasqua del 2020, Alberto Saibene, storico della cultura ed
Il posto dei calzini. La svolta linguistica dell'economia e i suoi effetti nella politica
di Christian Marazzi
editore: Casagrande
pagine: 159
"Lavorare comunicando"
La scomunica di Adolf Hitler. Una lettera aperta
di Oscar Levy
editore: Casagrande
pagine: 80
Nel giugno 1938, alcuni mesi prima della Notte dei cristalli e un anno prima dell'inizio della Shoah, Oscar Levy - medico e in
Scegliete sempre la vita. La mia storia raccontata ai ragazzi
di Liliana Segre
editore: Casagrande
pagine: 70
Liliana Segre racconta la sua storia a un folto gruppo di liceali
Passare a ogni costo
editore: Casagrande
pagine: 96
Tra i più noti e influenti intellettuali francesi, Didi-Huberman riporta gli eventi della cronaca e della storia alla prospett
Una luce che non si spegne. Luoghi, maestri e compagni di via
di Fabio Pusterla
editore: Casagrande
pagine: 247
La meravigliosa attitudine alla marginalità di Vittorio Sereni, la severità positiva e generosa di Giorgio Orelli, i fantasmi
Che razza di ebreo sono io
di Bruno Segre
editore: Casagrande
pagine: 125
Bruno Segre prese coscienza della propria identità ebraica a otto anni, brutalmente, quando le leggi razziali lo costrinsero a
La convivenza. Un intervento dopo gli attentati di Parigi
di Bauman Zygmunt
editore: Casagrande
pagine: 48
Un mese dopo gli attentati alla redazione di "Charlie Hebdo", Zygmunt Bauman, tra i più autorevoli sociologi contemporanei, ti
Quando Chiasso era in Irlanda. E altre avventure tra libri e realtà
di Fabio Pusterla
editore: Casagrande
pagine: 184
Chiasso è una cittadina di confine con una stazione internazionale, un'ampia distesa di binari e un'aria un po' desolata, nonostante le belle montagne che la circondano. Ma se un ragazzo di Chiasso, abituato ad attraversare quei binari e ad esplorarne i dintorni, per qualche strano caso della vita si mettesse a leggere le poesie di Dylan Thomas o i racconti dublinesi di James Joyce, ecco che quella stessa cittadina potrebbe apparirgli sotto una luce inaspettata, una luce, per così dire, irlandese. E forse non si tratterebbe soltanto di un fugace effetto ottico, ma di un movimento verso una più profonda comprensione di sé e del proprio mondo. Le prose poetiche e saggistiche qui raccolte riguardano tutte, in un modo o nell'altro, il rapporto di continuità tra la vita e la letteratura, tra i luoghi dell'esperienza e quelli dell'immaginazione. Ed è proprio in virtù di questa continuità che il libro si presenta anche come l'abbozzo di un'autobiografia intellettuale e sentimentale, il resoconto di una tenace ricerca di quei valori e di quei motivi che, per quanto sfuggenti, aprono alla speranza.
La qualità del senso. Su Dante, Ariosto e Leopardi
di Giorgio Orelli
editore: Casagrande
pagine: 99
È ancora possibile dire qualcosa di nuovo e illuminante sui primi versi della Commedia, sulle ottave più conosciute dell'"Orlando furioso" o sull'"Infinito" di Leopardi? L'impresa, apparentemente impossibile, è riuscita in modo del tutto naturale a Giorgio Orelli, attento come pochi al rapporto tra i suoni e i significati delle parole, ossia a quella che Dante, con una formula che Orelli stesso considera "una definizione della poesia che può bastare per i prossimi millenni", chiamava la fabricatio vcrborum armonizatorum. In un saggio di neanche cento pagine, Giorgio Orelli ci offre una lettura di strofe e versi forse oggi perfino un po' logorati dall'uso che se ne è fatto e si continua a fare nelle aule scolastiche, e li restituisce alla loro intrinseca grandezza. Ed è proprio quando il discorso si addentra nello specifico degli esempi scelti, che il lettore paziente avrà la sensazione di avvicinarsi ai segreti del linguaggio poetico.