Archinto
Ed è subito Martini
di Lowell Edmunds
editore: Archinto
pagine: 169
Il cocktail che Roosevelt offrì a Stalin, che Krusciov definì "l'arma più micidiale degli Stati Uniti", che costò al candidato Jimmy Carter una serie di perfide battute e corsivi ironici, che fu citato da Cole Porter in una sua celebre canzone, che ispirò designer quali McConnico e Lalique, senza contare gli scrittori (da Pearl Buck a Maugham, da Jack London a Hemingway) e il cinema, è stato a buon diritto definito da qualcuno "un elemento imprescindibile nel quotidiano e nell'immaginario degli americani". In questo libro, documentatissimo eppure lieve e ironico, l'autore ci accompagna nella lettura e nell'interpretazione di un fenomeno intrigante, che "offre scelte a trecentosessanta gradi a chiunque voglia guardare dentro (o attraverso) il proprio bicchiere". Prefazione di Umberto Eco.
A proposito di capolavori
di Charles Dantzig
editore: Archinto
pagine: 265
Chi ha letto "Enciclopedia capricciosa di tutto e di niente" ha già avuto modo di apprezzare lo stile originale e inconfondibile con cui Dantzig affronta l'argomento della sua indagine: rifuggendo anche qui dal trattato sistematico, l'autore cerca di definire il concetto di "capolavoro" in letteratura (soprattutto, ma non solo, perché vengono chiamati in causa anche dettagli pittorici o sequenze cinematografiche) attraverso un'opera colta e briosa, composta di brevi capitoli, meditati e divertiti allo stesso tempo, in cui confluiscono analisi letterarie, squarci autobiografici, umorismo e passioni personali. Dispiegando la sua vivace erudizione, lo scrittore ci guida in una passeggiata fra le opere della letteratura cinese, greca, latina, francese, italiana, inglese, russa, portoghese, americana ecc. per mostrarci come definire un capolavoro sia operazione paradossale, poiché l'essenza del capolavoro è sottrarsi a ogni tentativo di definizione.
Persona e maschera. Collezionisti, antiquari, storici dell'arte
di Alvar González-Palacios
editore: Archinto
pagine: 265
Lungo la sua carriera di storico dell'arte l'autore ha incontrato la maggior parte dei collezionisti, degli antiquari e degli
Non perdere per strada
di Feliciano Paoli
editore: Archinto
pagine: 91
"L'immagine della strada nella raccolta poetica di Feliciano Paoli riafferma la fiducia in un percorso di conoscenza aperto ai dati della realtà, all'incontro con essi mediante la scoperta del viaggio, del movimento nella dimensione umana dello spazio e del tempo; è tuttavia inevitabile che ogni autentica, concreta conoscenza non possa che passare attraverso la percezione della morte, la cui vertigine costantemente sovrasta ogni esperienza. Paoli ci ricorda nei suoi versi che la nostra identità è stata scolpita una volta per sempre in un dolore remoto e originario che continua a proiettare la sua ombra. Il suo libro, dove versi e prosa si avvicendano, suggerisce anche la similitudine dell'albero le cui radici affondano nel terreno per nutrire il tronco e i rami fioriti; ed è forse per ricordarci che la bellezza delle parole può sfuggire alla nostra reale comprensione se dimentichiamo il suo radicamento terrestre." Perefazione di Yves Bonnefoy.
Storia di un'amicizia tra uno scrittore e un lettore. Lettere (1995-2001)
editore: Archinto
pagine: 165
Il carteggio tra Raffaele La Capria e un suo lettore, all'inizio a lui del tutto sconosciuto, Beppe Agosti, nasce "per caso" dal desiderio di quest'ultimo di conoscere un autore "famoso". Le lettere documentano il "rapporto tra uno scrittore e un lettore, tanto più interessante in quanto questo lettore non è un critico e nemmeno strettamente parlando un intellettuale addetto ai lavori, ma una persona sensibile che esprime liberamente le sue opinioni". La costanza e l'ammirazione dimostrate da Agosti riescono a smuovere l'indifferenza dello scrittore, che finisce col rivelare proprio a un "estraneo" il suo animo e i pensieri più riposti. Gli incontri diretti tra i due corrispondenti sono stati molto rari e sono dunque raccontati da Agosti come eventi straordinari, con un'esaltazione che, se a tratti può apparire eccessiva, è però giustificata dallo "stupore" della persona comune dinanzi al personaggio famoso.
La vita, forse l'arte
di Vergine lea
editore: Archinto
pagine: 137
Più di venticinque articoli, pubblicati lungo poco più di un decennio - dal 2000 al 2013 - in gran parte su "Alias", l'inserto
Alle nostre deboli tracce
editore: Archinto
pagine: 377
Serrato e ossessivo contrappunto tra dolcissime, tragiche evocazioni, soglia friabile tra la vita e la morte, "vagabondaggio n
Lettere intorno a un giardino
di Rilke Rainer M.
editore: Archinto
pagine: 54
Solo e sofferente, Rilke confida residue gioie ed estremi tormenti alla giovane istitutrice ginevrina Antoinette de Bonstetten
Un filo d'acqua per dissetarsi. Lettere 1949-1969
editore: Archinto
pagine: 202
Due grandi poeti dialogano in un carteggio che, iniziato nel 1949, s'interrompe nel 1969. Sono Giuseppe Ungaretti, poeta affermato e internazionalmente riconosciuto, e il più giovane Vittorio Sereni, che in lui vede il maestro e l'immagine stessa della Poesia. Affetto e stima, confidenza e fiducia reciproci costituiscono il filo profondo che lega le lettere, anche quelle che si riferiscono ad aspetti editoriali, assai interessanti nel rivelare cosa significhi per un poeta il credere fino in fondo nella propria opera e per un editore il saper essere attento e fedele all'autore in cui crede.
Non posso tradurre il mio cuore. Lettere 1924-1940
editore: Archinto
pagine: 122
La corrispondenza intercorsa dal 1924 al 1940 tra Rabindranath Tagore e Victoria Ocampo costituisce la testimonianza - finora
The New Yorker. Lo humour delle donne
editore: Archinto
pagine: 189
Una signora vestita all'ultima moda si china sulla carrozzina vezzeggiando il bebé: "Gucci Gucci Cucci!"
La passione sospesa. Intervista con Leopoldina Pallotta della Torre
editore: Archinto
pagine: 171
Nel 1989, mentre stava scrivendo "L'amante della Cina del Nord", Marguerite Duras ebbe una serie di incontri, durati diverse s