Electa Napoli
Le sculture Farnese. Storia e documenti
editore: Electa Napoli
pagine: 192
Nata nel XVI secolo a Roma dalla passione del "Gran Cardinale" Alessandro, la collezione Farnese comprendeva le sculture antiche ritrovate nel Foro, nel tempio di Adriano e nelle terme di Caracalla. Passata ai Borbone nel Settecento, costituì il primo nucleo del Real Museo Borbonico. Il nuovo allestimento del Museo Archeologico ripropone opere capitali come i "Tirannicidi", il "Toro Farnese", l'"Ercole" di Lisippo, in un contesto ricchissimo di sculture, rilievi ed elementi d'arredo; integrato per la prima volta da un gruppo di marmi riconosciuti grazie a ricerche sistematiche su documenti d'archivio e testimonianze grafiche. Proprio questi disegni e documenti, poco conosciuti o inediti, propongono un percorso originale nella storia del gusto e della percezione artistica dal Cinquecento all'Ottocento: da Annibale Carracci a Pietro da Cortona, Poussin, Rubens, Van Dyck, Maratta, Piranesi, Hubert Robert, Fragonard, David, Ingres.
Monica Biancardi. Mutamenti
editore: Electa Napoli
pagine: 80
Monica Biancardi è un'artista 'antica'; il suo metodo di lavoro è classico: disegna, appunta meticolosamente i suoi affascinanti storyboard per progettare e elaborare le immagini che i suoi occhi, attraverso la fotografia e i video, vogliono cogliere della realtà. Anche il tema è "tradizionale": il confronto con la natura, natura come trasformazione, natura come materia, natura come incessante processo evolutivo della vita, che si modifica e modifica.
Dalla grafica al Blur Design
di Pino Grimaldi
editore: Electa Napoli
pagine: 256
"Sono tanti anni che osservo Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Benevento e tante altre straordinarie città della Campania, credendo di riconoscere i lavori dei miei colleghi. Ma ho sempre pensato che prima o poi avrei voluto dare uno sguardo più sistematico. Dopo trent'anni di attività professionale, ho deciso di conoscere, in maniera meno superficiale del visto sui muri, del sentito dire e della prossimità relazionale con addetti ai lavori, coloro i quali praticano la mia professione, il mio stesso mestiere, in una regione del Mezzogiorno d'Italia come la Campania." (Pino Grimaldi)
Omaggio a Giacinto Gigante
editore: Electa Napoli
pagine: 136
"La innata genialità di Gigante gli permetteva di spigolare con occhio curioso, estremamente prensile, sui testi del passato, più e meno prossimo ... Gigante affronta la esplorazione della città, e dei dintorni, i più mitici, quelli toccati dalla sacralità del mondo antico, e quelli aspri e solitari, laddove il silenzio e la immensità della natura offrono emozioni ancora vergini". (Raffaello Causa)
L'iconografia della Maddalena a Napoli
di Vincenzo Pacelli
editore: Electa Napoli
pagine: 56
Nella tradizione cristiana, Maria di Magdala o Maddalena, prostituta pentita e redenta, è una delle discepole più devote di Gesù, primo testimone oculare della sua resurrezione. Al centro, fin dal Medioevo, di un culto popolare molto radicato a Napoli, la Maddalena svela, nella rassegna iconografica proposta da Vincenzo Pacelli - da Guido Mazzoni a Giovanni Lanfranco, da Caravaggio a Domenico Morelli - la sua identità di persona, quel ruolo di donna che solo pochi artisti le hanno riconosciuto in opposizione alla tradizione, all'ideologia cattolica e controriformista.
Kiefer e Paolini. Ritorno a Capodimonte
editore: Electa Napoli
pagine: 32
Due opere di Anselm Kiefer, Mare Nostrum e Hero und Leander, e una di Giulio Paolini, In ascolto, al museo di Capodimonte. Le opere di Kiefer si confrontano con la storia tedesca ma, ugualmente, con la Mesopotamia e le altre civiltà antiche. L'indagine artistica investe i grandi condottieri della storia, Alessandro Magno, poeti moderni e tragici, Paul Celan e Ingeborg Bachmann, intrecciando passato e presente, mito, storia, arte e vita, insieme a motivi di alchimia, cosmologia, misticismo ebraico. Paolini sviluppa una ricerca complessa incentrata tanto sugli strumenti del fare artistico, quanto sulla figura dell'autore, arefice dell'espressione e complice dello spettatore: opere improntate a una dichiarata teatralità mettono in scena l'attesa di un'immagine incognita, alla ricerca di un modello nuovo e antico, che sfugge costantemente alla sua identificazione.