Fazi
Gabbia per amanti
di Dawn Powell
editore: Fazi
pagine: 206
Parigi, anni Cinquanta. Nella stanza dell'alberghetto dove ha preso alloggio, Christine Drummond, una giovane americana, rievoca gli eventi che l'hanno spinta a fuggire. Dopo aver rotto ogni rapporto con la madre, la ragazza ha accettato un posto da segretaria e dama di compagnia presso Miss Lesley Patterson, una facoltosa matrona afflitta da varie malattie immaginarie. Tra le due si è ben presto creato un legame morboso, basato sulla dipendenza reciproca, e Christine si è sentita usata dall'anziana donna che ha continuamente escogitato nuovi e subdoli modi per tiranneggiarla, arrivando a impedirle qualsiasi altro rapporto affettivo e a stroncare sul nascere la sua relazione con Gordon McNeal, l'autista di casa. Proprio Gordon ritroverà Christine, smarrita in una Parigi piovosa e ostile, e cercherà di convincerla a spezzare la gabbia che la tiene prigioniera e a scappare con lui. Più di un colpo di scena interverrà però a rimescolare le carte e solo alla fine la vicenda avrà il meritato epilogo. La perdita dell'innocenza, che coincide con il passaggio dall'adolescenza all'età adulta; l'idealismo dei sogni contrapposto alla ferocia di un mondo dominato dal denaro; le lusinghe e i pericoli dell'amore che, soprattutto per le donne, si rivela molto spesso una trappola insidiosa: in uno scenario per lei insolito, una Parigi conosciuta durante un viaggio in Europa, Dawn Powell ripercorre i temi a lei cari e ci dà un affresco graffiante della società moderna. Introduzione di Irene Bignardi.
Fame di realtà. Un manifesto
di David Shields
editore: Fazi
pagine: 277
Cos'è il romanzo oggi? Chi sa raccontare meglio la realtà, il memoir, il lyric essay, oppure la fiction? Quali sono o saranno le forme espressive dominanti del XXI secolo? Cos'è vero e autentico e cosa non lo è? In modo brillante e originale, "Fame di realtà", uno dei libri più controversi e discussi dell'anno negli Stati Uniti e in Inghilterra, accende il dibattito sullo stato dell'arte e della narrazione contemporanee. Anzi, riesce a fare di più: ne ridisegna i confini. L'opera di David Shields, infatti, è una vera e propria chiamata alle armi per una nuova forma di letteratura, è un dizionario dei tempi moderni (o post-moderni) capace di spazzare via i generi e ridefinire il rapporto tra fiction e non fiction. Come sostiene Stefano Salis nella prefazione: "'ame di realtà' è un manifesto, una dichiarazione di poetica, un quadro dello status quo narrativo, certo. Ma è anche un'esemplificazione concreta di ciò che tale manifesto vorrebbe prospettare per la letteratura degli anni a venire. La stessa struttura autoriale classica è messa in discussione: un volume costruito con altri libri, ma senza note, senza rimandi espliciti, senza interruzioni di lettura. Un frullato di parole altrui, insomma, che genera, però, un distillato del tutto nuovo".
Senza nome
di Wilkie Collins
editore: Fazi
pagine: 733
Senza nome è uno degli esempi più belli di "melodramma contenuto", secondo la definizione di Thomas S
Gli illuminati
di Antoine Bello
editore: Fazi
pagine: 479
Diventato ormai maestro nell'arte di manipolare la realtà, Sliv si ritrova in parte testimone, in parte attore del nuovo scenario geopolitico nato dopo l'attentato dell'n settembre. Manipolando con destrezza i fatti, con il pretesto di allertare un Occidente poco attento al pericolo terrorista, i "falsificatori" mettono così in piedi un'apocrifa fatwa antioccidentale, mentre crollano le Torri Gemelle, scoppia la guerra contro l'Afghanistan, vengono manomesse le prove riguardo all'esistenza di armi di distruzione di massa in mano agli islamici. Verità storica e finzione romanzesca sembrano cedersi continuamente il passo: chi mente di più? E di fronte alla menzogna di Stato, come "de-falsificare" la realtà? Al pari degli illuministi, gli uomini del CFR tentano intanto di mostrare la Via da seguire - avendo come unico riferimento i Lumi degli Enciclopedisti, artigiani di quella vasta impresa che Jules Michelet qualificò come una "cospirazione vittoriosa dello spirito umano". I temi posti in campo sono i più vari, dallo sfruttamento minerario in Indonesia alla vendita di uranio all'Iraq: scenari resi credibili da una documentazione pressoché perfetta, che l'estensione e la precisione delle fonti rendono, paradossalmente, inattaccabile. Riflessione vertiginosa sulle infinite reinterpretazioni della storia, "Gli illuminati" penetrano nel cuore di una contemporaneità nella quale la manipolazione dell'informazione ha assunto proporzioni un tempo impensabili.
Il mondo a metà
di Cristina Henríquez
editore: Fazi
pagine: 280
Miraflores porta il nome di una delle chiuse del Canale di Panama, ma sa ben poco del paese in cui è stata concepita e ancor m
Un tocco di morte
di Charlaine Harris
editore: Fazi
pagine: 170
"La prima volta che mi hanno chiesto di scrivere un racconto sulla mia eroina Sookie Stackhouse mi sono chiesta se sarei stata all'altezza del compito. La sua vita e la sua storia sono così complesse che non ero certa di riuscire a renderle giustizia nello spazio di poche pagine. In Polvere di fate, Claude e Caudine chiedono aiuto a Sookie per scovare il colpevole dell'omicidio di Claudette. Tanti auguri, Dracula vede Eric alle prese con l'organizzazione della festa di compleanno del suo idolo... e Sookie accetta di buon grado l'invito. Sapere della morte di sua cugina, in Risposta lapidaria, è già uno shock, ma scoprire che è morta con un paletto nel cuore, la lascia davvero senza parole. Fortuna è una storia divertente e spensierata che vede la strega Amelia affiancare la nostra protagonista sulle tracce di un misterioso sabotatore. In Carta da regalo, infine, Sookie sta trascorrendo una solitaria, malinconica vigilia di Natale quando un inatteso visitatore le risolleva il morale... Scrivere queste storie è stato divertente, alcune sono un vero spasso, altre sono più cupe, ma ognuna di loro evidenzia un lato del carattere di Sookie o un episodio della sua vita che nei libri non compaiono. Spero che sia piacevole per voi leggerle, come per me è stato scriverle. Buon divertimento". (Charlaine Harris)
I falsificatori
di Antoine Bello
editore: Fazi
pagine: 526
Questa è la storia di un'organizzazione segreta internazionale, il "Consorzio per la Falsificazione della Realtà", che da tempo immemore, senza che nessuno ne abbia mai sospettato l'esistenza, reinventa il reale per fini e moventi ignoti ai suoi stessi membri. Questa è la storia di cosa si nasconde dietro ad alcuni degli eventi che hanno costituito le fondamenta stesse del nostro tempo: di Laika, la cagnetta lanciata nello spazio, che non è mai esistita; di Cristoforo Colombo, che non hai mai scoperto l'America; dei "presunti" archivi della STASI e di molto altro ancora. Questa è la storia di un gruppo di infiltrati geniali che, giorno dopo giorno, hanno stabilito le coordinate della tua vita, i tuoi punti di riferimento, le tue idiosincrasie, le tue certezze. Perché la tua realtà, così come la realtà di chi ti ha preceduto, è opera loro. Ed è la storia di un giovane uomo, ingaggiato dal CFR, che tenta di comprendere per chi o per cosa lavori davvero. Narrazione vertiginosa e paranoica al contempo, opera d'avventura, di spionaggio e d'attualità, "I falsificatori" catalizza le ossessioni di Borges, Dick e Le Carré in un thriller nel quale, dietro la riflessione sull'informazione e la rappresentazione del mondo, si staglia l'ombra di uno scrittore-demiurgo che ci conduce dove vuole, qualunque sia lo scenario descritto. E noi gli crediamo sempre, anche quando non vorremmo. Perché, in quel che Antoine Bello ci racconta, l'illusione di verità è tale da darci un brivido.
La pesante valigia di Benavides
di Samanta Schweblin
editore: Fazi
pagine: 183
Un padre alle prese con una figlia adolescente che si nutre di uccellini vivi; un uomo che trascina il cadavere della moglie i
Lo specchio di Beatrice
di Marta Dionisio
editore: Fazi
pagine: 415
Jessica: sedici anni, jeans a vita bassa, irrequieta, disordinata, cellulare dipendente. Una teenager come tante. Beatrice: coetanea di Jessica, studiosa e assennata, ligia ai regolamenti di casa. Anche lei, una teenager come tante. Impossibile? Tutt'altro, se si considera che Jessica vive nel 2010, mentre Beatrice è un'adolescente nell'Italia fascista degli anni Quaranta. Due destini paralleli che s'incrociano un magico giorno d'inizio estate, quando, di fronte a uno specchio, i volti di Jessica e Beatrice si scrutano terrorizzati e increduli, un attimo prima che le due ragazzine si ritrovino proiettate l'una nel corpo dell'altra. Per entrambe è l'inizio di una serie di vicende tragicomiche, che le costringerà a misurarsi con mondi e regole sconosciute e a scoprire qualcosa di nuovo su se stesse. Senza le puntate di Lost, senza Internet, lontana dalle amiche e dal fidanzato, Jessica si aggira come una sperduta Alice in un paese dalle poche meraviglie e dalle mille follie, dove le capita d'essere pedinata dalla governante, schiaffeggiata dal fratello per aver rivolto la parola a un ragazzo, costretta a un appuntamento combinato col rampollo di una ricca famiglia. Dal canto suo, Beatrice faticherà non poco a superare il terrore per la sveglia digitale, a non scambiare gli SMS per sos, a respingere scandalizzata gli assalti dei ragazzi, destreggiandosi tra baruffe sentimentali per lei finora impensabili. Finché il peso della Storia non busserà alla porta di entrambe.