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Monte Università Parma

I corali miniati di San Giovanni Evangelista in Parma

di Giuseppa Z. Zanichelli

editore: Monte Università Parma

pagine: 192

Un ruolo particolarmente importante ricoprono, all'interno della folta schiera dei libri liturgici, i grandi corali in uso dur
24,00

Prigionieri di guerra in Italia (1940-1945)

editore: Monte Università Parma

19,00

Un anno a Lisbona

di Fabio Roccabella

editore: Monte Università Parma

16,00

Giuseppe Moroni tra Novecento italiano e Scuola Romana. Catalogo della mostra (Cremona, 10 maggio-28 luglio 2019)

di Maurizia Bonatti Bacchini

editore: Monte Università Parma

pagine: 111

«Si inaugura al Museo Civico la mostra dedicata a Giuseppe Moroni, artista cremonese che, dopo avere frequentato il corso di a
20,00
16,00

Storia di Parma

editore: Monte Università Parma

pagine: 458

Una nuova enciclopedia composta di dieci volumi e strutturata in modo da fornire un'informazione approfondita e scientificamen
90,00

Le uova. Ricette di terra e mare

di Alice Bergogni

editore: Monte Università Parma

pagine: 95

"Tre volte l'uovo è il primo alimento e una quarta volta lo afferma anche il sommo poeta Dante Alighieri. È nato prima l'uovo a la gallina? Una famosa questione che nell'antica Grecia si pongono il filosofo Aristotele e lo storico Plutarco, senza trovare una definitive soluzione, che sarà data dai filosofi cristiani Agostino e Tommaso d'Aquino, sulla base della creazione degli animali descritta nella Genesi, sentenziando che è nata prima la gallina. Questa soluzione, accolta anche dallo scienziato bolognese Ulisse Aldrovandi, è completamente ribaltata da Darwin e dagli scienziati evoluzionisti, soprattutto quando si scoprono le uova fossili dei dinosauri. animali che vivono centinaia di milioni di anni prima degli uccelli e delle galline. L'uovo è quindi nato prima della gallina e ha un'antichità che testimonia la sua importanza." (Giovanni Ballarini, Presidente dell'Accademia italiana di cucina)
9,80

Polpette per tutti

editore: Monte Università Parma

pagine: 95

"Di origine nobile e al tempo stesso popolari sono le polpette, una denominazione che nel corso dei secoli è stata attribuita a preparazioni gastronomiche molto diverse, pur riferendosi tutte - ma in modo differente - a un pezzo di polpa di carne variamente trattata, e da qui, "polpetta" da "polpa", l'etimologia più probabile. La prima polpetta è nobile e medievale. La palpita, pulpeta, pulpa vitulina o involtino di carne del Maestro Martino da Como (secolo XV) è un bocconcino formato da una fettina di carne, lunga e sottile, variamente condita, arrotolata e arrostita, più simile ai moderni saltimbocca alla romana. Ben diversa è la polpetta popolare che Pellegrino Artusi (secolo XIX) pone tra gli umidi, costituita da carne o lesso tritati, con aggiunta di prosciutto, uova e aromi, formando delle pallottole simili a un uovo, impanate e fritte, passate infine in teglia con salsa.
9,80

Due ricognizioni in zona di confine

di Pier Vincenzo Mengaldo

editore: Monte Università Parma

pagine: 70

"Ma perché occuparsi del linguaggio della critica d'arte? Stando all'Italia per una ragione intanto: che i suoi maggiori non h
10,00

L'insigne ornamento. La raccolta di stampe di Massimiliano Ortalli nella Biblioteca Palatina di Parma

editore: Monte Università Parma

pagine: 126

Il volume è dedicato alla collezione di opere d'arte incisoria realizzata dal parmense Massimiliano Ortalli e conservata dal 1828 nella Biblioteca Palatina di Parma per volontà di Maria Luigia. La raccolta infatti, dopo essere stata acquistata da Paolo Toschi, direttore dell'Accademia delle Belle Arti, venne da questo ceduta alla duchessa di Parma. Quest'ultima, depositò la raccolta in Biblioteca e, per evitare che fosse dispersa, dispose di realizzare un inventario delle opere in essa contenute. L'obiettivo di Maria Luigia era evidentemente quello di indirizzare un'opera di tale portata a tutti i cittadini e non solo a un pubblico di specialisti. La raccolta si compone di oltre quarantacinquemila esemplari della tradizione incisoria parmense datati tra il quindicesimo e il diciannovesimo secolo e rappresenta un caso unico sia per la ricchezza di stampe che per le modalità di classificazione delle stesse. Sono infatti contenute e ordinate stampe dei maestri di Scuole Italiane e "Oltramontane", ampiamente illustrate e descritte, testimoni dell'evoluzione dell'arte incisoria nel corso dei secoli. Il volume contribuisce dunque ad arricchire una collana che da anni ormai persegue l'obiettivo di scoprire e far conoscere i tesori della Biblioteca Palatina, dando spazio ai fondi più importanti e ai pezzi più significativi che essa raccoglie.
35,00

L'Artusi «senza». L'arte di mangiare bene senza glutine, latte, zucchero

di Silvia Strozzi

editore: Monte Università Parma

pagine: 169

Questo ricettario trae ispirazione da un'opera famosissima e fondamentale per tutti coloro che amano la cucina: "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" di Pellegrino Artusi, pubblicata alla fine dell'Ottocento. L'idea di queste pagine è stata quella di selezionare e modificare alcune importanti ricette per venire incontro a tutte quelle persone che, pur non avendo una patologia conclamata, desiderano ridurre l'utilizzo di glutine, latticini o zucchero senza rinunciare al gusto e alla tradizione. Raccontare la cucina italiana del nuovo millennio partendo dall'Artusi significa avere consapevolezza di come "la scienza e l'arte di mangiar bene" si siano trasformate e siano specchio della società. La pratica e la passione per la cucina, come ricordano le parole di Pellegrino Artusi, sono le migliori maestre per superare le piccole e grandi difficoltà che si incontrano quando si vuole cambiare tipo di alimentazione, "senza" trascurare le esigenze di salute e benessere.
10,00

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