Sellerio Editore Palermo
La corrispondenza
di Giuseppe Tornatore
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 165
"Possiamo continuare a vedere le stelle morte benché esse non esistano più. Anzi è proprio la loro disastrosa fine a rivelarcele". Come la lunga corrispondenza che permette a una stella di continuare a vivere grazie allo sguardo dell'osservatore, l'amore di Ed e di Amy è un legame che sconvolge le leggi del tempo e della presenza. Ed Phoerum è un astrofisico di fama internazionale di età matura, con una famiglia e due figli. Amy Ryan, una studentessa di fisica che si mantiene con un riuscito lavoro di stuntwoman. Da controfigura, lei imita la morte, e nel suo stesso passato c'è una tragica fine che non riesce ad accettare e a raccontare per il senso di colpa lacerante. I doveri pubblici e privati dello scienziato gli impediscono di vivere alla luce del sole la relazione con la giovane amante. I loro incontri sono rari e clandestini, vissuti soprattutto nell'intima magia di una casa su un'isola. Invece, la quotidianità fortissima del loro amore è retta da una serie di rapporti virtuali. Questa rete a poco a poco li invade, li prende del tutto e trascina il loro amore oltre le porte della realtà ordinaria. Tra il mistero di una scomparsa inspiegabile che non rompe però i segnali della comunicazione e la domanda su quale tipo di sentimento sia quello che lega a una presenza solo virtuale, il primo romanzo di Giuseppe Tornatore racconta della lotta di un amore contro la sua fine nell'età di internet.
Il guardiano. Marek Edelman racconta
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 216
Marek Edelman aveva poco più di vent'anni quando, nell'aprile del 1943, fu uno dei comandanti dell'insurrezione del ghetto di Varsavia, la prima ribellione in Europa, armi in pugno, contro i nazisti. Il ghetto era stato istituito nel 1940 e intorno alle strade destinate alla popolazione ebraica - mezzo milione di persone vissute tra gli stenti e la fame - venne costruito un muro. La rivolta del ghetto di Varsavia, "armata" di una decina di pistole e qualche chilo di esplosivo, tenne in scacco la strapotenza nazista dal 19 aprile al 10 maggio 1943. Marek Edelman era nato nel 1921; militante del Bund, il partito socialista degli ebrei che nella Polonia di prima della guerra lottavano per l'autonomia culturale della nazionalità ebraica e contro il nazismo, non volle mai lasciare il suo paese. Finita la guerra, cardiologo all'ospedale di Lodz, a metà degli anni Settanta venne coinvolto nelle attività dell'opposizione democratica polacca. Leggenda vivente, prigioniero del generale Jaruzelski dopo il golpe del 1981, leader di Solidarnosc in clandestinità, punto di riferimento etico per migliaia di polacchi, Edelman si schierò a fianco della popolazione di Sarajevo durante l'assedio da parte dei serbi. Edelman è morto, novantenne, nel 2009.
Sull'orlo del precipizio
di Antonio Manzini
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 115
Cosa succederebbe se tutte le principali case editrici italiane si trovassero raggruppate sotto un'unica sigla? Giorgio Volpe è il più grande scrittore italiano, una potenza nel campo delle lettere. Alla consegna del nuovo romanzo "Sull'orlo del precipizio", scopre che una cordata di investitori ha inghiottito la sua casa editrice. Ora al comando sono caricature in completo scuro che odiano le metafore e "amano le saponette se il pubblico vuole saponette". Cercando una via di fuga editoriale come un uomo che annega cerca l'aria, Giorgio affonda nel grottesco e nell'angoscia di chi vede messa in discussione la propria libertà di espressione. Antonio Manzini ha scritto una satira spietata ed esilarante. Una distopia alla Fahrenheit 451, dove è il mondo dei libri a bruciare se stesso e non un potere esterno.
Storie dalla città eterna
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 228
C'è un drago al Corviale, il quartiere della periferia di Roma detto dagli abitanti "il Serpentone", un vero lucertolone, grande un intero appartamento, che terrorizza tutti. Con questa fiaba di Antonio Manzini si apre l'arazzo con cui sei scrittori raffigurano Roma. Racconti che si possono leggere anche seguendo la traccia fiabesca. La Stazione Termini, secondo Fabio Stassi, diventa un luogo magico e reale, che incanta "l'eterno andare solitario per il mondo". A Trastevere, racconta Chiara Valerio, scende un marziano che agisce in base al passato come noi facciamo in prospettiva del futuro, e vede oltre la luce visibile agli umani: si insinuerà misterioso nella vita di una ragazza. Giordano Tedoldi immagina un amore adolescente tra Monteverde Vecchio e il Vaticano, che esce dalle vecchie mura di un liceo clericale e si immerge nella libertà del colonnato del Bernini. Nel racconto di Gianni Di Gregorio, è lo squallore della periferia che diventa un balcone da cui osservare il globo: Roma caput mundi di tre "poracci" d'oggi che progettano una vita alla grande in un paradiso per pensionati miseri. Quella inventata da Giosuè Calaciura è un'avventura di barbari: una banda di ladri ragazzini si tira dietro un bambino "per bene" che sta diventando cieco, il quale per un giorno vede con i loro occhi una specie di città tardoimperiale, preda molle e meraviglia.
L'ultima pagina della guerra del Peloponneso. Testo greco a fronte
di Senofonte
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 156
Perché si è sempre pensato che Tucidide, il maggiore storico politico dell'età classica, non avesse terminato la sua opera? Pe
Zia Sass
di Pamela Lyndon Travers
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 99
In questi tre racconti si trovano le origini di Mary Poppins, ossia le storie dei tre personaggi, incontrati nella vita, da cui P. L. Travers trasse i caratteri fondamentali della sua tata e tante delle sue invenzioni. In origine, furono stampati privatamente, nel 1940, come regali di Natale per gli amici e i familiari. L'autrice, già famosa, ricorda dei suoi incontri con tre persone che avevano modellato la sua infanzia e lasciato una traccia indelebile per il resto dell'esistenza. La vecchia zia Sass, alta e rigida signora uscita da un romanzo vittoriano che spargeva benevolenza mascherata da inflessibile severità; il cuoco cinese Ah Wong che faceva sentire tutto e tutti parte di "una corrente sola, unica e indivisibile"; il vecchio fantino irlandese Johnny Delaney che guardava al mondo "come se l'avesse creato lui e adesso non sapesse che farsene della sua creazione". Sono le guide complici e sagge di una bambina che cresce in una immensa piantagione australiana, portatrici di un segreto fascinoso come un mistero, capaci di "sollevare le nostre vite quasi sul piano della leggenda". Prefazione di Victoria Coren Mitchell. Età di lettura: da 10 anni.
Tris di Natale. Un'idea per i regali di Natale: Un Natale in giallo-Capodanno in giallo-Regalo di Natale
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 898
Contiene tre volumi e tre fogli di carta regalo e tre etichette copriprezzo.
Gandhi tra Oriente e Occidente
di Gianni Sofri
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 294
"Gandhi - scrive Gianni Sofri - parte per l'Inghilterra induista, è vegetariano, ma più per rispetto di una tradizione familiare che per una convinzione profonda. È a Londra, capitale tumultuosa di un mondo globalizzato, che riscopre la propria identità e diventa un vero indiano". Quale dei due mondi culturali ha più influito sulla formazione di Gandhi: l'India con le sue tradizioni e il suo pensiero religioso, oppure la cultura in movimento (oggi la definiremmo "alternativa") con la quale Gandhi entrò in contatto a Londra? Ed è poi giusto separare così nettamente Oriente e Occidente, prima della fase recente della globalizzazione? La formazione di Gandhi è un prezioso paio d'occhiali per guardare a questo problema. Vi contribuiscono scrittori e pensatori, oltre che indiani, inglesi, russi, americani: Tolstoj primo fra tutti (il carteggio fra Tolstoj e Gandhi è qui riprodotto in un'Appendice). E anche Giuseppe Mazzini, che molto influenzò i nazionalisti indiani. Le idee non nascono solo dai libri, ma anche da esperienze personali e incontri diretti. Nel caso di Gandhi e della nonviolenza, dall'incontro con l'estremismo e il terrorismo di una parte del nazionalismo indiano, e dalla consapevolezza del potenziale di violenza di quella società. Queste pagine facilitano la comprensione dei percorsi odierni di quello che sarà, tra pochi anni, il Paese più popolato del mondo.
Buchi nella sabbia
di Marco Malvaldi
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 243
Ernesto Ragazzoni avrebbe voluto che sulla propria tomba fosse scritto: "D'essere stato vivo non gli importa". Poeta dei buchi nella sabbia e delle "pagine invisibilissime", dell'arte giullaresca realizzata nella vita fuori dal testo, è in un certo senso il testimone di questo "dramma giocoso in tre atti". Come grottesco contrappasso, accanto a lui, bohémien anarchicheggiante e antimilitarista, agirà come in duetto un rigido ufficiale dei regi carabinieri. Siamo nel 1901, tempo di attentati (il re Umberto è stato appena ucciso), e a Pisa, terra di anarchia. Al Teatro Nuovo si aspetta il nuovo re, per una rappresentazione della Tasca di Giacomo Puccini. Le autorità sono in ansia: il tenore della compagnia "Arcadia Nomade", i cavatori di marmo carrarini convocati per alcuni lavori, gli stessi tecnici de teatro, sono tutti internazionalisti e quindi sospetti. E nell'ottusa paranoia dei tutori dell'ordine, perfino il compositore, il grande Puccini, è da temere tra i sovversivi. A scombinare ancor di più le carte è l'intervento di quello stravagante di Ragazzoni, redattore del giornale "La Stampa". Fatalmente l'omicidio avviene, proprio sul palcoscenico al culmine del melodramma, e non resta che scoprire se sia un complotto reazionario o un atto dimostrativo di rivoluzionari. O un banale assassinio...
Oro nero
di Dominique Manotti
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 410
Marsiglia, marzo 1973. Appena insediato nel suo primo impiego di commissario con una grande voglia di "sedurre, di convincere, di vincere", il ventisettenne Théodore Daquin si tuffa nel caso di una sparatoria con due morti. E l'ultima coda della guerra di mafia seguita allo smantellamento della French Connection, un traffico di droga tra Francia e Usa, che ha sconvolto la città e implicato polizia, servizi segreti, politica, di qua e di là dell'Atlantico. Il giorno dopo un altro omi-cidio: stavolta a cadere è un uomo importante, Maxime Pieri, ex boss, diventato con gli anni un tranquillo e stimato uomo d'affari a capo di una fortunata linea di traffici marittimi. Gli hanno scaricato dieci colpi, mentre accompagnava una giovane straniera. I vertici polizieschi e giudiziari sono convinti che sia il regolamento di vecchi conti. Ma per Daquin c'è aria di messinscena, e poi: "giovane, bella, sposata, famiglia ricchissima, cosa ci faceva Emily al braccio di Pieri?". Emily Weinstein, nipote del ricchissimo magnate delle miniere sudafricane, moglie di Michael Frickx, trader di una potente holding del commercio internazionale. Si solleva, a poco a poco, da Emily Frickx, un odore di petrolio, rafforzato da altre morti di difficile spiegazione. Siamo alle soglie, in quel 1973, della crisi petrolifera che cambiò i connotati dell'economia mondiale, "il mercato del petrolio comincia a cambiare, quindi il mondo sta cambiando".
Fine pena: ora
di Elvio Fassone
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 210
Una corrispondenza durata 26 anni tra un ergastolano e il suo giudice. Nemmeno tra due amanti, ammette l'autore, è pensabile uno scambio di lettere così lungo. Questo non è un romanzo di invenzione, ma una storia vera. Nel 1985 a Torino si celebra un maxi processo alla mafia catanese; il processo dura quasi due anni, tra i condannati all'ergastolo Salvatore, uno dei capi a dispetto dei suoi 28 anni, con il quale il presidente della Corte d'Assise ha stabilito un rapporto di reciproco rispetto e quasi - la parola non sembri inappropriata - di fiducia. Il giorno dopo la sentenza il giudice gli scrive d'impulso e gli manda un libro. Ripensa a quei due anni, risente la voce di Salvatore che gli ricorda, "se io nascevo dove è nato suo figlio adesso era lui nella gabbia". Non è pentimento per la condanna inflitta, né solidarietà, ma un gesto di umanità per non abbandonare un uomo che dovrà passare in carcere il resto della sua vita. La legge è stata applicata, ma questo non impedisce al giudice di interrogarsi sul senso della pena. E non astrattamente, ma nel colloquio continuo con un condannato. Ventisei anni trascorsi da Salvatore tra la voglia di emanciparsi attraverso lo studio, i corsi, il lavoro in carcere e momenti di sconforto, soprattutto quando le nuove norme rendono il carcere durissimo con il regime del 41 bis. La corrispondenza continua, con cadenza regolare caro presidente, caro Salvatore. Il giudice nel frattempo è stato eletto al CSM, è diventato senatore, è andato in pensione...
Ventotto domande per affrontare il futuro
di Theodore Zeldin
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 465
In questo trattato Theodore Zeldin prende l'avvio da una constatazione in apparenza molto semplice: qual è il meglio che la vita può offrirci nel nostro mondo attuale, così iniquo, violento, inquinato e corrotto? E cosa possiamo fare come individui, coppie, collettività per immaginare una nuova arte del vivere? Tale ricerca ha a che fare con il piacere, con i piaceri smarriti a causa della vita abitudinaria, della pigrizia intellettuale, della mancanza di desideri. Per riscoprirli Zeldin non possiede una ricetta infallibile, ma propone un metodo, un orientamento, che ha nella curiosità, nella sorpresa, nella capacità di aprirsi al dialogo e alle idee la sua ragion d'essere. La sua indagine prende molteplici forme, evita le costrizioni di una disciplina, e si presenta di volta in volta come un manuale di economia, un discorso sull'amore contemporaneo, un saggio di filosofia esistenziale, uno zibaldone di pensieri illuminanti. Perché per Zeldin tutta la vita è nelle idee, e l'intelligenza sta nella costante esplorazione dei nostri limiti e delle nostre capacità. Le sue riflessioni collezionano aneddoti e provocazioni inaspettate, fulminei slanci nel futuro, inedite incursioni nel passato e nella storia, e sono organizzate in una serie di inusuali domande: "A che scopo lavorare tanto?"; "Esistono modi più divertenti per guadagnarsi da vivere?"; "È sufficiente restare giovani dentro per non invecchiare?"; "Cosa può dire il povero al ricco?"; "Cosa potrebbe dire il ricco al povero?"...