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Sellerio Editore Palermo

Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli

di Alan Bradley

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 425

Flavia de Luce fa un'orrida scoperta. Nell'orto dei cetrioli, proprio sotto la finestra della sua camera da letto, in mezzo agli attrezzi disordinati del bravo Dogger, il giardiniere autista tuttofare, inciampa in piena notte in un corpo semisepolto; esalando l'ultimo respiro, l'uomo sussurra una strana parola: "Vale!". Poco prima, dietro la porta di una delle infinite stanze di Buckshaw, il castello di famiglia, aveva sentito parole inquietanti pronunciate in una conversazione del padre con uno sconosciuto: "Twining? Il vecchio Tazza? E morto da trent'anni...". "E lo abbiamo ucciso noi". E ancora prima sulla soglia della cucina, il padre era quasi svenuto di fronte al freddo corpicino di un uccellino con un francobollo infilzato nel becco. Segnali, premonizioni che stuzzicano la curiosità dell'undicenne Flavia, temeraria detective. Lei, come il segreto modello Sherlock Holmes, sa usare la chimica da esperta per i suoi misteri, che la spingono in moto perpetuo per campagne e stradine di Bishop's Lacey, di cui i de Luce sono i signori decaduti. Sempre in lotta con le dispettose sorelle maggiori, Daffy e Feely, con loro condivide il vetusto maniero, insieme all'altrettanto annosa servitù, tutt'e tre orfane di una dama avventurosa e rimasta presente nel ricordo e non solo. Chi era Twining? E chi è quel tipo con cui papà ha urlato? Che significa quel francobollo infilzato nel becco ? E come si lega tutto questo all'infausta tragedia, trent'anni prima, nel college?
14,00

Morte di un ex tappezziere

di Francesco Recami

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 309

Amedeo Consonni, il tappezziere pensionato protagonista di avventure rocambolesche e di investigazioni paradossali, è morto. Non di morte naturale, però. Ma come si è arrivati a quell'esito fatale? Occorre tornare un po' indietro. Angela, la professoressa Mattioli vicina di casa e matura fidanzata del tappezziere, ufficialmente è andata a Bruxelles dalla figlia, ma è via anche per certi affari misteriosi. Un po' immalinconito, Amedeo si trova ad affrontare la solitudine e prende una di quelle sbandate senili per una giovane barista, una bella ragazza dell'Est, che sembra in cerca di un padre o non è insensibile verso chi la tratta con antica cavalleria. Consonni si strugge d'amore. Intanto la vita della Casa di ringhiera procede nella micro malignità di tutti i giorni: il vecchio De Angelis tende le sue trappole al cagnetto che gli lorda la BMW e al suo padrone, l'ex alcolizzato e detossificato Claudio subisce le angherie della finta invalida signorina Mattei-Ferri, Donatella è incalzata da un corteggiatore, i peruviani del secondo piano diffondono chiasso festaiolo. Tutto come al solito. Questo piccolo teatro della crudele normalità è scombussolato dall'irrompere di due intrecci criminosi. La passione trascina Consonni in una storia infame di sfruttamento e traffici schiavistici di giovani donne, mentre un cospicuo panetto di droga, nascosto da due spacciatori di via Padova, viene scoperto da alcuni inquilini della ringhiera...
14,00

Post scriptum

di Alain Claude Sulzer

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 241

Nel gennaio del 1933, in un lussuoso hotel delle Alpi Svizzere, trascorre qualche settimana di riposo il più popolare attore di lingua tedesca. Dopo il sensazionale successo dell'esordio quando ha già trentacinque anni, in un film muto con un'attrice sconosciuta che si farà strada, Marlene Dietrich, è diventato un idolo, un seduttore, un sogno, e non solo in Germania. Adesso, in quei giorni invernali, protetto dal personale e dai proprietari dell'albergo che sorvegliano con discrezione le sue ore di tranquillità, Lionel Kupfer sembra godersi la villeggiatura e concentrarsi sul prossimo ruolo cinematografico. La sua presenza, nonostante le attenzioni, non passa inosservata. Nell'ufficio postale del paese lavora il giovane Walter, fervente e rispettoso ammiratore dell'attore, che una sera va all'albergo per vederlo da vicino. E di lì a poco arriverà anche Eduard Steinbrecher, un mercante d'arte viennese a cui Kupfer è da tempo legato. Si va preparando, in quel luogo di cosi ordinata apparenza, remoto rifugio di un'Europa inquieta, un futuro inaspettato. L'uomo e l'intero continente sono sul punto di scivolare in un baratro senza ritorno. Kupfer è ebreo, e neppure la fama può proteggerlo dalla ferocia dell'odio antisemita. Di colpo il divo dagli occhi azzurro acqua non è più il benvenuto in Germania. Davanti a lui, nella quiete improvvisamente crudele di un accogliente soggiorno, si delinea la definitiva conclusione della sua carriera. E la necessità di scelte senza ritorno.
16,00

Mito, fiaba, rito

di Antonino Buttitta

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 240

Antropologo, semiologo, studioso di folklore tra i più noti, Antonino Buttitta ha sempre accompagnato all'interesse teorico ricerche sull'immaginario popolare, in particolare quello siciliano. Il volume raccoglie saggi di epoche diverse offrendo una complessiva panoramica della sua opera. Sono presenti tanto analisi di fiabe e miti, quanto risultati di ricerche su riti e feste popolari. Le forme di espressività popolare, sia quella mitico-fiabesca sia quella rituale, costituiscono, per Buttitta, l'esito della volontà persistente dell'uomo di superare la finitudine del tempo e dello spazio, mediante una assiologia finalizzata a negare le fondamentali opposizioni umane: essere-apparire, vita-morte, bene-male. L'idea che emerge è una riflessione sui miti, le fiabe e i riti, consistente nell'interrogarsi sulle ragioni che hanno spinto gli uomini di ogni tempo a inseguirsi in aldilà insistentemente fantasticati.
22,00

L'altro capo del filo

di Andrea Camilleri

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 301

"Una pagina tira l'altra. Eppure la lettura non può che scorrere con lentezza. C'è troppo dolore, c'è troppa disperazione, nel paesaggio di realtà che si va ad attraversare. Il mare è diventato una enorme fossa comune, il teatro acquatile di una immane tragedia di naufraghi: il quadrante acheronteo di violenze, lo specchio deforme attraversato dai fantasmi di quanti hanno sperato nella salvezza della fuga, sebbene pagata con la spoliazione e con gli abusi, con l'urlo raggelato delle madri e il pianto muto dei bambini che non sanno come decifrare l'orrore che si è disegnato nei loro occhi. Con quanta velocità è concesso di leggere la lentezza della sacra rappresentazione dell'esodo di una umanità straziata, tradita dalla storia e offesa dalle politiche del sospetto e dell'egoismo? A Vigàta, Montalbano è impegnato nella gestione degli sbarchi, nei soccorsi ai migranti, nello smascheramento degli scafisti. Ha la collaborazione del commissariato, di vari volontari, e di due traduttori di madrelingua. Si prodigano tutti. Si sacrificano, tra tenacia e spossatezza. Catarella si intenerisce, si infervora, e mette a disposizione delle operazioni caritatevoli la sua innocente quanto fragorosa rusticità. Il lettore procede, compunto, con il passo del pellegrino. E non si accorge che dietro le pagine si sta armando un romanzo perfettamente misterioso. Persino Montalbano viene colto di sorpresa. L'arrivo felpato del delitto gli dà il soprassalto..." (Salvatore Silvano Nigro)
14,00

La lettrice scomparsa

di Fabio Stassi

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 273

"Non c'è nessuna coerenza nelle nostre vite" pensa il protagonista di questo romanzo. "Ci siamo solo noi, che la reclamiamo. A creare l'universo non può che essere stato uno scrittore fallito". Ma se è così che stanno le cose, può un essere umano vivere la propria vita come se scrivesse un racconto che qualcuno deve leggere? Vince Corso è un professore precario, non più giovanissimo. È nato dalla relazione fugace della madre, che lavorava in un hotel a Nizza, con un viaggiatore e, ogni volta che ne sente il bisogno, Vince manda una cartolina al padre sconosciuto all'indirizzo dell'albergo. L'unico ricordo che ha di quell'uomo sono tre libri lasciati nella stanza come un'eredità che gli ha segnato l'esistenza: Vince ora è un'anima di letterato che ha letto forse troppo, convinto che la scrittura sia una strana menzogna capace di manipolare la vita, perché, come dice Celine, "se si immerge un bastone in un lago per vederlo intero bisogna spezzarlo" e per lui i romanzi sono quel lago. Per sbarcare il lunario, si inventa una professione, la biblioterapia. Qualcuno gli parla del proprio male, nello spirito o nel corpo, drammatico o ridicolo, e Vince gli consiglia un libro come medicina. Da principio lo fa con timidezza ma, poco a poco, si conquista una clientela, fatta di sole donne. E intanto lo prende un'intrigante curiosità per l'enigma del rapporto fatale tra la letteratura e la vita. E quando scopre che la vicina è scomparsa... comincia a studiarla attraverso i libri...
14,00

Il calcio in giallo

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 337

Nel calcio sono le divisioni minori che conservano le più interessanti storie umane. Così i lampi criminali e rapidi intrecci polizieschi qui pubblicati, con protagonisti alcuni dei più convincenti investigatori del nuovo giallo italiano (è questa la decima antologia che Sellerio dedica a crimini a tema), si svolgono tutti in quel mondo. Per scoprire che forse lì di sportivo non è rimasto più niente, tranne il ricordo di quando si giocava al Campetto da bambini. Con questa, leggera, amarezza che diventa presto denuncia sociale e voglia di smascherare gli intrighi che soffocano lo sport più amato, i diversi detective si mettono alla prova, ciascuno con il carattere, con il metodo e le loro vite alle spalle, come li conoscono i lettori che li hanno seguiti nei romanzi maggiori. L'ispettrice Petra Delicado della polizia di Barcellona, protagonista della serie famosa inventata dalla spagnola Alicia Giménez-Bartlett; l'elettricista Enzo Baiamonte che il palermitano Gian Mauro Costa porta a investigare nei tinelli e nelle botteghe del suo quartiere popolare; il pensionato Consonni e gli altri della Casa di Ringhiera che stavolta l'autore Francesco Recami mette alle prese con una specie di thriller violento; il giornalista disoccupato Saverio Lamanna che spesso e volentieri il suo creatore Gaetano Savatteri strappa, per seguire i suoi misteri, dal ritiro obbligato sul mare siciliano di Màkari; i vecchietti del Bar-Lume di Marco Malvaldi e ancora racconti di Antonio Manzini e Esmahan Aykol.
14,00

Taccuini

di Sergej Dovlatov

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 321

Sergej Dovlatov, umorista leningradese di origine ebraico-armena, distingueva tra il narratore e lo scrittore. " Il narratore parla di come la gente vive, lo scrittore del motivo per il quale vivere". Lui si sentiva un narratore. "Le cose divertenti, Sergej non le inventava - scrisse di lui un amico - le trovava. Scovava l'umorismo esattamente nei luoghi in cui nessuno l'avrebbe cercato". Fu costretto a emigrare alla fine degli anni Settanta dall'Unione Sovietica per il suo atteggiamento anticonformista e per quello che scriveva (racconti clandestini sulla sua vita di letterato spiantato in giro tra i paradossi quotidiani, di cui era contemporaneamente protagonista e narratore). Quando andò in esilio a New York non dovette cambiare di molto l'ispirazione del suo umorismo; i temi universali: l'uomo, l'assurdo, la grandezza poetica di chi resiste nel suo piccolo all'omologazione, il "regime" vero interno a ciascuno ossia la piattezza esistenziale. Il suo sguardo spogliava ridendo il totalitarismo burocratico del socialismo realizzato, e successivamente il consumismo immemore del capitalismo senz'anima. E in entrambi i casi il suo amaro sorriso riesce in una specie di miracolo lirico: una forza scettica, paradossale, che destruttura il senso comune, a mostrare l'assurdo cuore del conformismo, ma che contemporaneamente trasmette un inebriante desiderio di tolleranza, di fratellanza con tutti.
14,00

Valori

di Clara Usón

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 276

"Una volta gli eroi erano persone che dimostravano il loro valore, o la loro dignità. Oggi gli eroi sono i calciatori, non altro che mercenari, oppure gli imprenditori come Steve Jobs. Adesso che il lavoro è scarso ammiriamo i ricchi, i milionari. Siamo diventati schiavi consapevoli, rassegnati e vili". In queste parole di Clara Usón è la traccia di un romanzo di sorprendenti corrispondenze e simmetrie, in cui il destino dei personaggi diventa materia di riflessione e di passione civile. Nei nostri giorni una direttrice di banca vende ai suoi clienti azioni privilegiate ma di nessuna consistenza economica. Nel 1930 un giovane militare, fedele agli ideali repubblicani, insorge con una rivolta armata contro l'oppressione della monarchia. Durante la seconda guerra mondiale un prete rivela il suo fanatismo nel campo di con centramento di Jasenovac, in Croazia. Un legame profondo, un comune dilemma morale, accomuna queste vicende distanti solo in apparenza. Nel mettere alla prova il proprio sistema di valori, che sia l'idealismo politico, la fede religiosa o il culto della ricchezza, i tre personaggi cercano di assicurarsi un futuro, di realizzare la propria vita. Nella loro sorte si incarnano la venerazione del denaro, il prezzo della libertà, la violenza della religione che diventa dogma, e la divergenza delle loro scelte li mette di fronte alla felicità o a un baratro di disperazione, a un segno esemplare di libertà e coraggio o allo stigma della più infame colpevolezza.
16,00

La battaglia navale

di Marco Malvaldi

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 179

"Un lavoro d'indagine vero, sul campo, è molto più simile alla battaglia navale. All'inizio spari alla cieca, e non cogli niente, ma è fondamentale che tu ti ricordi dove hai sparato, perché anche il fatto che lì tu non abbia trovato nulla è una informazione". Non lontano dalla casa di Nonno Ampelio, uno dei quattro vecchietti investigatori del BarLume, ci sono i Sassi Amari, il litorale di Pineta. Abbandonato lì, viene trovato il cadavere di una bella ragazza con un particolare tatuaggio. Lei viene presto identificata, dal figlio dell'anziana presso cui lavorava, come la badante ucraina della madre. Le colleghe connazionali si affrettano ad accusare il marito della ragazza, un balordo che la tormentava. E il caso sembra avviato a una veloce conclusione. Tra i Vecchietti serpeggia la delusione. Visto anche che l'indagine è affidata a un altro commissariato, e non all'amica vicequestore, la fidanzata di Massimo il Barrista. Ma è l'ostinazione senile che fornisce alla Squadra Investigativa del BarLume l'intuizione decisiva. E grazie anche all'intermediazione di un altro squinternato, il compagno Mastrapasqua che delle ucraine conosce usi e costumi, il vicequestore Alice Martelli può raddrizzare un'inchiesta cominciata con il piede sbagliato.
13,00

Magnifica

di Maria Rosaria Valentini

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 274

In un paese nascosto sull'Appennino, "un'unghia di terra sconosciuta a chi non era nato lì o nelle immediate vicinanze", vivono Ada Maria e Pietrino, fratello e sorella, assieme al padre Aniceto. Il capofamiglia va a caccia e allinea in un capanno gli animali imbalsamati frutto della passione per la tassidermia, la ragazza bada alle faccende domestiche e cerca di ignorare Teresina, una donna pratica e buona che da anni dispensa amore al padre. Un giorno nel bosco, nella Faggeta, Ada Maria incontra un uomo, un'apparizione, uno spettro. E magro, barbuto, avvolto in una coperta, magari è un sogno, o uno scherzo della fantasia e della solitudine. Finché quell'ombra non le parla. La saluta quando lei si allontana. Auf Wiedersehen. Tra le alture in cui vive la famiglia di questa storia a fatica si intuiscono, in lontananza, lo scorrere del tempo, le trasformazioni sociali, le grandi città. Il mondo esterno riesce a insinuarsi solo con la forza sconvolgente della Seconda guerra mondiale. In quei luoghi, per buona parte del Dopoguerra, le lacerazioni del nuovo e della modernità stentano ad attecchire. L'incontro tra Ada Maria e il "tedesco" è uno di quegli eventi da cui nasce uno scarto, da cui scaturisce il destino, un'intera generazione. Anni dopo sarà ancora un'altra donna, Magnifica, a prendere la penna in mano, negli spazi di un'angosciosa apprensione, per comprendere e raccontare una sorprendente saga familiare, tutta femminile, tutta matrilineare.
16,00

Uomini nudi

di Alicia Giménez Bartlett

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 440

Irene è una quarantenne, proprietaria di un'impresa ereditata dal padre che dirige con impegno e soddisfazione. Improvvisamente lasciata dal marito, l'unica sua reazione è quella di licenziarlo dall'azienda di famiglia, consapevole che il loro legame era stato sin dall'inizio non d'amore ma di convenienza. Lei per adeguarsi alle convenzioni di fronte all'élite sociale che frequenta, lui per avere un lavoro. Javier è un professore di letteratura con poche ore di lezione in una scuola di suore. Licenziato per i tagli dovuti alla crisi, perde il piccolo stipendio che gli permetteva di vivere una vita normale, con l'aiuto della compagna Sandra che lavora a tempo pieno. Per Javier la disoccupazione comporta un cambiamento perentorio: dopo l'iniziale ricerca di un nuovo impiego, l'uomo sembra cadere in depressione, mettendo in difficoltà il suo rapporto sentimentale. Accanto a Irene e Javier ci sono Ivan, nome da Zar, sensibilità da bassifondi e humour brutale, e Genoveva, cinquantenne principessa della diversione, "donna senza legami". A poco a poco le vite dei personaggi, la moglie abbandonata e il professore destituito, la single anticonformista e il duro di periferia, entrano in contatto e in progressiva, irresistibile collisione. A far da tramite c'è il mondo degli strip-tease al maschile, messa in scena appariscente e provocante per un pubblico di sole donne, e la possibilità di un lavoro, di una strana professione, mai considerata prima.
16,00

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