Sellerio Editore Palermo
Prometeo genetista. Profitti delle tecniche e metafore della scienza
di Claude Calame
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 167
"Tutte le arti ai mortali vengono da Prometeo". Nella lettura classica Prometeo è l'eroe culturale che fa accedere i mortali alle arti tecniche, ma anche colui che permette agli umani di leggere il mondo fornendoli degli strumenti della decifrazione dei segni. È colui che quindi permette agli uomini di "farsi" tali, di ricrearsi in qualche modo, uscendo dallo stato ferino. Il mito che rappresenta la scienza, e insieme la superbia umana che supera i limiti, non solo strappando agli dei la creazione ma anche contrastando i capricci del Caso. In parallelo, se pur a distanza di millenni, scienze della vita e biotecnologie, l'ingegneria che permette la manipolazione del codice genetico, presentano caratteri che a quel racconto rimandano. Di nuovo, attraverso una semiotica (il DNA è tradizionalmente inteso appunto come un codice), all'uomo è dato di crearsi da solo: un'"antropopoiesi", un'autocreazione che consentirebbe alla scienza umana di sostituirsi anche alle leggi deterministiche del caso. "Dal punto di vista scientifico - scrive l'autore - si potrebbe verosimilmente ammettere che l'uomo prenda il posto di Prometeo, ossia quello di Zeus. Ci si può domandare se l'uomo sia in grado, se non in diritto di sostituirsi alla potenza del caso che, nella tragedia greca, agisce spesso sotto la forma della tyche, della sorte, buona o cattiva".
La provvidenza rossa
di Lodovico Festa
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 527
Questo romanzo è un mistery, sono inventati il crimine che scatena la vicenda, la trama, e la soluzione finale, e sono fittizi i protagonisti; ma è pure un pezzo importante di memoria, come forse sarebbe difficile riportare con la stessa evidenza in un saggio di storia. La memoria di cosa fu un grande partito, di come funzionava la mente di dirigenti e militanti, di come si muoveva l'invisibile macchina del potere e del contropotere in una grande metropoli negli anni fine Settanta, poco prima che l'omicidio Moro scompigliasse la storia d'Italia. Milano, autunno 1977, zona Sempione. Una sventagliata di mitra ha ucciso una giovane fioraia. Accanto al corpo, nel chiosco di via Procaccini, una copia dell'"Unità", perché Bruna Calchi, la vittima, era un'iscritta al Pci, dirigente della sezione e del circolo Arci, dove si occupava di teatro e di diritti gay; bella ragazza, molto conosciuta anche per la sua spigliata esuberanza. L'inchiesta poliziesca parte con tutta la prudenza del caso delicato, affidata a un giovane funzionario, moderno e progressista ma capace di stare al mondo; e subito incorre in un primo mistero: l'arma del crimine, una Maschinenpistole, i famosi Mp 40 in uso alla Wehrmacht, riemersa chissà come dalla Seconda guerra mondiale. Contemporaneamente, "per evitare eventuali provocazioni e trappole", muove la controinchiesta del Pci. Se ne occupa il vecchio Peppe Dondi con il suo vice ingegner Cavenaghi...
Il demone della frivolezza
di Giuseppe Scaraffia
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 226
"Sono proprio gli oggetti la cruna dell'ago attraverso cui deve passare, se non preferisce chiudersi in uno sdegnato mutismo o in una futile retorica, il pensiero. Come nelle fiabe, nella notte dell'ideologia e delle religioni i giocattoli, e cioè gli oggetti, si destano e ci parlano. Solo chi è abbastanza umile da saperli ascoltare può distinguere nelle loro voci, apparentemente frivole, la litania della nostra epoca e il rumore di fondo del passato". Anello, bastone, capelli. Cappotto, corna, New York, sedere, trasparenza, vestaglia, e molte altre voci: la dittatura delle cose frivole e superflue nell'opera e nella vita dei grandi dell'arte e del pensiero. Questo nuovo "dizionario" di Giuseppe Scaraffia (come i vari composti a partire dal Dizionario del dandy) si legge con la freschezza delle cronache mondane che spiano scrittori e scrittrici e i loro amici, scovando passi indimenticabili, frasi rese celebri dal momento in cui furono dette, aneddoti capricciosi. Sennonché è passando attraverso questi costumi d'autore che bene si illuminano le poetiche e i periodi letterari, guardandoli dagli usi quotidiani. Un'altra tavola, questo "Demone della frivolezza", di quella specie di mappatura generale, che l'autore va componendo, delle coincidenze tra luoghi narrativi e momenti biografici che fa sembrare vera opera d'arte la vita.
Cinque indagini romane per Rocco Schiavone
di Antonio Manzini
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 248
Questo volume riunisce i racconti pubblicati in diverse antologie di questa casa editrice, a partire da "Capodanno in giallo". Raccolti assieme, permettono di ricostruire quello che può chiamarsi l'antefatto del vicequestore Rocco Schiavone. Un poliziotto tutt'altro che buonista, piuttosto eccentrico nei panni del nemico del crimine. Di mattina, per darsi lo slancio si accende uno spinello; quando capita, non disdegna qualche affaruccio con la refurtiva di un colpo sventato; è rozzo con tutti, brutale con i cattivi, impaziente con le donne. Ciononostante chi legge le sue avventure lo vorrebbe amico. Per punizione, i comandi lo trasferiranno in mezzo alla neve di Aosta, dove sono ambientati i romanzi che gli hanno dato tanta notorietà. Intanto, nelle storie di questo volume, lo incontriamo prima del forzato trasloco. Sa che sta per dire addio alla città amata, ma non sa quale sia il suo destino. In questa incertezza, il passato lo stringe da ogni parte scolpendo il suo pessimismo, nutrendo la sua malinconia. Percorre Roma, luoghi familiari, vecchie conoscenze, mentre nel suo modo sfaticato intuisce soluzioni impensate agli enigmi criminali. E questi hanno sempre sfondi di oscura umanità. Tanto che i suoi difetti appaiono l'altra faccia, necessariamente antiretorica, della medaglia della viva pietà per i derelitti e del grande dolore che una volta gli ha straziato il cuore. Insomma, sembra una specie di angelo caduto.
Gli oligarchi. Saggio di storia parziale
di Jules Isaac
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 373
Gli oligarchi si concentra sugli anni 415-401 a .C., cioè sul quindicennio in cui l'attacco oligarchico alla democrazia ateniese si fece più forte, divenne operativo e due volte riuscì a prevalere anche a costo di gettare la città nella guerra civile. Isaac dichiara già nel titolo con il termine "parzialità" la propria scelta di campo, ma soprattutto la volontà di parlare del presente - la caduta della Francia nel giugno 1940 e la nascita dello "Stato nazionale" di Vichy - attraverso il racconto della sconfitta di Atene nel 404 a. C. e la conseguente nascita di una repubblica oligarchica nella città sconfitta dal nemico di sempre. Un esempio di storia allusiva, l'esperimento di tradurre in racconto storiografico la visione (o presupposto filosofico) della "contemporaneità" della storia, di qualunque storia, in forza della continuità dei meccanismi e del linguaggio della politica. Introduzione di Luciano Canfora.
La corrispondenza
di Giuseppe Tornatore
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 165
"Possiamo continuare a vedere le stelle morte benché esse non esistano più. Anzi è proprio la loro disastrosa fine a rivelarcele". Come la lunga corrispondenza che permette a una stella di continuare a vivere grazie allo sguardo dell'osservatore, l'amore di Ed e di Amy è un legame che sconvolge le leggi del tempo e della presenza. Ed Phoerum è un astrofisico di fama internazionale di età matura, con una famiglia e due figli. Amy Ryan, una studentessa di fisica che si mantiene con un riuscito lavoro di stuntwoman. Da controfigura, lei imita la morte, e nel suo stesso passato c'è una tragica fine che non riesce ad accettare e a raccontare per il senso di colpa lacerante. I doveri pubblici e privati dello scienziato gli impediscono di vivere alla luce del sole la relazione con la giovane amante. I loro incontri sono rari e clandestini, vissuti soprattutto nell'intima magia di una casa su un'isola. Invece, la quotidianità fortissima del loro amore è retta da una serie di rapporti virtuali. Questa rete a poco a poco li invade, li prende del tutto e trascina il loro amore oltre le porte della realtà ordinaria. Tra il mistero di una scomparsa inspiegabile che non rompe però i segnali della comunicazione e la domanda su quale tipo di sentimento sia quello che lega a una presenza solo virtuale, il primo romanzo di Giuseppe Tornatore racconta della lotta di un amore contro la sua fine nell'età di internet.
Il guardiano. Marek Edelman racconta
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 216
Marek Edelman aveva poco più di vent'anni quando, nell'aprile del 1943, fu uno dei comandanti dell'insurrezione del ghetto di Varsavia, la prima ribellione in Europa, armi in pugno, contro i nazisti. Il ghetto era stato istituito nel 1940 e intorno alle strade destinate alla popolazione ebraica - mezzo milione di persone vissute tra gli stenti e la fame - venne costruito un muro. La rivolta del ghetto di Varsavia, "armata" di una decina di pistole e qualche chilo di esplosivo, tenne in scacco la strapotenza nazista dal 19 aprile al 10 maggio 1943. Marek Edelman era nato nel 1921; militante del Bund, il partito socialista degli ebrei che nella Polonia di prima della guerra lottavano per l'autonomia culturale della nazionalità ebraica e contro il nazismo, non volle mai lasciare il suo paese. Finita la guerra, cardiologo all'ospedale di Lodz, a metà degli anni Settanta venne coinvolto nelle attività dell'opposizione democratica polacca. Leggenda vivente, prigioniero del generale Jaruzelski dopo il golpe del 1981, leader di Solidarnosc in clandestinità, punto di riferimento etico per migliaia di polacchi, Edelman si schierò a fianco della popolazione di Sarajevo durante l'assedio da parte dei serbi. Edelman è morto, novantenne, nel 2009.
Sull'orlo del precipizio
di Antonio Manzini
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 115
Cosa succederebbe se tutte le principali case editrici italiane si trovassero raggruppate sotto un'unica sigla? Giorgio Volpe è il più grande scrittore italiano, una potenza nel campo delle lettere. Alla consegna del nuovo romanzo "Sull'orlo del precipizio", scopre che una cordata di investitori ha inghiottito la sua casa editrice. Ora al comando sono caricature in completo scuro che odiano le metafore e "amano le saponette se il pubblico vuole saponette". Cercando una via di fuga editoriale come un uomo che annega cerca l'aria, Giorgio affonda nel grottesco e nell'angoscia di chi vede messa in discussione la propria libertà di espressione. Antonio Manzini ha scritto una satira spietata ed esilarante. Una distopia alla Fahrenheit 451, dove è il mondo dei libri a bruciare se stesso e non un potere esterno.
Storie dalla città eterna
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 228
C'è un drago al Corviale, il quartiere della periferia di Roma detto dagli abitanti "il Serpentone", un vero lucertolone, grande un intero appartamento, che terrorizza tutti. Con questa fiaba di Antonio Manzini si apre l'arazzo con cui sei scrittori raffigurano Roma. Racconti che si possono leggere anche seguendo la traccia fiabesca. La Stazione Termini, secondo Fabio Stassi, diventa un luogo magico e reale, che incanta "l'eterno andare solitario per il mondo". A Trastevere, racconta Chiara Valerio, scende un marziano che agisce in base al passato come noi facciamo in prospettiva del futuro, e vede oltre la luce visibile agli umani: si insinuerà misterioso nella vita di una ragazza. Giordano Tedoldi immagina un amore adolescente tra Monteverde Vecchio e il Vaticano, che esce dalle vecchie mura di un liceo clericale e si immerge nella libertà del colonnato del Bernini. Nel racconto di Gianni Di Gregorio, è lo squallore della periferia che diventa un balcone da cui osservare il globo: Roma caput mundi di tre "poracci" d'oggi che progettano una vita alla grande in un paradiso per pensionati miseri. Quella inventata da Giosuè Calaciura è un'avventura di barbari: una banda di ladri ragazzini si tira dietro un bambino "per bene" che sta diventando cieco, il quale per un giorno vede con i loro occhi una specie di città tardoimperiale, preda molle e meraviglia.
L'ultima pagina della guerra del Peloponneso. Testo greco a fronte
di Senofonte
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 156
Perché si è sempre pensato che Tucidide, il maggiore storico politico dell'età classica, non avesse terminato la sua opera? Pe
Zia Sass
di Pamela Lyndon Travers
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 99
In questi tre racconti si trovano le origini di Mary Poppins, ossia le storie dei tre personaggi, incontrati nella vita, da cui P. L. Travers trasse i caratteri fondamentali della sua tata e tante delle sue invenzioni. In origine, furono stampati privatamente, nel 1940, come regali di Natale per gli amici e i familiari. L'autrice, già famosa, ricorda dei suoi incontri con tre persone che avevano modellato la sua infanzia e lasciato una traccia indelebile per il resto dell'esistenza. La vecchia zia Sass, alta e rigida signora uscita da un romanzo vittoriano che spargeva benevolenza mascherata da inflessibile severità; il cuoco cinese Ah Wong che faceva sentire tutto e tutti parte di "una corrente sola, unica e indivisibile"; il vecchio fantino irlandese Johnny Delaney che guardava al mondo "come se l'avesse creato lui e adesso non sapesse che farsene della sua creazione". Sono le guide complici e sagge di una bambina che cresce in una immensa piantagione australiana, portatrici di un segreto fascinoso come un mistero, capaci di "sollevare le nostre vite quasi sul piano della leggenda". Prefazione di Victoria Coren Mitchell. Età di lettura: da 10 anni.
Tris di Natale. Un'idea per i regali di Natale: Un Natale in giallo-Capodanno in giallo-Regalo di Natale
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 898
Contiene tre volumi e tre fogli di carta regalo e tre etichette copriprezzo.