Utet
Il farmacista del ghetto di Cracovia
di Tadeusz Pankiewicz
editore: Utet
pagine: 272
Quando in un quartiere periferico di Cracovia viene creato d'autorità il ghetto ebraico, il 3 marzo 1941, Tadeusz Pankiewicz ne diventa suo malgrado un abitante. Pur senza essere ebreo, infatti, gestisce l'unica farmacia del quartiere: contro ogni previsione e contro ogni logica di sopravvivenza, decide di rimanere e di tenere aperta la sua bottega, resistendo ai diversi tentativi di sgombero, agli ordini perentori di chiusura e trasferimento. Rimarrà anche quando il ghetto verrà diviso in due e in gran parte sfollato, quando diventerà sempre più difficile giustificare la necessità della sua presenza. Grazie a questa sua condizione anomala, coinvolto ed estraneo allo stesso tempo, Pankiewicz diventa una figura cardine del ghetto: si fa testimone delle brutalità del nazismo, fedele cronista dei fatti e silenzioso soccorritore, cercando in tutti i modi di salvare la vita e, quando impossibile, almeno la memoria delle migliaia di ebrei del ghetto di Cracovia. Mescolando il rigore della ricostruzione e la delicatezza del ricordo, Tadeusz Pankiewicz ci restituisce la sua versione di questa grande tragedia, raccogliendo le storie di chi ha subito impotente la "soluzione finale" e le storie di chi ha invece provato a reagire: i disperati tentativi di resistenza armata, la ricerca del cianuro di potassio come extrema ratio in caso di cattura, le fughe attraverso le fogne cittadine... "Il farmacista del ghetto di Cracovia" racconta tutta l'assurdità di un momento storico in cui il capriccio del caso decise il destino di molti, ma anche l'incredibile resilienza degli esseri umani di fronte all'orrore. Come dice un cliente a Pankiewicz: "Dottore, mi dica: come mai ci sono così pochi pazzi in giro dopo tutto quello che la gente ha dovuto sopportare? Possono le cellule grigie del nostro cervello reggere così tanto dolore?".
Prenotazione obbligatoria. Partenze, vagabondaggi e quello che ho mangiato
di Sara Porro
editore: Utet
Ci sono cibi, sapori, pietanze, che dicono molto del popolo che li mette in tavola, soprattutto se li si assaggia con la curiosità e lo spirito aperto del viaggiatore. È ciò che fa la food writer Sara Porro in questo libro divertente come una serata di aneddoti tra amici e corposo come un buon vino. Un viaggio gastronomico e culturale alla scoperta di specialità tradizionali come le "moeche" veneziane o la pecora fermentata delle isole Fær Øer ma anche sperimentazioni ardite come la pasticceria alla cannabis del Colorado. Tra surreali competizioni culinarie a base di tonno e degustazioni di marsala, goffe esperienze in kajak nei fiordi norvegesi (il popolo più monofacciale del mondo) e sessioni di caccia grossa alle ostriche, tra canguri un po' timidi, chef kosher e koala molto aggressivi, miele australiano e pomodorini israeliani, Sara Porro "impiatta" per i lettori 15 specialità che sono al contempo espressione dei luoghi visitati e della vita interiore dei loro abitanti. Con la stessa ironia, competenza e sprezzo del pericolo, Sara Porro sa guidarci in mezzo alle piantagioni ecuadoriane di cacao così come tra le viuzze acchiappaturisti di Venezia; ci porta a curiosare nelle cantine di sidro e negli allevamenti di oche da foie gras; a scoprire le abitudini dei pendolari giapponesi (insieme alle loro temerarie usanze alimentari) o l'irresistibile mindfulness siciliana ("una minchiata alla volta"). Senza dimenticare che la prenotazione è obbligatoria.
Napoleone il Grande
di Andrew Roberts
editore: Utet
pagine: 1072
Nel marzo 1807, lontano dalla Francia, Napoleone Bonaparte scriveva alla moglie Giuseppina: "So fare altre cose oltre a condurre guerre, ma il dovere viene per primo". E nell'arco di vent'anni appena, dall'ottobre 1795, in cui era un giovane capitano di artiglieria mandato a sedare tumulti a Parigi, fino al giugno 1815 e alla sconfitta finale di Waterloo, Napoleone ebbe modo di mostrare in quante forme questo senso del dovere poteva manifestarsi: conquistato il potere con un colpo di stato, pose fine alla corruzione e all'incompetenza in cui si era arenata la Rivoluzione, e se da una parte reinventò l'arte della guerra in una serie di battaglie folgoranti, dall'altra ricreò dalle fondamenta l'apparato legislativo e amministrativo, modernizzò i sistemi di istruzione e promosse la fioritura dello "stile impero" nelle arti. Poi l'impossibilità di sconfiggere il suo nemico più ostinato, la Gran Bretagna, lo spinse verso campagne estenuanti e alla fine fatali in Spagna e Russia, fino all'epilogo in sordina della sua vita avventurosa, in esilio a Sant'Elena. Andrew Roberts ha attinto al corpus completo delle 33000 lettere napoleoniche e ha visitato quasi tutti i campi di battaglia e i luoghi della sua vita, mostrandoci "l'imperatore dei francesi" com'era davvero: incredibilmente versatile, ironico, ambizioso, ferocemente determinato ma anche disposto al perdono, ossessionato dalla discendenza e scostante in amore...
Sbronzi. Come abbiamo bevuto, danzato e barcollato sulla strada della civiltà
di Edward Slingerland
editore: Utet
pagine: 398
Perché ci sbronziamo? Nella montagna di libri sulla storia dell'ubriachezza, nessuno ha ancora risposto alla domanda all'appar
L'archivio segreto di Mussolini
di Arrigo Petacco
editore: Utet
pagine: 205
Dongo, 27 aprile 1945: il partigiano Pedro sequestra una borsa di cuoio rossiccio dalle mani di Benito Mussolini, che l'ha cus
Catalogo dei santi ribelli. Storie di immigrati, ladri e prostitute che hanno cambiato la Chiesa
di Leonardo Tondelli
editore: Utet
pagine: 285
Nel 374, Ambrogio viene acclamato dai fedeli nuovo vescovo di Milano
A piedi sotto il cielo. Storia dell'escursionismo dalle origini ai giorni nostri
di Lorenzo Bersezio
editore: Utet
pagine: 483
Quando l'imperatore Adriano, di ritorno da un viaggio in Grecia, volle scalare l'Etna per ammirare l'alba, tutti considerarono
Il liberalismo e i suoi oppositori
di Francis Fukuyama
editore: Utet
pagine: 186
C'era una volta la guerra fredda, quando il liberalismo era la bandiera dell'Occidente
Vita di Vivian Maier. La storia sconosciuta di una donna libera
di Ann Marks
editore: Utet
pagine: 380
Nella periferia di Los Angeles, il 17 luglio 1955, apriva per la prima volta i suoi cancelli Disneyland
I giardini invisibili. Un manifesto botanico
di Antonio Perazzi
editore: Utet
pagine: 192
Il giardino privato di una villa
Logica dei paradossi. Esercizi di ginnastica filosofica ai confini del pensabile
di Ermanno Bencivenga
editore: Utet
pagine: 197
Nel 1947 Kurt Gödel, sotto gli occhi dell'amico Albert Einstein, entrò in una pericolosa discussione con il giudice che doveva