Einaudi: Einaudi tascabili. Biblioteca
I fratelli Karamazov
di Fëdor Dostoevskij
editore: Einaudi
pagine: 1064
«Nessun termine di confronto è troppo grande per l'opera di Dostoevskij, che può essere confrontata con ciò che vi è di eterno
Umanisti italiani. Pensiero e destino
editore: Einaudi
pagine: 656
Una reinterpretazione storico-culturale profondamente innovativa, destinata a cambiare le opinioni comuni sull'Umanesimo e dun
Oliver Twist o la storia di un orfanello
di Charles Dickens
editore: Einaudi
pagine: 536
"Oliver Twist", la storia del bambino che, nato in ospizio, maltrattato in un'impresa di pompe funebri, reclutato a Londra da
Natale in giallo
editore: Einaudi
pagine: 248
Il Natale è per tutti noi un periodo magico fatto di tavole imbandite e regali sotto l'albero, di canti in allegria e buoni pr
Nel mare stellato. Storie di isole
editore: Einaudi
pagine: 320
Quattro linee di costa bagnate dal mare ed esposte alla furia dei venti
Dalla mia vita. Poesia e verità
di Johann Wolfgang Goethe
editore: Einaudi
pagine: 868
Il rapporto col padre, visto come figura grigia e pedante; quello con la madre, fondamentale dal punto di vista affettivo e cr
Racconti di mare e tempesta
editore: Einaudi
pagine: 320
Viola come il vino o piatto come una tavola, da solcare in cerca di nuove terre o da scrutare fino all'orizzonte, popolato di
C'era una volta il Natale
editore: Einaudi
pagine: 350
Regali da nascondere sotto l'albero che brilla di luci, accanto a un presepe da salotto
I libri di Oz
di L. Frank Baum
editore: Einaudi
pagine: 972
Dopo "Il meraviglioso Mago di Oz", Baum scrisse altri tredici romanzi ambientati nello stesso mondo, con la piccola Dorothy e
Zohar. Il libro dello splendore
editore: Einaudi
pagine: 742
Fonte di antichissima sapienza o falso ben congegnato? Un'opera dall'intensissima forza contemplativa e letteraria che da più di sette secoli custodisce il proprio mistero. Frode di imbroglioni, lo definì l'Ottocento positivista. Libro santo e antichissimo lo credono, ancora oggi, gli ebrei ortodossi di tutto il mondo. Ai cabbalisti cristiani, dal Rinascimento al tardo Romanticismo, il Sefer ha-zohar (Il libro dello splendore) ha offerto materiale di propaganda missionaria, grazie alle profezie cristologiche che vi sarebbero adombrate. A storici del pensiero e antropologi appare come il prezioso documento di una rarefatta fenomenologia religiosa. A grandi scrittori come Proust e Borges è sembrato un'inesauribile fonte di racconti e scenografie cosmiche. In questo deposito di arcani ognuno ha trovato ciò che cercava, anche la ricetta della felicità.
Un'assenza. Racconti, memorie, cronache 1933-1988
di Natalia Ginzburg
editore: Einaudi
pagine: 366
Trentasette testi - in massima parte mai raccolti prima d'ora - che restituiscono, lungo più di mezzo secolo, gli itinerari di una tra le più belle voci del Novecento italiano. Realizzato con mezzi che sembrano poverissimi, ogni racconto di Natalia Ginzburg è una rivelazione, una vicenda che scorre su più nastri, che imperturbabile va addizionando gesti, oggetti e battute di dialogo, che si toccano per vie segrete e non si dimenticano. Il mezzo capace di fare accadere tutto questo è la voce, ruvida, duttile, scontrosamente intonata, di una narratrice che si è rivelata infallibile nel descrivere la realtà. E "Un'assenza" è la storia di questa voce nel suo lungo percorso. I lettori vi scopriranno ben undici racconti finora ignoti, una suite autobiografica in cui la Ginzburg racconta di sé senza trarsi in disparte, e sorprendenti cronache dalle fabbriche di Torino o dalla desolazione di Matera. S'imbatteranno in "Memoria", una poesia scritta per il marito Leone Ginzburg, e nel "Discorso sulle donne": due testi da rileggere, da ripensare, da custodire.