Laterza: Sagittari laterza

Ciò che resta della democrazia

di Preterossi Geminello

editore: Laterza

pagine: XV-188

Derive oligarchiche, delegittimazione dei partiti, scollamento tra istituzioni e popolo, dominio dei poteri economici
20,00

Il revisionismo storico. Problemi e miti

di Losurdo Domenico

editore: Laterza

pagine: 345

Più volte ristampata e tradotta in un numero crescente di paesi, quest'opera è una rilettura originale della storia contempora
24,00

Verbalizzare il sacro. Sul lascito religioso della filosofia

di Habermas Jürgen

editore: Laterza

pagine: XV-318

Gli ultimi decenni hanno visto sorgere un tema completamente nuovo: le società europee già ampiamente secolarizzate si sono tr
28,00

La democrazia attraverso i diritti

editore: Laterza

Il costituzionalismo rigido ha cambiato profondamente la natura del diritto e della democrazia, imponendo alla politica limiti
22,00

Tutto e niente

I cristiani d'Italia alla prova della storia

di Melloni Alberto

editore: Laterza

Troppo a lungo si è pensato che per capire il peso del cristianesimo nella storia italiana bastasse parlare dei rapporti Chies
16,00

Fatti e norme

Contributi a una teoria discorsiva del diritto e della democrazia

editore: Laterza

Vorrei richiamare l'attenzione su alcuni aspetti di quella sostanza normativa della democrazia che dobbiamo oggi difendere dal
35,00

Il racconto del capo

Berlusconi e Sarkozy

di Ventura Sofia

editore: Laterza

Sia in Italia, sia in Francia, Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy sono spesso stati percepiti come espressione di uno stesso
18,00

La vita umana in prima persona

di Donatelli Piergiorgio

editore: Laterza

pagine: 132

Quali sono i confini della libertà? Tradizionalmente si è pensato che si estendessero alle cose che possediamo, alle parole ch
16,00

Ipermondo. Dieci chiavi per capire il presente

di Codeluppi Vanni

editore: Laterza

pagine: VI-158

Le società contemporanee sono caratterizzate dall'eccesso e quotidianamente sommergono le persone con grandi quantità di stimo
16,00

Le donne sono umane?

di Catharine A. MacKinnon

editore: Laterza

pagine: 265

Se noi donne fossimo umane, saremmo trasportate come merce pronta a essere venduta dalla Thailandia al bordelli di New York? Saremmo date in sposa ai sacerdoti, in cambio di denaro per espiare i peccati della nostra famiglia, o per migliorare le prospettive terrene della nostra famiglia? Ci sarebbe impedito di imparare a leggere e a scrivere? Avremmo così poca voce in capitolo nelle deliberazioni pubbliche e nel governo del paesi in cui viviamo? Saremmo sessualmente molestate all'interno delle nostre famiglie? Saremmo stuprate durante i genocidi per terrorizzare, espellere e distruggere le nostre comunità etniche, o stuprate durante la guerra non dichiarata che si svolge ogni giorno e in ogni paese del mondo nel cosiddetto tempo di pace? E, se fossimo umane, e queste cose accadessero, non ci sarebbe nulla da fare in proposito?": Catharine A. MacKinnon non ha dubbi, quel che accade alle donne ha poco a che fare con i diritti umani e c'è ancora moltissimo da fare, perché nonostante i buoni propositi e le normative, la società resta sessista e a molte, troppe donne è negata la dignità oltre che l'eguaglianza. MacKinnon, avvocatessa e ordinaria di Diritto alla University of Michigan Law School è da decenni impegnata a modificare un diritto che riflette il potere maschile. Questa raccolta di scritti copre un ampio spazio temporale, dai primi anni '80 fino al 2000.
20,00

Il piacere. Indagine filosofica

di Ermanno Bencivenga

editore: Laterza

pagine: 120

La concezione più comune del piacere lo identifica come l'esito di un processo, che soddisfa un bisogno o un desiderio oppure riduce la tensione causata da quello stesso bisogno o desiderio. In questa concezione, il piacere si identifica con uno stato di quiete, e al limite di morte; non sorprende dunque che in Freud il principio del piacere diventi principio del Nirvana e si sposi infine all'istinto di morte. Nella concezione alternativa articolata da Bencivenga sulla scorta di autori come Kant, Hegel e soprattutto Aristotele, il piacere si accompagna invece sempre a un'attività condotta con passione e partecipazione, ed è sempre espressione di vita. Non esiste anzi il piacere, inteso come stato indifferenziato, identico a sé stesso, nelle condizioni più diverse: esistono invece i molteplici piaceri corrispondenti alle molteplici attività perseguite dagli esseri umani: da quelle più elementari, metaboliche, come lo sfamarsi, il dissetarsi o il respirare, a quelle più complesse e sofisticate come il suonare uno strumento o l'immergersi in una riflessione filosofica. L'ontologia del piacere conduce così naturalmente a una sua etica: alla necessità di scegliere fra le occasioni di piacere che ci vengono di volta in volta offerte in modo da privilegiare e promuovere la nostra comune umanità.
15,00

L'enigma della modernità. Epistolario 1971-1978 e altri scritti

editore: Laterza

pagine: 235

Carl Schmitt e Hans Blumenberg erano due opposti speculari: il primo critico acuto e radicale della modernità, il secondo teorico della sua piena legittimità e autonomia. Ma entrambi interni alle correnti più innovative e originali della cultura contemporanea. Estraneo a ogni nostalgia tradizionalista il primo, alieno da ogni ingenua retorica progressista il secondo. Furono avversari scientifici, Hans Blumenberg e Carl Schmitt: le rispettive concezioni sul fondamento e la giustificazione delle pretese conoscitive dell'epoca moderna erano radicalmente differenti e la discussione a riguardo proseguì anche in una serie di lettere che si scambiarono tra il 1971 e il 1978. Tale corrispondenza e i testi ritrovati nel lascito di Blumenberg documentano una controversia assai significativa, da cui emergono scambi di tipo scientifico e biografico. Ma furono avversari "necessari" l'uno all'altro, come due interlocutori che sanno di trovare nel confronto con l'altro la propria vera "questione". La replica di Carl Schmitt ha influito in maniera decisiva sul rifacimento della "Legittimità dell'età moderna" di Blumenberg e ha lasciato tracce evidenti sino alla successiva "Elaborazione del mito". Per questo motivo la presente opera riporta brani da entrambi i volumi, oltre a tutto lo scambio epistolare, testi inediti provenienti da opere postume di Blumenberg ed estratti da altri saggi già pubblicati.
20,00