Libri di C. Groff
Lettera al padre
di Franz Kafka
editore: Se
pagine: 96
"Nel carattere di Kafka è curioso il suo profondissimo desiderio che il padre lo comprendesse e accettasse la sua attività «in
Lettera al padre
di Franz Kafka
editore: Se
pagine: 95
"Nel carattere di Kafka è curioso il suo profondissimo desiderio che il padre lo comprendesse e accettasse la sua attività 'infantile', la lettura e più tardi la letteratura, che il padre non lo respingesse fuori dalla società degli adulti, la sola indistruttibile... Suo padre era per lui l'uomo dell'autorità, i cui interessi erano limitati ai valori dell'azione efficace. Il padre rispondeva con la dura in-comprensione del mondo del lavoro (...) Kafka voleva intitolare tutta la sua opera: 'Tentazioni di evasione dalla sfera paterna'...". (Dal saggio di Georges Bataille)
Il mio anno nella baia di nessuno
di Peter Handke
editore: Garzanti
pagine: 504
Cogliere attraverso la scrittura il semplice presente, il momento che stiamo vivendo, l'istante senza limiti: è il progetto di
Il mio secolo. Cento racconti
di Gunter Grass
editore: Einaudi
pagine: 299
Cento racconti, uno per ogni anno del nostro secolo. Con continui cambi di prospettiva, assumendo il punto di vista di persone sempre diverse, Grass ritorna su avvenimenti grandi e piccoli - le trincee della Grande guerra, le tragedie provocate dal nazionalsocialismo, la divisione della Germania, ma anche i balli, dal Charleston alle gemelle Kessler, gli incontri di pugilato, le finali di calcio, i record mondiali - dipingendo, ora ironico, ora ammonitore, un quadro variegato e sorprendente degli ultimi cento anni della nostra storia.
Un disinvolto mondo di criminali. Annotazioni a posteriori su due attraversamenti della Iugoslavia in guerra - marzo e aprile 1999
di Peter Handke
editore: Einaudi
pagine: 87
Guardando con attenzione, indagando, Peter Handke descrive le due traversate che ha compiuto durante la guerra in Jugoslavia (la prima nella Settimana Santa del 1999 e la seconda circa un mese dopo). Il suo libro, composto di due parti redatte al rientro in Austria, è un'attenta osservazione di fatti minuti, dove l'autore si fa compagno di dolore di coloro che sono stati colpiti da questa tragedia. Peter Handke racconta ciò che gli è accaduto, ciò che gli è stato raccontato da conoscenti e amici nelle tappe del suo viaggio, ciò che pensava lungo quel cammino. E ciò che pensa ora, una volta ritornato a casa. S'interroga sulla distruzione che la guerra si è lasciata dietro e sceglie di stare dalla parte delle vittime che sono rimaste invisibili.
Ja
di Thomas Bernhard
editore: Guanda
pagine: 103
In un sonnolento villaggio austriaco uno studioso di scienze naturali che vive da tempo in totale isolamento decide di "rovesciar fuori" la parte interiore di sé. Con questa intenzione si reca a casa dell'amico Moritz, un agente immobiliare, che al contrario vive a contatto quotidiano con gli altri. Quando lo scienziato entra nel vivo delle confidenze, compare una coppia di clienti dell'amico: lui è un costruttore svizzero, lei è persiana. Fin dal primo istante, lo scienziato è profondamente colpito dalla donna, che diventerà una degna compagna di passeggiate, conversazioni e disquisizioni filosofiche.
Bambiland
di Elfriede Jelinek
editore: Einaudi
pagine: 72
In "Bambiland" si parla dell'intervento americano in Irak, si parla di come giunge a noi veicolato dai mezzi di comunicazione, si parla, infine e soprattutto, dei meccanismi con cui il conflitto, tutti i conflitti, agiscono nelle nostre teste. In questa opera destinata al teatro - per la quale è difficile trovare una definizione precisa - Elfriede Jelinek combina "I persiani" di Eschilo (il più antico dramma sul tema della guerra) a reportage trasmessi dalla televisione americana, in particolare la Cnn, informazioni sugli armamenti Usa e propri commenti. Con continui cambi di prospettiva, il premio Nobel mescola Eschilo con la lingua di tutti i giorni, impiegando ora l'ironia ora il sarcasmo.
Vento e destino. Poesie, prose, sogni e appunti a Capri e a Napoli
di Rainer Maria Rilke
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 87
Fra il 1906 e il 1907, Rainer Maria Rilke soggiorna fra Napoli e Capri
Il mondo estremo
di Christoph Ransmayr
editore: Feltrinelli
pagine: 244
Agli estremi confini del mondo conosciuto, fra le tempeste e i ghiacci del Mar Nero, c'è un paese selvaggio e poco abitato, To
Da una Germania all'altra. Diario 1990
di Gunter Grass
editore: Einaudi
pagine: 234
"Non nutro una passione particolare per i diari. Deve succedere qualcosa di eccezionale perché mi senta obbligato a tenerli", scrive Günter Grass. "Qualcosa di eccezionale" era successo ad esempio una quarantina di anni fa, quando Willy Brandt dapprima vinse le elezioni e poi inaugurò la grande stagione della Ostpolitik; lo scrittore si schierò senza esitazioni a fianco del cancelliere e l'esito documentaristico-letterario di questa appassionata militanza politica fu appunto un diario, il "Diario di una lumaca". E a quell'esperienza Grass per certi versi si rifà anche in questa nuova cronaca che comprende le settimane e i mesi del 1990 in cui le due Germanie diventano una cosa sola: un avvenimento che la politica distensiva nei confronti dell'Unione Sovietica e della Polonia praticata nei primi anni Settanta, così come gli intensi rapporti con la stessa Germania Orientale hanno indubbiamente contribuito a rendere possibile. Purtroppo alla guida della Repubblica Federale non c'è più Willy Brandt ma Helmut Kohl e quindi la riunificazione, sostiene lo scrittore, viene sostanzialmente gestita nei termini di una annessione del più debole da parte del più forte, senza un autentico coinvolgimento democratico dei cittadini, liquidando in tutta fretta quel poco di sostanza industriale ancora esistente all'Est. Accanto ai temi politici, ad avere un ruolo centrale nelle annotazioni dello scrittore sono la pratica artistica, con un gran numero di incisioni e disegni, e l'attività letteraria.