Manifestolibri: Esplorazioni
Eco/logiche. Politiche, saperi e corpi nel tempo della crisi ambientale
editore: Manifestolibri
pagine: 162
Questo volume risponde a un'urgenza propria dell'ecologia politica contemporanea: approfondire l'indagine che attraversa il no
La biblioteca libera. Per una bibliografia alternativa
di Ruggero D'Alessandro
editore: Manifestolibri
pagine: 160
Gli anni Sessanta e Settanta furono una straordinaria stagione di movimenti sociali e di pensiero critico
Metamorfosi del denaro. Perché una risorsa della società non può rimanere solo un affare privato
di Luigi Pandolfi
editore: Manifestolibri
pagine: 108
Nel mondo moderno tutto gira intorno al denaro
Quando gli operai volevano tutto
editore: Manifestolibri
pagine: 144
Alla fine degli anni Sessanta del Novecento i lavoratori industriali e di altri comparti produttivi riconquistarono la scena p
L'occhio, probabilmente. Un percorso poetico-politico
di Edoardo Bruno
editore: Manifestolibri
pagine: 190
Il volume presenta le riflessioni di uno dei maggiori critici italiani sul film, sullo sguardo, sulla fisicità delle emozioni e sulla condizione materialistica dell'arte; traccia un itinerario sull'immagine e sulla visione attraverso un cinema di pensiero poetico-politico. Sette capitoli: Cinema/Teoria, Pittura, Filosofia, Immagine, Politica, Teatro e infine "filmcritica", introducono un metodo di lettura teorica e critica che riguarda l'opera, il film, senza dimenticare l'attualità del mondo che lo circonda. L'occhio vergine di cui ha parlato Ernst Gombrich è il modello ancora valido per un'appassionante riscrittura, in cui gli autori preferiti si illuminano e si danno risalto reciproco: Rossellini, Godard, De Oliveira, Straub-Huillet, Bunuel, Spielberg, Eastwood, Ruiz, Huston e Pudovkin, ma anche Rothko, Bellini, Antonello da Messina, Rousseau. L'ultimo capitolo è dedicato a "filmcritica", rivista nata come una favola, che da oltre sessant'anni continua a svolgere e ad esplorare a livello internazionale i problemi della critica in un vero e proficuo cenacolo ermeneutico.
Quella sera a Milano era caldo. La stagione dei movimenti e la violenza politica
di Grispigni Marco
editore: Manifestolibri
pagine: 188
Bombe e stragi, agguati e sparatorie, attentati e rapimenti si susseguono durante gli anni '70 in Italia: una presenza lugubre
Il sasso e il filo di lana
Essere maestri, essere bambini
di Viti Sergio
editore: Manifestolibri
pagine: 170
Questo libro presenta al tempo stesso il racconto di una straordinaria esperienza di insegnamento nelle scuole elementari e un
Presente storico. Nuovi interventi
di Sergio Luzzatto
editore: Manifestolibri
pagine: 240
Non sono molti, in Italia, gli storici che ci mettono la faccia. Professionista del passato, Sergio Luzzatto si impegna da tempo per "comunicare" la storia senza svilirla: senza trasformarla in un pascolo per dilettanti allo sbaraglio, né in un terreno di caccia per la cultura politicante. I suoi interventi pubblici muovono sempre dalla convinzione che anche il mestiere di storico - se fatto come si deve - è una professione socialmente utile. Le Italie (e le Italiette) giunte in ordine sparso all'appuntamento con il 150° anniversario dell'Unità; le figure, le figurine e i figuranti di una Repubblica a tutt'oggi senza Pantheon; la vitalità dei libri nell'età della loro morte presunta; gli spazi del tempo presente come zone abitate dal passato. Costruita lungo quattro percorsi narrativi, questa raccolta di interventi si offre come una piccola guida per saper riconoscere il nostro come un "presente storico".
Il processo dell'Isolotto
editore: Manifestolibri
pagine: 198
Quella della comunità fiorentina dell'Isolotto fu, alla fine degli anni Sessanta, una partecipata esperienza religiosa e laica, sociale, politica e culturale. E su di essa si abbatté una reazione tra le più immediate, virulente e indicative di quanto la presa di parola dal basso avesse allarmato i poteri costituiti. Nel processo del 1971, che il volume ricostruisce e ripercorre, furono coinvolte quasi mille persone. Nel saggio introduttivo di Enzo Mazzi, attraverso l'esercizio della memoria, che accosta fatti e valutazioni, si mostra come il processo contro la comunità dell'Isolotto sia stato un passaggio esemplare verso una drammatica stagione di depistaggi, trame eversive e repressione sulla quale ancora oggi non è stata fatta chiarezza. Oltre alla ricostruzione dei fatti, il volume è completato dall'arringa di Lelio Basso durante il dibattimento, che costituisce un documento inedito di straordinario valore storico e giuridico, nonché dalle testimonianze che importanti personaggi quali Pietro Ingrao, Ernesto Balducci, Hans Küng, Franco Cordero, Lucio Lombardo Radice e altri resero al tempo dei fatti. Prefazione di Mario Capanna.
Stalin privato e pubblico
di Osvaldo Sanguigni
editore: Manifestolibri
pagine: 159
Stalin previde che, dopo la sua morte, sulla sua tomba sarebbe stata gettata abbondante spazzatura, ma il vento della storia l'avrebbe ripulita. I grandi crimini dello stalinismo sono un fatto assodato. E tuttavia, nella Russia attuale, la popolarità e la suggestione del dittatore georgiano ritornano prepotentemente. Questo libro, avvalendosi di una vasta documentazione originale, ricostruisce i tratti e i paradossi di questo inquietante protagonista del Novecento, indagando i molti misteri che circondano la sua figura, la sua carriera politica e il suo sistema di potere. E scandagliando anche la sua vita privata e la sua cerchia più ristretta. Ma la domanda decisiva nell'era di Putin è se il culto della personalità sia davvero morto insieme al dittatore georgiano.
Che cos'è il berlusconismo. La democrazia deformata e il caso italiano
di Rino Genovese
editore: Manifestolibri
pagine: 146
Questo piccolo libro cerca di prendere le misure della catastrofe che si è abbattuta sulla già debole democrazia italiana con l'avvento del berlusconismo. E ritiene di rintracciarne le cause, vicine e lontane, nel lungo lavoro di scavo della vecchia talpa della rivoluzione passiva che ha condotto, infine, a un immobilismo agitato, distruttivo dell'idea stessa di politica. L'autore però non si limita a una riflessione storica, e fa del caso italiano il banco di prova di una teoria critica dell'ibridazione dei tempi storici e delle culture differenti, come pure del populismo in generale. La diagnosi è severa. Il berlusconismo non finisce, non può finire, perché è un congegno che non si riduce al personaggio da cui prende il nome. Nella sua alleanza con la Lega, soprattutto, esso esprime un groviglio di interessi e illusioni che sono l'indice del sostanziale fallimento dello Stato nazionale italiano. Solo la ricostruzione di lunga lena dì una sinistra polìtica, insieme con la ripresa "dei movimenti sociali, potrebbe un giorno spezzare il groviglio.
Alle radici del malpaese. Una storia di potere nell'Italia di fine '800
di Ferdinando Cordova
editore: Manifestolibri
pagine: 190
Nell'Italia di fine Ottocento e delle prime lotte sociali, erano già presenti quell'arroganza del potere e quelle trame occulte che avrebbero segnato i passaggi più aspri della nostra storia. Lo Stato di allora inventò un complotto per sbarazzarsi dei "sovversivi" attraverso l'uso distorto delle forze dell'ordine e le pressioni sulla magistratura, fino a proclamare l'estraneità del potere politico alle regole giuridiche. L'autore racconta, facendola rivivere come fosse un romanzo, una vicenda del 1897: la morte in carcere del militante socialista Romeo Frezzi, "suicidato" dalla polizia. Per la prima volta venivano svelati all'opinione pubblica, dai giornali democratici di allora, i comportamenti corrotti delle autorità. Una storia che presenta imbarazzanti affinità con alcuni fatti della nostra cronaca politica attuale.