Manifestolibri: La società narrata
Alzheimer. La vita di un medico, la carriera di una malattia
editore: Manifestolibri
pagine: 286
Il morbo che porta il nome di Alois Alzheimer, e che colpisce nel mondo molti milioni di persone, è ormai divenuto familiare, oltre che alla comunità scientifica, al grande pubblico. Ma chi era il medico che lo scoprì e per primo lo descrisse? Quali tracce aveva seguito e quali furono le reazioni che le sue ricerche suscitarono nel mondo scientifico dell'epoca? Questo libro ricostruisce in una piana forma narrativa, ma con rigorosa precisione scientifica, la scoperta dello scienziato franco-fortese e nello stesso tempo offre uno spaccato della vita intellettuale e scientifica del tempo. Il personaggio di Alzheimer viene raccontato anche negli aspetti singolari e anticonformisti della sua personalità: quella di un medico che si batteva per l'umanizzazio-ne degli ospedali psichiatrici e non temeva il conservatorismo del mondo accademico. Uno studioso che, dopo la catastrofe del 1914, si dedicò anche a indagare gli effetti devastanti della guerra sulla psiche.
Ragazzi ubriachi
di Flavio Pagano
editore: Manifestolibri
pagine: 158
La storia vera di un gruppo di adolescenti che imbocca il tunnel dell'alcolismo, raccontata a due voci, in un bruciante confronto generazionale tra genitori e figli. Il punto di vista di uno dei ragazzi - cresciuto in una famiglia inesorabilmente dissoltasi intorno a lui - e quello di suo padre, si alternano di capitolo in capitolo. Ma il loro reciproco tentativo di ritrovarsi deve fare i conti con una quotidianità ormai corrosa da una sorta d'inarrestabile follia e con un tragico destino che, nell'inconsapevolezza generale, ha già messo radici nella loro vita. In Europa il cinquanta per cento delle morti di giovani tra i 15 e i 29 anni è riconducibile, direttamente o indirettamente, all'abuso di alcool; un fenomeno in crescita prepotente anche in Italia. I "ragazzi ubriachi" sono intorno a noi, nelle nostre case, eppure non ce ne accorgiamo. Bevono per motivi che sembrano futili. Per distrarsi, per trovare il coraggio di compiere un gesto spericolato o semplicemente per avvicinare una ragazza. Bevono per dimenticare una vita che non hanno ancora vissuto, soli, in una società sempre più distratta e inospitale.
La solitudine dei numeri uno
di Giampaolo Santoro
editore: Manifestolibri
pagine: 175
"La solitudine dei numeri uno" racconta le storie dei più grandi portieri del calcio, gli interpreti di quello che è il ruolo più folle, più romantico e letterario di questo sport. I leggendari "numeri 1 " del campionato italiano e delle squadre che hanno vinto il mondiale (compreso l'ultimo) attraverso la narrazione appassionante degli episodi più spettacolari e decisivi che hanno fatto la storia del calcio. Dal mitico Gordon Banks a Gianluigi Buffon, da Dino Zoff a Groobelar, da Julio Cesar a Casillas, Albertosi, Zenga, Peruzzi e molti altri. Uomini soli, che guardano i compagni di spalle, osservando la partita finché non arrivano i pochi secondi in cui tocca a loro: attimi decisivi, perché all'errore del portiere non c'è rimedio. Questo libro svela i retroscena della vita (sportiva e non) di personaggi che spesso sono stati bizzari e imprevedibili; e soprattutto vi fa rivivere le loro uscite spericolate sulle gambe degli attaccanti, i voli verso l'incrocio dei pali, il gioco di nervi e di sguardi, tutta la tensione che precede un rigore.
Come ci si sposa e come si muore
di Émile Zola
editore: Manifestolibri
pagine: 93
Nelle due parti che compongono questo volume, il maestro del romanzo naturalista francese ci dà uno spaccato della vita parigina, delle sue convenzioni e delle sue divisioni sociali, osservandola attraverso due passaggi decisivi dell'esperienza umana, il matrimonio e la morte. Zola ci racconta, con la sua maestria e con il suo sguardo disincantato e critico, come si combinano e si organizzano i matrimoni nella buona borghesia parigina: le feste, la dote, le discussioni patrimoniali, l'unico grande assente: l'amore. E mette a riscontro il modo in cui, nelle diverse classi sociali, si vivono e si celebrano le nozze e i funerali. Da questo punto di osservazione privilegiato emergono tutte le straordinarie doti di Zola come narratore e come "sociologo".
La resistenza impura
di Luca Canali
editore: Manifestolibri
pagine: 127
Racconti, esperienze di vita e riflessioni di uno tra i più eterodossi e impegnati tra gli intellettuali italiani, che si misura in queste pagine degli anni Sessanta con le ambiguità e le contraddizioni della storia d'Italia dal fascismo al dopoguerra. Attraverso la sua esperienza personale, l'impegno politico e di studioso, Canali si confronta con grandi temi quali la connessione tra politica e cultura, la crisi dell'impegno, i rapporti tra singolo e collettività, senza nulla concedere alla retorica pacificante e alle visioni conciliatorie della storia italiana. Sia nei racconti che nelle riflessioni la sua è sempre una coraggiosa operazione di verità, una battaglia contro la dignità umana offesa, un esercizio rigoroso della ragione critica. Il volume è presentato da uno scritto di Eugenio Montale.
I terremotati
di Giovanni Iozzoli
editore: Manifestolibri
pagine: 158
Il terremoto in Irpinia del 1980 è stato una delle più grandi tragedie del dopoguerra italiano. "C'è sempre un prima e un dopo a spaccarci la vita", scrive l'autore, accingendosi a raccontare, attraverso le vicende dei sopravvissuti, un pezzo di storia dell'Italia del Sud. Cosa accade e come si vive dopo un sisma e durante una lunga ricostruzione che ridisegna territori e vite, sconvolge abitudini e consolidate certezze? Tra gli uomini di don Raffaele Cutolo e socialisti rampanti, tra preti tormentati e utopisti di provincia, tra migranti tornati al paese che non c'è più e ribelli bruciati dall'esperienza degli anni Settanta. Nell'assenza delle istituzioni e nella spietatezza degli affari. Con grande acume e umanità, l'autore ci racconta, attraverso le vicende di personaggi sorprendenti, la fatica di vivere e la voglia di ricominciare.
La terra più amata. Voci della letteratura palestinese
editore: Manifestolibri
pagine: 215
Quella palestinese è una letteratura in lingua araba, ma che presenta caratteristiche e tradizioni proprie. Nelle pagine di questa letteratura sconosciuta al grande pubblico, il dramma storico di un popolo e la nostalgia della terra negata assumono, nelle trame dette storie di vita, e nella scansione dei versi, valenza universale. E il dramma collettivo dei palestinesi si fa emblematico detta condizione umana. Non solo, quindi, dei diseredati e dannati della terra, ma anche, di riflesso, della nostra. L'amore, l'esilio, la resistenza e la lotta all'oppressione, la persecuzione e la prigionia, il diritto alla vita senza rinunciare atta propria identità, le catene storiche e quelle interiori: sono tutti temi sofferti attraverso la memoria, restituiti e filtrati da una originale trasmissione nel testo letterario.
Scacco al maratoneta
di Flavio Pagano
editore: Manifestolibri
pagine: 151
Doping, sudore e sogni nella leggendaria avventura di Dorando Pietri, il maratoneta che nelle olimpiadi del 1908 si vide strappata sul traguardo la vittoria che il mondo intero gli aveva già riconosciuto. Cosa può accadere se un piccolo pasticciere veloce come il vento, l'inventore di Sherlock Holmes e un indiano della tribù Onondaga si incontrano sul percorso di una maratona olimpica? Di tutto. Questo racconto ricostruisce metro per metro, goccia di sudore per goccia di sudore una sfida dove, nella più entusiasmante disciplina olimpica, campioni leggendari si affrontano in una lotta silenziosa, solitaria e spietata come una partita a scacchi. Perché la maratona è una gara infinita con se stessi prima che con gli avversari, dove ognuno deve saper costruire la propria strada, che sarà imprevedibile come il cammino stesso della vita.
Bonaparte in Egitto. Due cronache tra illuminismo e Islam
editore: Manifestolibri
pagine: 255
Lo scontro di civiltà fu anche un incontro: la Francia della Rivoluzione sbarcava tra i musulmani con le sue armi, ma anche con una proposta di modernità. Trovò nemici ma anche interlocutori curiosi. Un arabo e un francese dell'epoca raccontano quello scontro-incontro dai loro rispettivi punti di vista. Queste due cronache straordinarie, capaci di scardinare semplificazioni e pregiudizi, ci restituiscono un'archeologia dell'esportazione della libertà che, più di due secoli fa, già ci mostra le ambizioni, i limiti e gli inganni della pretesa di superiorità dell'occidente. Ma anche l'idea affascinante di un mondo nuovo e un'appassionante avventura che avrebbe rimesso in moto la storia di una intera, cruciale regione del pianeta. Il volume è stato stampato nel 2001.
Mosè a Timbuctù
di Eric Salerno
editore: Manifestolibri
pagine: 158
Nel cuore del Sahara più profondo, terra di "uomini blu"- i tuareg ancora in lotta con i popoli vicini e soprattutto con i governi degli stati a cui "appartengono", per preservare la loro complessa identità - l'incontro casuale tra un migrante africano e un viaggiatore europeo, raccontato dai due protagonisti, porta alla scoperta di un misterioso mondo ebraico, radicato nella storia del conti nente nero, e dei suoi legami con l'antico Medio Oriente e l'Europa.
La finestra sul porcile
di Flavio Pagano
editore: Manifestolibri
pagine: 159
Questo libro è il racconto ironico, grottesco e pieno di suspense di una giornata televisiva dove, oltre ai personaggi immaginari che animano la vicenda, è di scena l'intera tv italiana, con i suoi più noti protagonisti. Un sorprendente blob in forma narrativa. Mentre la sua misteriosa vicenda si dipana come un giallo, il protagonista vede ininterrottamente la tv per 24 ore. E allora, ben più che in uno sfondo, le star televisive, così come i protagonisti spesso improbabili e bizzarri delle emittenti locali, diventano il filo conduttore di una storia parallela. Da Costanzo alla De Filippi, con le loro effimere figliolanze televisive, da Magalli a Bruno Vespa con la sua corte, dai politici all'ultima velina, da "Uomini e Donne" al "Grande Fratello", nulla sfugge all'occhio impietoso del telespettatore-protagonista, che con ironia e senza la minima censura "spara" sui programmi dell'intero palinsesto e sui loro protagonisti, passando dai format del mattino, ai notiziari, ai tg, ai grandi show, alle televendite e persino agli spot delle pornolinee telefoniche. Come un don Chisciotte in poltrona, muove la sua guerra a conduttori, ospiti, attori, giornalisti, vallette; e scaglia un'invettiva irridente contro il tele-cinismo e la tele-stupidità.