Mondadori: Oscar scrittori moderni
Il nobil uomo Batosti e altri racconti
editore: Mondadori
Piero Chiara è stato un narratore inesauribile di storie, nei romanzi come nella misura più breve del racconto
Dunque morranno. I gialli di Milano
editore: Mondadori
pagine: 161
Un taxista, un rappresentante di commercio, un fotografo e un disoccupato
La fine di Casanova. I gialli di Milano
editore: Mondadori
pagine: 283
Non faceva torto a nessuna, Valerio Biraghi, mobiliere e seduttore impenitente, e concedeva i suoi favori alle cinque amanti c
L'uomo in coda
di Tey Josephine
editore: Mondadori
pagine: 226
Fuori dal Woffington Theatre a Londra una lunga coda di persone aspetta di assistere all'ultima rappresentazione di un musical
Autobiografia di un baro
di Luca Canali
editore: Mondadori
pagine: 184
Una vita trascorsa giocando, con se stessi e con gli altri, spesso in buona fede ma senza rinunciare, talvolta, a segnare le carte. Giunge però inesorabile il finale di partita. In quel frangente anche il giocatore più incallito e avvezzo al raggiro deve scoprire le carte, quelle vere. Ed è allora che ci si accorge che barare è stata la trama dell'intero vissuto. Pubblicate per la prima volta nel 1984, e qui presentate in una nuova edizione rivista dall'autore, le 'cronache' di "Autobiografia di un baro" svelano un volto ai più sconosciuto di Canali, noto soprattutto come latinista ma che in queste pagine da romanziere di razza, grazie a una scrittura scabra e di tenace intensità espressiva, riesce a mettere a nudo il cuore di uno psiconevrotico io narrante che rivela debolezze e furberie proprie e di un'intera generazione sconfitta, rinunciando ai soliti aggiustamenti con se stessi e con la storia.
Roger Fry
di Woolf Virginia
editore: Mondadori
Roger Fry è stato pittore, storico dell'arte, curatore dei dipinti del Metropolitan Museum di New York
Le storie dipinte
di Buzzati Dino
editore: Mondadori
pagine: 146
Il fatto è questo: io mi trovo vittima di un crudele equivoco
Tutti i racconti
di Mansfield Katherine
editore: Mondadori
In un'atmosfera eterea si muovono i personaggi dei racconti di questa autrice: storie che affrontano temi ed elementi tipici d
Giornale di adolescenza
di Enzo Striano
editore: Mondadori
pagine: 393
Il "giornale" comincia nel 1936, con l'ingresso del piccolo Mario Morrone al ginnasio, e, con una scansione in capitoli che raccontano un anno dopo l'altro, arriva fino al 1940. Sono anni cruciali per l'Italia e per Mario, che vive la sua adolescenza sullo sfondo di un fascismo che passa dalla grottesca simulazione della guerra all'improvvisa realtà dello scontro. In un condominio della piccola borghesia napoletana degli anni Trenta, tra vicine di casa pettegole, serve procaci, vecchi professori, signore inquiete e bellimbusti, Striano ritrae un'umanità vivacissima in tutti i suo riti e in ogni dettaglio.
La tela del ragno. Tre delitti a teatro
editore: Mondadori
pagine: 368
Quando, nel 1928, Agatha Christie assistette alla prima rappresentazione di un testo teatrale tratto da un suo romanzo, "L'assassinio di Roger Ackroyd", non apprezzò né il testo né l'interpretazione. Decise quindi di scrivere lei stessa una pièce con Hercule Poirot come protagonista. Il risultato fu "Caffè nero" (1930), nel quale il celebre investigatore belga è alle prese con un tentativo di rubare una formula segreta trasformatosi in omicidio. In seguito la scrittrice tornò a scrivere per il teatro, a volte adattando trame di propri romanzi, altre volte componendo testi originali: come "La tela del ragno" (1954), pensato per la brillante diva cinematografica Margaret Lockwood, con una divertente rivisitazione del vecchio cliché del passaggio segreto; o ancora come "L'ospite inatteso" (1958), considerato una delle sue opere più riuscite grazie al dialogo teso ed efficace e all'intrigo lineare. Con operazione inversa rispetto a quanto era solita fare la Christie stessa, dai tre testi teatrali il critico letterario Charles Osborne profondo conoscitore dell'opera della Christie oltre che interprete di "Caffè nero" in giovane età - ha tratto questi tre romanzi nei quali brilla tutta l'inventività narrativa e verbale della grande giallista.
Vai troppo spesso a Heidelberg
di Böll Heinrich
editore: Mondadori
pagine: 100
Un giovane dalla vita semplice e lineare, se non per una minuscola, apparentemente trascurabile imperfezione ("Sì, lo so, vado
La febbre dell'ottone
di Ellery Queen
editore: Mondadori
pagine: 194
Nonostante l'età avanzata, l'ex ispettore Richard Queen ha deciso di sposare la sua Jessie, infermiera in pensione. E la vita coniugale si dimostra subito movimentata. Al ritorno dalla luna di miele, infatti, i coniugi Queen trovano uno strano invito, accompagnato da mezza banconota da mille dollari: se si recheranno alla Casa dell'Ottone, dimora della ricchissima famiglia Brass, riceveranno l'altra metà, e in più potranno vivere quella che viene garantita come "un'inusitata esperienza". Giunti al palazzo gli sposi scoprono che la posta in gioco è ancora più alta e che alla partita parteciperanno altri cinque ospiti, tutti in lizza per essere nominati eredi del facoltoso Hendrik Brass, già proprietario di una delle più rinomate gioiellerie di Manhattan. L'atmosfera è inquietante: la dimora è un grottesco ammasso di cianfrusaglie placcate in ottone, gli invitati sono accolti da un domestico che ricorda il mostro di Frankenstein e il padrone di casa, un vecchio cieco dai modi autoritari, ha in mente un piano preciso quanto oscuro. Richard capisce subito che c'è qualcosa che non va, ma solo l'arrivo del figlio Ellery risolverà il mistero...