Perrone: Racconti d'autore
Nessun giorno ritorna
di Lia Levi
editore: Perrone
Una scrittrice italiana racconta i luoghi della sua vita
Difficoltà per le ragazze
di Rossana Campo
editore: Perrone
pagine: 112
Difficoltà per le ragazze, per quelle che ancora non conoscono l'amore e rimangono attaccate a una promessa estiva con un gelato in mano, al caldo di una panchina. Per una madre stravagante che pensa solo alla tintarella, o a chissà cosa, e per la sua bimba "conciata come una cretina" con il "costume rosa con i volant in giro per le ascelle e per la pancia", che non è mica un costume da donna, per lei che invece vuole sembrare già grande. Difficoltà per la Betti, che deve comprare il primo reggiseno, si vergogna e non sa neanche quale sia la sua taglia; e per la Sandra che vuole sapere come ci si sente se si aspetta un bambino, e spera di aspettarlo questo bambino per non perdere un uomo. E per altre donne, per altre ragazze, che conoscono tardi il proprio padre al tavolino di un bar o che aspettano in un motel, con un body nero di lattice addosso, un uomo conosciuto in chat.
Rosso
di Cinzia Tani
editore: Perrone
La vita che si ferma su un paio di scarpe rosse, che si appanna e si contorce su una bicicletta da bambina, la vita che ritorn
È di moda la morte
di Raul Montanari
editore: Perrone
pagine: 100
Stilisti e consulenti d'immagine, pubblicitari e pierre, veline e autori televisivi: dove si rintanano, quando tutti i flash sono spenti? Quali sono i loro sogni segreti? Che forma hanno le ombre che si portano dietro? Protagonista di questi racconti è l'umanità che abita lo spazio della moda: universo che scintilla, segna il tempo, gli dà il verso e immola corpi al desiderio comune. Sesso e cervello, dietro le quinte di una sfilata, fanno cortocircuito. Sullo scintillio che ne deriva si ferma lo sguardo di Raul Montanari. Che scruta e registra: vite davanti a un crepaccio, amicizie in maschera pronte a sbriciolarsi, ferite cui ci si affeziona. Milano, più che sullo sfondo, sta in rilievo: "nottaiola" e "fintocordiale", stringe come un recinto persone e personaggi; si mostra talvolta stanca e sfatta: come dopo una sfilata. C'è allora chi ne fugge via: per esempio Nadia, quando ritrova i suoi incubi di bambina. O c'è chi la attraversa inquieto: come le modelle che hanno addosso odore di stanchezza; come il tassista che le accompagna verso destini oscuri. Ma niente è come all'apparenza sembra: in questi racconti a orologeria, le vicende si complicano improvvisamente, prendono direzioni pericolose. Un grido strozzato o l'eco di uno sparo stridono come l'unghia che tira via una patina d'oro. La Moda e la Morte - lo dice un antico dialogo leopardiano - hanno parecchio da dirsi. E in queste pagine, quasi appunti per una futura operetta morale, sembrano avere ripreso il discorso.
Sulla mafia
di Dacia Maraini
editore: Perrone
pagine: 96
Una madre e suo figlio. Lui, pentito di mafia, è stato ucciso per vendetta. Lei gli porta fiori e un paio di scarpe. "Sono venuta per maledirti", dice. Eppure non riesce a negargli un gesto ultimo di pietà umana. Dacia Maraini prende le mosse da questa storia immaginaria, ispirata a fatti veri e narrata in forma di monologo, per affrontare il tema della mafia. Mette in gioco la sua esperienza personale, la sua memoria: una Palermo lontana dove si sentiva dire "la mafia non esiste", i volti degli uomini che l'hanno combattuta; storie grandi e piccole di questi nostri anni - la morte di Falcone e Borsellino, quella di Rita Atria, "siciliana ribelle"; i silenzi colpevoli della società civile, il legame della criminalità con la politica, il grido dei ragazzi di Locri, il dolore di Napoli.
Dietro l'arazzo. Conversazione sulla scrittura
di Antonio Tabucchi
editore: Perrone
pagine: 80
Antonio Tabucchi è stato uno di quegli autori che, oltre a scrivere grandi romanzi e racconti, hanno saputo raccontare la scrittura. Il mistero "Dietro l'arazzo": l'officina fatta di ispirazione e di tecnica, di slanci e di ripensamenti, di intuizioni e di errori in cui si produce un'opera d'arte. In questo piccolo e prezioso libro in forma di dialogo, Tabucchi esplora con precisione, sospeso fra ironia e malinconia, il terreno su cui nascono le parole e diventano poesia, racconto, romanzo. Quanto è legato ciò che scriviamo a ciò che siamo? La vita e la letteratura sono sullo stesso piano? E che cosa significa "raccontare la vita"? Le risposte - come sempre in Tabucchi - si affollano di ulteriori domande. Lo scrittore interroga sé stesso e chiede lumi agli autori e alle opere amate: da Pessoa a Rilke a Conrad, dai miti classici al cinema di Fellini e di Kubrick; chiama in causa la filosofia e la psicanalisi, la biologia e l'economia. Tutto alla ricerca del senso più profondo del fare letteratura, che è anche quello più nascosto: "Quello che mi interessava - dice Tabucchi - non era guardare le figure dell'arazzo, ma tutti i nodi e i fili che stanno dietro al tappeto". Arrivare, insomma, a vedere e capire il "rovescio".
Rosso
di Cinzia Tani
editore: Perrone
La vita che si ferma su un paio di scarpe rosse, che si appanna e si contorce su una bicicletta da bambina, la vita che ritorn