Da qualche tempo, in Gran Bretagna, si parla di folk horror per indicare quel miscuglio di isolamento rurale, paganesimo e paure ctonie che sembra animare come un filo segreto la cultura degli anni Settanta, tesa fra occultismo, psichedelia e incubi rurali. Al tempo stesso, sulla scia di pensatori come Jacques Derrida e Mark Fisher, folk horror ha preso a indicare qualcos'altro: non solo certe atmosfere del passato più prossimo, ma anche e soprattutto i rapporti che noi contemporanei intratteniamo con quelle atmosfere, cercando in esse un antidoto al vuoto di senso che sembra caratterizzare il presente. Almanacco dell'orrore popolare non è solo un viaggio alla scoperta del folk horror della provincia italiana. È, anzitutto, un'indagine sulle tensioni più segrete che animano la cultura della penisola: l'onnipresenza del passato e la compresenza di antico e moderno, la permeabilità tra mondo subalterno e cultura alta e lo slittare continuo tra centro e margine - sia esso geografico, sociale o culturale - che dà alla cultura italiana un'impronta perennemente decentrata, diasporica, soggetta a ibridazioni. Almanacco dell'orrore popolare raccoglie saggi, racconti e testimonianze senza inseguire una (impossibile) completezza. Ne risulta un singolare missaggio, nel quale pop e folk, invenzione e tradizione si confondono: delineando così l'ombra di una Repubblica Invisibile della quale facciamo tutti, inconsapevolmente, parte.
Almanacco dell'orrore popolare. Folk horror e immaginario italiano
titolo | Almanacco dell'orrore popolare. Folk horror e immaginario italiano |
Curatori | F. Camilletti, F. Foni |
Argomento | Scienze Umane Antropologia |
Collana | Odoya Library Orienteering |
Editore | Odoya |
Formato |
Libro
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Pagine | 352 |
Pubblicazione | 2021 |
ISBN | 9788862886789 |