Vittima per tre secoli di una svalutazione critica che ha allargato l'ombra in cui già lo aveva posto la condanna all'Indice del poema maggiore, Giovan Battista Marino (1569-1625) è un autore ancora in parte misconosciuto. Nel volume di Emilie Russo egli viene promosso a vero classico della letteratura italiana, in uno studio attento all'esame della vicenda biografica, spesso burrascosa, e al progressivo sviluppo delle opere, alla luce di ricerche documentarie su materiali inediti. Ne risulta un'immagine di poeta sensibile alla novità della poesia contemporanea, ma anche capace di assimilare e riscrivere un repertorio di fonti classiche riposte, in una sintesi originalissima. Muovendo dagli ultimi approdi della poesia del Tasso, il napoletano compì un esordio d'eccezione nelle Rime del 1602, e fu poi protagonista di un articolato attraversamento del generi: liriche, prose sacre, poesie encomiastiche, panegirici ed epitalami, lettere (familiari, burlesche e amorose), idilli e un impegno epico continuamente rimandato.
Marino

Titolo | Marino |
Autore | Emilio Russo |
Argomenti |
Letteratura e Arte Critica letteraria e Linguistica Adozioni Lettere e Filosofia |
Collana | Sestante, 16 |
Editore | Salerno Editrice |
Formato |
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Pagine | 392 |
Pubblicazione | 2008 |
ISBN | 9788884026309 |
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