A ottant'anni dalla scomparsa di uno dei più contrastati, discussi ma anche amati scrittori della letteratura italiana del '900, non ci si poteva sottrarre ad una giusta e necessaria celebrazione commemorativa nel modo più congeniale che una casa editrice possa realizzare: dedicandogli, cioè, una nuova collana di studi. Gabriele d'Annunzio (nato a Pescara nel 1863 e morto a Gardone Riviera nel 1938) è uno scrittore indubbiamente controverso: lo si può amare almeno tanto quanto lo si possa incomprensibilmente odiare, ma il fatto è che è stato e resta, una icona imprescindibile della scrittura letteraria del secolo passato. Oltre a intellettuali, critici, studiosi, anche autorevoli e insospettabili scrittori hanno ammesso l'imprescindibilità dell'esperienza letteraria di d'Annunzio per tutto il '900 delle arti: primo fra tutti, Eugenio Montale, antidannunziano per condizione poietica, avvertì che non ci si può definire scrittori nel Novecento se non si è "attraversato" d'Annunzio. In questa collana, che nasce per celebrare gli ottant'anni dalla scomparsa di Gabriele d'Annunzio dalle scene letterarie del nostro Paese, intendiamo quindi accogliere i risultati delle ricerche più avanzate e più innovative, audaci e spregiudicate che gli studiosi dannunzisti intendano proporre. Non è un caso, in tal senso, che il primo volume sia una quasi ignota - e, anch'essa, controversa - autobiografia antologica, che prima di essere una storia di vita è una storia d'arte e di scrittura elaborata da chi, vita e scrittura, non ha mai voluto distinguere.
Il fastello della mirra. Autobiografia

Titolo | Il fastello della mirra. Autobiografia |
Autore | Gabriele D'Annunzio |
Curatore | A. P. Cappello |
Argomento | Letteratura e Arte Critica letteraria e Linguistica |
Collana | Bibliotheka dannunziana |
Editore | Bibliotheka Edizioni |
Formato |
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Pagine | 446 |
Pubblicazione | 2018 |
ISBN | 9788869344312 |
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