Viviamo oggi in quella che George Steiner chiama «l'era dell'epilogo»: l'arte non ha più un senso, e a contare non sono le intenzioni del creatore ma solo le infinite - e apparentemente tutte valide - interpretazioni possibili di un'opera. Eppure l'autore afferma con orgoglio che esiste un accordo, una corrispondenza tra la parola e il mondo, tra le strutture del linguaggio umano e l'esperienza estetica, e che ogni comprensione coerente di cosa sia e di come funzioni la lingua è garantita, in ultima analisi, dalla presenza di Dio. Alimentando i suoi esempi con riflessioni tratte dalla letteratura, dalla musica e dalla pittura, il critico ci invita così a scommettere di nuovo sul significato, persino sullo scandalo, della trascendenza, perché solo recuperando questa dimensione superiore saremo nuovamente in grado di godere e di cogliere fino in fondo la necessità dell'arte.
Vere presenze

titolo | Vere presenze |
Autore | George Steiner |
Traduttore | C. Béguin |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Filosofia |
Collana | Gli elefanti. Saggi |
Editore | Garzanti |
Formato |
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Pagine | 224 |
Pubblicazione | 2019 |
ISBN | 9788811608646 |