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Popolari addio? Il futuro dopo l'abolizione del voto capitario

Popolari addio? Il futuro dopo l'abolizione del voto capitario
Titolo Popolari addio? Il futuro dopo l'abolizione del voto capitario
Autori ,
Argomento Diritto, Economia e Politica Politica e attualità
Collana Sì sì no no
Editore Guerini e associati
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 131
Pubblicazione 2015
ISBN 9788862505826
Carte Cultura Carta del docente Acquistabile con Carte cultura o Carta del docente
 
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Un colpo al cuore? Ma perché mai? Il decreto Renzi di riforma delle grandi banche popolari accende il dibattito fra sostenitori e critici, qui rappresentati da Franco Debenedetti e Gianfranco Fabi. Il confronto fra loro è introdotto da Giulio Sapelli, per il quale il problema non è contrastare l'innovazione ma salvaguardare il rapporto fra banca e territorio, e da Lodovico Festa, il quale ritiene che bisognerebbe evitare l'ennesimo intervento sulle banche senza visione sistemica. Il modello cooperativo "una testa un voto", argomenta Debenedetti anche in base a personali esperienze, dà luogo a opacità e disfunzionalità gestionali. Smarrito l'originario spirito mutualistico, l'adozione del modello "un'azione un voto" da tempo sarebbe stata vantaggiosa; ora, con l'unione bancaria, diventa non procrastinabile. Fabi, invece, vede la riforma come un giallo: "C'è la vittima: le grandi banche popolari. C'è il colpevole: il Governo. C'è l'arma del delitto: il decreto legge del 20 gennaio. Ci sono i complici: il Parlamento. C'è il mandante: la Banca d'Italia e, in secondo piano, la Banca centrale europea".
 

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