I pilastri cui si riferiscono questi testi non sono elementi architettonici concreti, come succede spesso nelle religioni popolari in Europa o con lo stupa nel Buddhismo. Il termine pilastro" ricorre in altri contesti nel Giudaismo, come il "pilastro della preghiera". Nell'ambito delle nostre discussioni, comunque, il pilastro è interpretato in due modi. Esso viene proiettato nei reami trascendenti, come il paradiso, e percepito in certe forme di esperienza omiletica immaginaria, oppure viene identificato con il giusto, con il corpo della persona che esegue i riti o le tecniche che la trasformano in una figura pontificale. Immaginari o concreti che fossero, questi pilastri hanno ispirato le vite, i sogni e le aspirazioni di molti Ebrei, e un senso di trascendenza personale, di toccare mondi più alti, ha dato forma alle loro esperienze e al loro adempimento di atti religiosi." (Dalle "Osservazioni finali")
Cammini verso l'alto nella mistica ebraica

Titolo | Cammini verso l'alto nella mistica ebraica |
Sottotitolo | Pilastri, linee, scale |
Autore | Idel Moshe |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Religione |
Collana | Di fronte e attraverso/Religioni |
Editore | Jaca Book |
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Pubblicazione | 2013 |
ISBN | 9788816411968 |
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