Un luogo incantato lungo la costa pacifica della Bassa California. Un leggendario baleniere assetato di ricchezze. Un giovane marinaio addetto all'avvistamento. Una ragazza indiana. E soprattutto le balene, quelle grigie che a centinaia si radunano nel loro posto segreto... A metà tra il Melville di "Moby Dick" e il Conrad di "Cuore di tenebra", Le Clézio racconta con una scrittura asciutta e suggestiva un momento cruciale della conquista del West, o meglio la fine della frontiera verso Ovest: la scoperta di un luogo geografico, una laguna nelle calde acque messicane, scelta dalle balene di mezzo pianeta per andare a partorire e a morire. Un luogo mitico di cui da una costa all'altra dell'America si favoleggia da tempo, ma che solo un incallito baleniere, non a caso di nome Melville Scammon, capitano del Léonore, riuscirà a scovare il 10 gennaio del 1856. Al capitano, ormai vecchio, e al suo mozzo, che torna dopo anni sul luogo del massacro, Le Clézio affida il racconto delle illusioni e dell'amaro sconcerto del dopo, di quando tutto è finito, compreso il baluginio delle immense ricchezze agognate: di balene non ce ne sono più, e insieme a loro sono spariti per sempre i bucanieri, le navi, i trafficanti, tutto tranne le carcasse dei cetacei che giganteggiano sulla spiaggia.
Il posto delle balene

Titolo | Il posto delle balene |
Autore | Jean-Marie Le Clézio |
Illustratore | E. Guazzelli |
Traduttore | M. Vidale |
Argomento | Letteratura e Arte Critica letteraria e Linguistica |
Collana | Wallpaper |
Editore | Donzelli |
Formato |
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Pagine | 59 |
Pubblicazione | 2010 |
ISBN | 9788860365385 |
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