"'Il pensiero del fuori' è il controcanto di "Le parole e le cose". Se nel secondo di questi libri, infatti, Foucault analizzava, in modo mirabile, le strutture che permisero l'instaurarsi di un mondo tendente a definire, catalogare, ordinare, stabilire limiti, confini, mappature, nella più snella, ma non meno pregnante, riflessione/confronto con la scrittura di Maurice Blanchot, egli cerca di cogliere come le pratiche del discorso siano mutate e come le parole e le cose abbiano assunto un nuovo senso. Ciò che è mutato è il rapporto alla libertà. Si tratta dunque di scrivere la libertà, di far sì che nella scrittura sia la libertà stessa a scrivere o, detto in altri termini, che la scrittura sia un atto di libertà e di liberazione. E Foucault, parlando dell'esperienza del fuori, indica esattamente una possibilità di svolta per il soggetto e per la sua liberazione." (dallo scritto di Federico Ferrari)
Il pensiero del fuori

Titolo | Il pensiero del fuori |
Autore | Michel Foucault |
Traduttore | V. Del Ninno |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Filosofia |
Collana | Piccola enciclopedia |
Editore | Se |
Formato |
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Pagine | 72 |
Pubblicazione | 2008 |
ISBN | 9788877107404 |
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