Un giovane si specchia nell'acqua e si innamora della sua immagine: è Narciso, che respinge la ninfa Eco per amore di se stesso. Due giovinetti, ostacolati nella loro reciproca attrazione, si incontrano di nascosto e cadono vittime di un errore fatale ad entrambi: sono Piramo e Tisbe, il Romeo e la Giulietta di tempi remoti. Una ninfa, accesa da folle passione per il figlio di Venere e Mercurio, respinta da lui gli si avvinghia disperata fino a formare un unico, ibrido corpo: così nasce Ermafrodito. Storie d'amore, tenere, tragiche, trasgressive, selvagge, che Ovidio recupera dalle antiche fonti; idilli giovanili, felici unioni coniugali accanto a passioni non corrisposte e a impulsi deviati, sorelle che amano fratelli, figlie che concupiscono i padri. Su tutte egli imprime il sigillo inconfondibile che dà il titolo al maggiore dei suoi poemi: metamorfosi. E la trasformazione si abbatte sugli esseri mutati in fiori, alberi, uccelli, ma anche belve, mostri, statue, ora con il peso di una grave e dolorosa condanna, ora con la leggerezza di un'estrema, sia pure illusoria, consolazione.
Storie d'amore (dalle Metamorfosi). Testo latino a fronte

titolo | Storie d'amore (dalle Metamorfosi). Testo latino a fronte |
Autore | P. Nasone Ovidio |
Curatore | E. Pianezzola |
Traduttore | C. Pianezzola |
Argomento | Letteratura e Arte Classici |
Collana | Letteratura universale. Il convivio |
Editore | Marsilio |
Formato |
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Pagine | 347 |
Pubblicazione | 2007 |
ISBN | 9788831791304 |