New York, 1960. John Wilder è un insoddisfatto venditore di spazi pubblicitari con un sogno nel cassetto: diventare un produttore cinematografico di successo. Sposato con Janice e padre del piccolo Tommy, desidera anche una vita affettiva più dinamica rispetto a quella che gli offre la sua pragmatica moglie. Un giorno, dopo aver lasciato impulsivamente il lavoro e aver preso una sbronza colossale, si ritrova ospite di un reparto psichiatrico: qui incontra persone tormentate e isolate che, come lui, non sono più in grado di esistere così come la società prescrive. Tra riunioni degli Alcolisti Anonimi, una relazione extraconiugale e la ricerca di finanziatori disposti a coprodurre un film sulla sua esperienza in ospedale, John conoscerà soltanto il fallimento delle proprie ambizioni e una lenta, ineluttabile discesa nella follia. In questo romanzo Richard Yates torna a dissezionare l'apparente normalità della middle class americana sullo sfondo dell'ottimismo e della prospettiva dell'era Kennedy, con lo sguardo penetrante e implacabile che già permeava «Revolutionary Road», ma con toni se possibile ancora più drammatici. Prefazione di A.M. Homes.
Disturbo della quiete pubblica

Titolo | Disturbo della quiete pubblica |
Autore | Richard Yates |
Traduttore | M. Miotti |
Argomento | Narrativa Narrativa contemporanea |
Collana | Minimum classics, 8 |
Editore | Minimum Fax |
Formato |
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Pagine | 320 |
Pubblicazione | 2022 |
Numero edizione | 2 |
ISBN | 9788833894140 |
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