Adelphi: Biblioteca minima
Vite congetturali
di Jaeggy Fleur
editore: Adelphi
pagine: 52
Le esistenze di De Quincey, Keats e Schwob raccontate come tre minuscoli romanzi
L'imbarazzo della scelta
di Bennett Alan
editore: Adelphi
pagine: 69
Chi ha visto i quadri della National Gallery con gli occhi di Alan Bennett sarà felice di ritrovare in queste pagine il cicero
Coppi e Bartali
di Curzio Malaparte
editore: Adelphi
pagine: 56
La nobile lotta tra due campioni e tra due volti immutabili del nostro paese. Con una nota di Giovanni Mura.
Paraìnas
Detti e parole di Barbagia
di Niffoi Salvatore
editore: Adelphi
pagine: 82
Il mondo eccessivo, feroce e comico dei modi di dire barbaricini
Possibilità economiche per i nostri nipoti seguito da Possibilità economiche per i nostri nipoti?
editore: Adelphi
pagine: 52
Negli anni della Grande Crisi, John Maynard Keynes si spinge a immaginare, per il denaro e il capitalismo, un futuro molto diverso da quello che tutti prevedono. In quel futuro - che è oggi - e nel pieno di un'altra crisi, Guido Rossi dimostra che le congetture di Keynes erano meno ardite di quanto siano sempre parse.
La vita bassa
di Arbasino Alberto
editore: Adelphi
pagine: 112
E se "la vita bassa", per i prossimi Lévi-Strauss, diventasse un Segno antropologico tribale ed elettorale non solo giovanile, in un Musée de l'Homme con foto di addomi e posteriori aborigeni di fronte e profilo? O non diventerà una Metafora, nella pubblicistica "easy" satura di cose che sono metafore di altre cose, dai nostri tempi alla condizione umana, al Paese, a tutto?
Gabbiani
di Petrarca Francesco
editore: Adelphi
pagine: 101
Nel suo laboratorio Petrarca celava epigrammi latini che, per il loro carattere spesso occasionale e leggero, non volle mai ra
La tirannia dei valori
di Carl Schmitt
editore: Adelphi
pagine: 107
L'espressione "punto di attacco" svela la potenziale aggressività immanente a ogni posizione di valori. Espressioni come "punto di osservazione" o "punto di vista" sono fuorvianti e danno l'impressione di un relativismo, relazionismo e prospettivismo apparentemente illimitati, e con ciò di altrettanta tolleranza, legata a una sostanziale, benevola neutralità. Ma non appena si è consapevoli del fallo che qui sono in gioco anche punti di attacco, le illusioni neutralisliche cadono. Con un saggio di Franco Volpi.
La lettera
di W. Somerset Maugham
editore: Adelphi
pagine: 70
Né il marito, membro influente della colonia britannica di Singapore, né tanto meno l'avvocato pensano che sarà difficile far assolvere la bella Leslie Crosbie dall'accusa di omicidio: lei si è solo difesa da un tentativo di stupro. Ma qualcosa non va, e qualcuno ha in mano una lettera che potrebbe esserle fatale. Da questo racconto di sottile crudeltà (che lo stesso Maugham adattò per il teatro) sono stati tratti ben cinque film, fra cui lo splendido "Ombre malesi", di William Wyler (con Bette Davis e Herbert Marshall), che nel 1941 ricevette sei candidature agli Oscar - fra le altre, quelle per il miglior film e la migliore attrice protagonista.
Nel paese dei ciechi
di Wells Herbert G.
editore: Adelphi
pagine: 60
Sperduto nelle Aride, Nunez viene accolto da una comunità i cui membri sono tutti ciechi
Una visita guidata
di Bennett Alan
editore: Adelphi
pagine: 43
Alan Bennett dove meno ci si aspetterebbe di trovarlo: fra le sale della National Gallery, a raccontare grandi quadri: lui un
Il mio editore
di Jean Echenoz
editore: Adelphi
pagine: 52
Come si diventa uno scrittore? Come si ottiene un riconoscimento duraturo? Talento e opere di qualità non bastano: occorre un "autore di autori", un editore vero. Come il leggendario Jéròme Lindon, cui si devono le fortune e il prestigio delle Editions de Minuit (basti pensare alla scoperta di Beckett). Della misteriosa reazione chimica che si produce fra uno scrittore e il suo editore, Jean Echenoz ci offre il resoconto appassionante ed esatto - un racconto che si deposita nella memoria come un'incantevole partitura musicale.