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Bompiani: PasSaggi

Come diventare vivi. Un vademecum per lettori selvaggi

di Giuseppe Montesano

editore: Bompiani

pagine: 192

"Non abbiamo tempo? E allora leggiamo in treno, in aereo, nella metro, a letto, sotto il tavolo, sotto il banco
10,00

Sette tesi sulla magia della radio

di Massimo Cirri

editore: Bompiani

pagine: 320

Una nave nuova di zecca, passeggeri pieni di speranze, il futuro all'orizzonte mentre la musica suona
13,00

La sindrome di Eustachio. Storia italiana delle scoperte dimenticate

di Massimo Sideri

editore: Bompiani

pagine: 176

L'innovazione è stata a lungo italiana e lo è ancora, ma schiacciati come siamo dalla propaganda da Silicon Valley che confond
11,00

L'antropologia di fronte ai problemi del mondo moderno

di Claude Lévi-Strauss

editore: Bompiani

pagine: 192

Nella primavera del 1986 Claude Lévi-Strauss tenne a Tokyo le tre conferenze riunite in questo volume
13,00

Asino caro o della denigrazione della fatica

di Roberto Finzi

editore: Bompiani

pagine: 272

Perché l'asino, tradizionale punto di forza delle economie povere, animale paziente e infaticabile, è associato nell'immaginar
13,00

Schottenfreude. Nuove parole tedesche per la condizione umana

di Ben Schott

editore: Bompiani

pagine: 96

Leggere parole tedesche, talvolta lunghe come treni, e trovare la cosa divertente. Sembrerebbe impossibile, eppure Ben Schott riesce nell'impresa. Chi conosce un po' la lingua tedesca lo sa: per formare parole nuove se ne uniscono di esistenti. "Zeitgeist", per esempio, è lo spirito ("Geist") del tempo ("Zeit"). E con questo meccanismo semplice ma infernale Schott conia nell'unica lingua al mondo capace di farlo parole indispensabili come Sonntagsleerung (la depressione della domenica pomeriggio), e molte altre, dando vita a una sarabanda di vocaboli capaci di illuminare fatti ed emozioni che riguardano tutti i lettori, conoscitori del tedesco o no.
15,00

Francesco, la primavera del Vangelo

di Frédéric Lenoir

editore: Bompiani

pagine: 226

"Fin dai primi istanti della sua elezione, sono stato colpito dell 'profumo di Vangelo' che emana da Francesco. Questo papa parla al cuore di molte persone - credenti e non credenti - perché vive quello che dice e testimonia i valori essenziali del messaggio di Gesù: l'amore, la semplicità, l'umiltà, il distacco, la gioia. Ciò che Francesco intende innanzitutto promuovere è una nuova disposizione d'animo affinché la Chiesa ritrovi la sua prima ragion d'essere: testimoniare, sulle orme del Cristo, che Dio non è un giudice ma un liberatore, che l'amore che risolleva è più importante della legge che condanna, che il Vangelo è un messaggio di vita che rende più umani. Francesco si preoccupa del bene comune dell'umanità e si fa portatore di un messaggio forte e luminoso sulle grandi questioni del nostro tempo: la finanziarizzazione dell'economia, le ingiustizie sociali, la crisi ambientale." (Frédéric Lenoir)
13,00

Per un pugno di idee. Storie di innovazioni che hanno cambiato la nostra vita

di Massimiano Bucchi

editore: Bompiani

pagine: 359

Di che cosa parliamo quando parliamo di innovazione? Massimiano Bucchi ci racconta come dietro questa parola abusata vi siano percorsi concreti, tortuosi e molto affascinanti. Dalla forchetta al kalashnikov, questo libro intreccia le storie delle intuizioni che hanno cambiato le nostre vite, dimostrando la loro natura di processi non lineari e collettivi, che non possono essere ricondotti all'intuizione di un genio isolato ma che nascono da contributi spesso inaspettati. Storie di innovazioni concettuali, come la sequenza QWERTY sulle tastiere che tutti usiamo quotidianamente; di innovazioni nello sport, dal contropiede italiano al salto alla Fosbury; o nell'universo culturale, dal Monopoli allo spaghetti western. Storie di percorsi innovativi sorprendenti, come quello che portò un fisico a inventare il primo videogioco della storia o un regista a introdurre il "conto alla rovescia" che tutti oggi identifichiamo con l'esplorazione spaziale. Dalla cultura alla tecnica, dallo sport al cinema e alla tavola, il racconto curioso e istruttivo di piccole svolte diventate grandi cambiamenti.
13,00

L'anima del mondo

di Frédéric Lenoir

editore: Bompiani

pagine: 228

Prevedendo l'imminente fine del mondo, sette saggi provenienti dai quattro angoli del mondo si incontrano a Tulanka, un monastero sperduto tra le montagne tibetane, per trasmettere a Tenzin e Natina, due giovani adolescenti, le chiavi della saggezza universale. Al di là delle differenze culturali e storiche delle loro rispettive tradizioni, i sette saggi si lasciano ispirare da quella che i filosofi dell'antichità chiamano "l'anima del mondo": la forza misteriosa e buona che mantiene l'armonia dell'universo. Il loro messaggio filosofico e spirituale risponde agli interrogativi cruciali che si pone ogni essere umano: qual è il senso della mia esistenza? Come conciliare le esigenze del mio corpo con i bisogni della mia anima? Come imparare a conoscere me stesso e a realizzare il mio potenziale creativo? Come passare dalla paura all'amore e contribuire alla trasformazione del mondo?
13,00

L'altra faccia della luna. Scritti sul Giappone

di Lévi-Strauss Claude

editore: Bompiani

pagine: 231

È un Levi-Strauss innamorato profondamente della civiltà giapponese quello che i lettori ritrovano in questo volume che raccog
14,00

Nonno Bach. La musica spiegata ai bambini

di Bahrami Ramin

editore: Bompiani

pagine: 118

Tu chi sei? Io sono Nonno Bach
10,00

Triangoli rossi. I campi di concentramento dimenticati

di Boris Pahor

editore: Bompiani

pagine: 230

"Ogni Giorno della memoria si ripete sempre nello stesso modo: si parla molto di Auschwitz, si parla di Birkenau o Treblinka, di Buchenwald o di Mauthausen, ma quasi mai di Dora-Mittelbau, di Natzweiler-Struthof e altri campi riservati ai Triangoli rossi, i deportati politici. E spesso mi risentivo, qualche volta a voce alta, non perché sono stato un Triangolo rosso anch'io, bensì perché avere sul petto, sotto il numero che sostituiva il nome e il cognome, il triangolo rosso, significava che ero stato catturato perché come soldato non mi ero presentato all'autorità militare nazista, ma avevo scelto di oppormi in nome della libertà. Ecco, questa era la ragione del mio risentimento: bisognava ricordare come l'opposizione nei diversi paesi si fosse organizzata anche in resistenza attiva, certo soprattutto clandestina, ma non solo." (Boris Pahor). Con la collaborazione di Tatjana Rojc.
13,00

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