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Casagrande

Grisù

di Pierre Lepori

editore: Casagrande

pagine: 112

Samuel ha ventitré anni, è in prigione, ha appiccato sette incendi: gira in tondo nella sua cella e osserva la neve che cade incessantemente, risponde alle domande degli psicologi, degli avvocati. Nel suo passato, un vuoto di parole e le ragioni come un muro bianco. Fuori c'è Carlo che, dopo aver perso tutto in uno degli incendi, inizia a scrivere a Samuel lunghe lettere, vorrebbe capire il suo gesto ma finisce per raccontargli la propria vita, forse intravedendo in lui il figlio che non ha saputo accettare e di cui ora inizia a sentire la mancanza. Mentre il mondo si mostra attraverso le sue catastrofi - eruzioni, cicloni, incendi - tra chi brucia e chi è bruciato si instaura un dialogo che, tra silenzi e improvvise accelerazioni, coinvolge il lettore in una struggente riflessione sull'omosessualità, la colpa e il perdono.
15,00

Il merito del linguaggio. Scrittura e conoscenza

di Matteo Terzaghi

editore: Casagrande

pagine: 116

Con l'aiuto di due guide come Nelson Goodman e Italo Calvino, l'autore sviluppa in questo saggio una riflessione sugli aspetti cognitivi ed epistemologici della lingua scritta e della produzione testuale. Che cosa vuol dire descrivere un oggetto? Che rapporto c'è tra osservare e descrivere? Che rapporto c'è tra descrivere e giudicare un fatto o una persona? È possibile descrivere una buona descrizione da una cattiva descrizione, una descrizione che "rende giustizia" da una che "fa torto"?
15,00

Il tremito. Che cos'è la poesia?

di Giuliano Scabia

editore: Casagrande

pagine: 93

"Saluto qui Josif Brodskij per aver scritto: "La patria del poeta è la sua lingua". L'esperimento è sempre con lei, la lingua, paterna e materna, combattimento con lei, avventura con lei, per cercarla e trovarla nel soffio del corpo voce". In questo breve libro, Giuliano Scabia, scrittore, filosofo, teatrante e gran camminatore, racconta i suoi esperimenti alla ricerca della voce della poesia, del teatro, della musica. Una voce che nasce dalla grazia, dal gioco, dalla cura d'amore: grazia che è anche purificazione, è la gioia del bambino, è il respiro del feto nel ventre materno, è ascolto prima che parola, è la fessura da cui si intravedono altri mondi, è il nido nascosto che conserva un racconto. La poesia è, per Scabia, un infaticabile viaggio a piedi per i luoghi impervi della terra e dell'immaginazione alla ricerca delle forme primarie della parola che, con un tremito, si fa corpo. È un camminare per sentieri e per foreste, sulle tracce di san Francesco e di Collodi, di Nievo e di Rigoni Stern, di Borges e di Zanzotto, di Meneghello e di Tarkovskij. Questo libro, quasi provocatoriamente inattuale, ci parla, con confidenza fraterna e con una sapienza che sembra venire da lontano, della poesia che è dentro di noi, dentro il nostro essere bambini, animali e piante.
11,50

Voce da una nube

di Denton Welch

editore: Casagrande

pagine: 276

Maurice prepara un piccolo bagaglio, prende la bicicletta e pedala verso la campagna animato da una curiosità nevrastenica. Poi, il buio. Si risveglia su un prato, la sua vita è implosa. "Fissavo il cielo e non mi potevo muovere. Intorno a me tutto sembrava vacillare e sul punto di spezzarsi". Da quel momento vivrà nei letti d'ospedale; dovrà reimparare a camminare, ad accettare gli esseri umani, a rinunciare alla morte. "Non poter fare una cosa è come farla doppiamente in qualche altro modo", scrive Jakob von Gunten, un personaggio di Robert Walser per certi versi affine a Maurice. E difatti quest'ultimo trasforma il proprio impedimento fisico in un caleidoscopio interiore. Anche in preda agli accessi di febbre Maurice sa osservare il dolore e le contraddizioni dell'animo umano con lucidità, offrendoci alcune tra le pagine più profonde e toccanti mai scritte sulla vita d'ospedale, senza per questo rinunciare a sfrenate evasioni nei mondi raffinati e a tratti perversi della sua immaginazione. Ma alla fine è un atto d'amore che rende possibile la speranza e sottrae.
18,50

Tango per una rosa

di Laura Pariani

editore: Casagrande

pagine: 94

Antoine de Saint-Exupéry si risveglia a bordo di una corriera surreale, circondato da soldati conciati piuttosto male. Non riesce a ricordare come sia finito lì. Gli gira la testa, si sente a pezzi: sono i postumi di una sbronza? Prova il desiderio di scrivere una lettera a Consuelo, la moglie rimasta in America mentre lui combatte la seconda guerra mondiale nell'aviazione francese. Laura Pariani racconta la storia d'amore tra l'autore del "Piccolo Principe" e Consuelo Suncin in un racconto che è anche un tango, con quel ritmo spezzato e quella miscela di passione e malinconia che rende affascinante la musica argentina: "Come siamo soli e nudi, senza più maschere né travestimenti".
12,80

Le trame della scrittura. Intervista di Matteo Bellinelli

editore: Casagrande

pagine: 94

Le trame della scrittura, le trame del caso e della volontà dentro e fuori dai libri, le trame della paura e della speranza nell'America del ventunesimo secolo.
9,50

Come mai Dio non è vegetariano? Intervista di Matteo Bellinelli

editore: Casagrande

pagine: 63

«Che mondo meraviglioso, un mondo terribile e spelndido, quello di Isaac Bashevis Singer Dio lo benedica!» (Henry Miller)
8,50

Liberi tutti! Storie sottobanco. Scrivere e narrare a scuola

editore: Casagrande

pagine: 333

Questo libro e almeno due cose. Prima di tutto è una raccolta di storie vere o comunque marcatamente autobiografiche, scritte da dieci "scrittori per caso" tra i 17 e i 20 anni, i quali ci aprono le porte di un mondo che chi non appartiene alla loro generazione spesso non conosce. In questo senso, è un libro da leggere, letteralmente, come un romanzo, un romanzo corale, o come una raccolta di racconti. Nello stesso tempo, però, questo libro è anche la testimonianza di un'esperienza didattica, una riflessione su ciò che la scuola è o potrebbe essere, sul ruolo della scrittura, della narrazione e dell'ascolto nella formazione delle persone, a cavallo tra adolescenza e età adulta ma non solo.
22,00

«El fratin mi ynginiero». I Paleari Fratino da Morcote, ingegneri militari ticinesi in Spagna (XVI-XVII secolo)

di Marino Viganò

editore: Casagrande

pagine: 552

Nell'area del Mediterraneo della seconda metà del XVI secolo, dove lavorano molti ingegneri militari di origine italiana, un nome compare con maggior frequenza nelle carte di stato sulle fortificazioni di Milano, Cagliari, Pamplona, San Sebastiàn, Gibilterra, Cadice, Lisbona, Cascais, Oràn, Goletta di Tunisi e di decine di altre piazze: "El fratin", il Fratino ingegnere. O meglio, gli ingegneri, poiché sotto questo soprannome vanno tre fratelli, Giovan Giacomo, Bernardino e Giorgio Paleari Fratino, nonché il figlio e il nipote di questi, Francesco e Pietro, anch'essi tecnici della fortificazione nel primo XVII secolo. Questo volume documenta l'opera di cui è stata artefice la famiglia morcotese dei Paleari Fratino nella Spagna del Cinquecento.
50,00

La foresta delle decisioni. Come prendere decisioni migliori nella vita professionale e privata

di Alberto Gandolfi

editore: Casagrande

pagine: 335

Quali sono i più comuni errori mentali che influenzano le nostre decisioni? Come agiscono? Come possiamo riconoscerli ed evitarli? Possiamo fidarci dell'intuito? Come affrontiamo il rischio? Che ruolo giocano le emozioni nelle nostre decisioni di ogni giorno? La capacità di decidere è sempre stata un presupposto per il successo in ogni campo e in ogni epoca. E decidere bene non è mai stato facile. In questo libro, Alberto Gandolfi riassume, ricorrendo a un'ampia scelta di esempi, i risultati scaturiti negli ultimi decenni dalla ricerca sulle decisioni. Nella prima parte si affrontano le trappole decisionali più insidiose e diffuse, mentre nella seconda vengono presentate numerose strategie e indicazioni pratiche per prendere decisioni migliori.
29,00

L'analfabeta. Racconto autobiografico

di Agota Kristof

editore: Casagrande

pagine: 53

Undici capitoli per undici episodi della sua vita, dalla bambina che divora i libri in Ungheria alla scrittura dei primi libri in francese. L'infanzia felice, la povertà del dopoguerra, gli anni di solitudine in collegio, la morte di Stalin, la lingua materna e le lingue nemiche (il tedesco, il russo e in un certo senso anche il francese), la fuga in Austria e l'arrivo a Losanna, profuga con un bebè.
12,00

Gli italiani in Svizzera. Un secolo di emigrazione

editore: Casagrande

pagine: 320

Tra la fine dell'Ottocento e la fine del Novecento cinque milioni di italiani si sono trasferiti in Svizzera contribuendo allo sviluppo economico, sociale, politico e culturale del Paese, lasciando tracce profonde e diventandone parte integrante, come mai nessun'altro popolo di immigrati. In ogni capitolo dell'opera si esamina un aspetto del fenomeno: dalla ristorazione al gioco del calcio, dall'edilizia e dall'industria ai movimenti sindacali, dalle organizzazioni scolastiche alla letteratura e al cinema, dai conflitti sociali alla criminalità. Un'attenzione particolare è riservata anche ai movimenti politici, dagli anarchici di fine Ottocento ai fuoriusciti del Ventennio fascista.
45,00

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