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DeriveApprodi

Uomini e piante

di Lucilla Zanazzi

editore: DeriveApprodi

pagine: 320

22,00

Un secolo di passioni e politica

Hobbes, Descartes, Spinoza

di Cerrato Francesco

editore: DeriveApprodi

pagine: 172

Alla fine del XVI e per tutto il XVII secolo si assiste in Europa a una complessiva e socialmente diffusa ridefinizione dei va
16,00

Inventare il comune

di Antonio Negri

editore: DeriveApprodi

pagine: 205

L'odierna riflessione di Toni Negri sul concetto di "comune" affonda le sue radici in un percorso di ricerca teorica e politica più che ventennale. Tutto è cominciato con la descrizione del cosiddetto post-fordismo, con l'analisi di un capitalismo che alla soggettività del lavoratore chiede creatività, innovazione e dunque libertà. Quello che Negri ha cercato di descrivere è un paradosso: il capitalismo è sempre più legato a ciò che in potenza può distruggerlo, la libertà del lavoro. E per Negri, ciò a cui questa libertà non cessa di dare forma è un territorio comune - non lo spazio pubblico dello Stato né lo spazio privato degli individui - che è contemporaneamente la conditio sine qua non del capitalismo contemporaneo. Il libro ripercorre le tappe di questa riflessione, mostrando come la teorizzazione del "comune" attraversi tanto la critica al pensiero debole all'inizio degli anni Novanta quanto l'analisi della crisi della statualità, fino ad arrivare alla riscoperta di un concetto fondamentale del pensiero politico moderno, quello di "moltitudine". Un testo che è un riepilogo della riflessione negriana dell'ultimo ventennio e una testimonianza del grande contributo fornito da questo autore al rinnovamento del pensiero critico.
17,00

Liberamilano seguito da Una mattina ci siam svegliati

di Nanni Balestrini

editore: DeriveApprodi

pagine: 236

"Una mattina ci siam svegliati": 25 aprile 1994, la sconfìtta. Un mese dopo le elezioni che portano Berlusconi e la destra al governo in Italia, il "popolo della sinistra" reagisce allo smarrimento e alla frustrazione celebrando con una grande manifestazione nazionale a Milano l'anniversario della Liberazione. Radio Popolare racconta in una gigantesca diretta tutte le fasi dell'avvenimento. Da questo magmatico flusso sonoro, rielaborando e rimontando il linguaggio radiofonico nella pagina scritta, Balestrini mette in scena una partitura di voci in cui resoconti di cronisti, telefonate di ascoltatori, commenti in studio, interviste volanti, memorie di vecchi partigiani, dialoghi con studenti arrivati da ogni città si fondono in un'incalzante narrazione corale. "Liberamilano": 30 maggio 2011, la vittoria. Dopo 18 anni l'amministrazione della città di Milano viene riconquistata da una coalizione di sinistra guidata da Giuliano Pisapia. Le elezioni sono seguite e trasmesse in diretta dalla stessa Radio Popolare. A questo secondo storico appuntamento politico milanese non manca Balestrini che, con il suo singolare metodo letterario del montaggio di linguaggi preesistenti, riesce a narrare l'enorme carico di emozioni e felicità collettive condensate in un sentimento di liberazione. Un "romanzo in due fasi" che segna l'ascesa e il declino del potere berlusconiano.
16,00

In direzione ostinata e contraria. Per una storia di Rifondazione comunista

di Paolo Favilli

editore: DeriveApprodi

pagine: 232

Una storia del Partito della rifondazione comunista a vent'anni dalla sua nascita. Un bilancio dei suoi successi e dei suoi errori nel contesto della crisi politica e culturale della sinistra italiana. Una meditata riflessione critica su un'esperienza collettiva non solo politica ma anche culturale, esistenziale, affettiva. Vent'anni di una storia analizzata nel contesto e nell'intreccio di grandi accadimenti che hanno trasformato a fondo la realtà sociale del paese: dalla nascita della Seconda Repubblica all'affermarsi della globalizzazione economica neoliberista.
17,00

Debiti illegittimi e diritto all'insolvenza. Quando sono le banche a dettare le politiche pubbliche

di François Chesnais

editore: DeriveApprodi

pagine: 160

La spesa pubblica per gli interessi sul debito rende possibile un enorme trasferimento di ricchezza verso banche e fondi finanziari di investimento, a scapito dei redditi da lavoro. Ma l'indebitamento dei governi è anche un'arma per accelerare la messa in pratica di misure di privatizzazione e precarizzazione tipiche del capitalismo liberalizzato, finanziarizzato e globalizzato. Un documento dell'Fmi del novembre 2010 lo dice chiaramente: "le pressioni dei mercati potrebbero riuscire lì dove altri approcci hanno fallito". I terribili colpi inferti a lavoratori e a giovani in Grecia e in Portogallo confermano che questo avvertimento va preso sul serio. La "crisi del debito" degli Stati nasconde in modo sempre meno efficace una profonda crisi bancaria. I governi, che non hanno tassato patrimoni e capitali e che non hanno contrastato l'evasione verso i paradisi fiscali, si ritrovano oggi pesantemente indebitati nei confronti dei fondi di investimento stranieri, ma soprattutto nei confronti delle banche europee. Queste ultime hanno bilanci fragili. Hanno creato troppo credito rispetto ai depositi e ai fondi propri. Nell'autunno del 2008 sono state salvate e oggi tornano a chiederlo una seconda volta. A fronte di questo, le politiche di rigore di bilancio e di riduzione dei salari richieste da Unione europea, Bce e Fmi fanno affondare l'Europa nella recessione. Occorre dunque porre contestualmente due problemi: l'annullamento del debito pubblico e la trasformazione del sistema bancario.
10,00

Il suono come arma. Gli usi militari e polizieschi dell' ambiente sonoro

di Juliette Volcler

editore: DeriveApprodi

pagine: 170

Può il suono diventare un'arma? Stando a quanto accaduto sul piano militare e poliziesco negli ultimi cinquant'anni, la risposta è sì. Dai bombardamenti di rock compiuti dall'esercito americano in Iraq all'heavy metal a tutto volume usato come strumento di tortura a Guantanamo, la funzione del suono per usi militari e di ordine pubblico è sempre più rilevante. Rap, metal e persino canzoni per bambini diventano armi utilizzabili a scopo intimidatorio, punitivo e aggressivo, segnale della continuità tra industria del divertimento e industria militare. Questo libro è una genealogia dei dispositivi acustici utilizzati a scopo offensivo per come si sono sviluppati nel corso del XX secolo, tanto nella loro progettualità riuscita quanto in quella fallita. Ma, soprattutto, vuole essere l'occasione per pensare a nuove strategie di sottrazione dell'ambiente sonoro a un'inesorabile appropriazione commerciale e securitaria.
16,00

Memorie di Giulio Bonnot. Raccolte da un «copain» e autenticate da Paolo Valera. I clamorosi rossi dell'automobile grigia

editore: DeriveApprodi

pagine: 96

Questo libro, pubblicato per la prima e unica volta nel 1913, è la storia delle avventurose gesta della famigerata "Banda Bonnot", narrata dal suo unico anonimo sopravvissuto. La banda - composta da un gruppo di militanti anarchici in bilico tra criminalità comune e attivismo politico - in una manciata di mesi del 1912 mise in atto a Parigi una clamorosa serie di rapine in banche e abitazioni di ricchi borghesi. Il gruppo si costituì intorno alla figura carismatica di Jules Bonnot, anarchico, operaio e autista di Arthur Conan Doyle, ideatore del personaggio di Sherlock Holmes, per il quale aveva lavorato in Gran Bretagna nel 1910. Tornato a Parigi, Bonnot fu introdotto negli ambienti del giornale "l'anarchie" e con altri giovani scelse di intraprendere una lotta illegale - disperata e suicida - contro l'ordine sociale capitalistico, colpendo i borghesi in ciò che stava loro più a cuore: il denaro. La banda, che agiva in pieno giorno con lo scopo di indurre il massimo terrore, sorprese tutti per la propria audacia. Fu ad esempio la prima a usare automobili di grossa cilindrata - appositamente rubate per le rapine con un notevole vantaggio sulla polizia. Parte dei soldi "espropriati" vennero utilizzati per sostentare gli ambienti radicali dell'anarchismo parigino. Dopo mesi di smarrimento, la polizia riuscì a reagire e in poco tempo sterminò il gruppo e la sua vasta rete di sostegno.
12,00

Da Gramsci a Marx. Ideologia, verità, politica

di Fabio Frosini

editore: DeriveApprodi

pagine: 125

Una rilettura di Marx seguendo le indicazioni fornite da Antonio Gramsci nei Quaderni del carcere: rapidi accenni e affermazioni programmatiche, eppure preziosi per ripensare un possibile approccio a Marx in termini finalmente estranei all'alternativa tra fedeltà e tradimento e per mettere in cantiere un'idea di "marxismo" liberato dalle dicotomie che lo hanno caratterizzato fino alla sua apparente eutanasia alla fine degli anni Ottanta: politica/sviluppo economico, verità/ideologia, congiuntura/struttura. Provando a leggere Marx come lo avrebbe fatto Gramsci, emerge un pensatore completamente immerso nella lotta politica, autore di scritti da decifrare nella congiuntura sulla quale intervengono; un pensatore che non si pone mai come un "teorico" e meno che mai come un vero "autore".
15,00

Senza democrazia. Per un'analisi della crisi

di Burgio Alberto

editore: DeriveApprodi

pagine: 281

In passato il capitalismo è stato la forma economica e il rapporto sociale più capace di ottimizzare lo sviluppo delle forze p
15,00

Nei territori del consumo totale. Il disobbediente e l'architetto

di Ilardi Massimo

editore: DeriveApprodi

pagine: 125

Se è stato il sistema di mercato a creare la società metropolitana e il suo spazio regolato intorno a flussi incessanti di inf
10,50

Settantasette. La rivoluzione che viene

editore: DeriveApprodi

pagine: 427

Il movimento politico, sociale, culturale, esistenziale dell'anno 1977 è stato artefice non di una rivolta effimera ed estremi
20,00

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