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EDIFIR

Arte antica in mostra. Rinascimento e Barocco genovesi negli anni di Orlando Grosso (1908-1948)

editore: EDIFIR

pagine: 214

Il volume indaga la fortuna critica della straordinaria dotazione artistica della città di Genova, con particolare riferimento alla prima metà del Novecento e al ruolo giocato da Orlando Grosso, direttore del civico Ufficio di Belle Arti, in rapporto con personalità come Bernard Berenson. Wilhelm Suida. Camille Enlart, Corrado Ricci. Ugo Ojetti, Giuseppe Fiocco, Anna Maria Brizio e Carlo Ludovico Ragghianti. Durante il suo mandato, lo spazio effimero della mostra e quello istituzionale del museo furono i due fronti di azione nell'ambito di un progetto culturale unitario, di portata internazionale e parallelo alla "Genova pittrice" di Roberto Longhi.
25,00

Dall'alluvione alla rinascita: il restauro dell'«Ultima cena» di Giorgio Vasari. Santa Croce cinquant'anni dopo (1966-2016)

editore: EDIFIR

pagine: 198

La grande "Ultima Cena" di Giorgio Vasari, dipinta per il convento fiorentino detto "delle Murate", poi spostato in Santa Croce, su cinque pannelli lignei che raggiungono un'ampiezza eccezionale di 262×580 cm, all'epoca dell'alluvione del 1966 fu gravemente danneggiata dalle acque: la tavola rimase per più di 48 ore immersa nell'acqua e nel fango. Nonostante la graduale asciugatura, l'azione combinata delle deformazioni del supporto ligneo e il forte degrado degli strati della preparazione causarono una perdita di coesione di quest'ultima, con il conseguente cedimento di adesione fra le tre parti costituenti: supporto-preparazione-colore. Il dipinto, rimasto quindi per quarant'anni nei depositi è dal 2006 in cura presso l'Opificio delle Pietre Dure. Nel volume si presenta il restauro che ha avuto come scopo la ricomposizione di un'unitarietà visiva e materica, evitando tutte le operazioni invasive, un tempo utilizzate in casi così disastrati, quali la separazione tra colore e supporto (il cosiddetto "trasporto"). Il volume dà conto dell'intervento di restauro inteso nella sua globalità, dalla fase diagnostica, conoscitiva e progettuale, alle prove sperimentali e i test necessari alla definizione del progetto, alla fase operativa. I risultati della miracolosa rinascita verranno celebrati ed esposti insieme al capolavoro in una mostra che avrà luogo a Firenze nel novembre 2016.
30,00
24,00

Amico museo. Per una museologia dell'accoglienza

di Claudio Rosati

editore: EDIFIR

pagine: 328

Musei di ogni scala e differente gloria: tutti ugualmente riconosciuti come luoghi di stupore, di gioia, di immaginazione, di relazione e di conoscenza. Sempre amici e dunque soprattutto accoglienti: che soddisfano richieste e pongono interrogativi attraverso testi riflettenti esperienze e teorie, norme e passioni, memorie e progetti, lesti eterogenei, prodotti per occasioni diverse ma vi unificali in una stessa narrazione autobiografica: dell'autore e delle vicende museografiche e museologiche degli ultimi decenni. Come dai migliori musei se ne esce informali e. ancor più motivati ad altre visite.
25,00

Piazza dei Miracoli a Pisa: il Battistero. Metodologie di rappresentazione e documentazione digitale 3D

di Pancani Giovanni

editore: EDIFIR

pagine: 159

L'impegno che l'Opera della Primaziale Pisana sta svolgendo nel campo della ricerca è ancora una volta testimoniato dalle pagi
25,00
28,00

Resine e no. L'introduzione delle resine acriliche nel restauro italiano

di Alessia Cadetti

editore: EDIFIR

pagine: 231

Dagli anni Quaranta del Novecento furono sperimentati in Italia numerosi prodotti di sintesi nel tentativo di risolvere le problematiche conservative delle pitture murali. Grazie all'indispensabile contributo della ricerca internazionale le resine viniliche e acriliche furono introdotte e applicate in molteplici fasi di intervento, segnando il passaggio da una concezione del restauro di tradizione ottocentesca a una nuova metodologia di approccio, supportata dall'ausilio della sperimentazione scientifica. La diffusione di questi nuovi materiali si deve alle ricerche condotte presso l'Istituto Centrale del Restauro di Roma, diretto da Cesare Brandi, e al fondamentale contributo di alcuni restauratori, in particolare di Leonetto Tintori, uno tra i primi operatori a testare questi ritrovati negli interventi al Camposanto di Pisa, sugli affreschi di Giotto a Padova e Firenze, e in numerosi altri restauri. Negli anni Sessanta a queste esperienze si affiancarono le indagini di Paolo Mora, Paul Philippot e Giorgio Torraca, che contribuirono ad approfondire la conoscenza sulle sostanze sintetiche e a diffonderne l'utilizzo. Il testo è stato infine arricchito con le testimonianze di numerosi restauratori italiani, di storici dell'arte e di alcuni degli scienziati che presero parte in prima persona a quelle esperienze.
20,00

Alfredo Clignon restauratore di arazzi e stoffe (1909-1985)

editore: EDIFIR

pagine: 156

Il panorama degli studi sul restauro del Novecento si è arricchito negli ultimi anni con l'uscita di numerosi saggi e monografie. L'interesse per la ricostruzione degli eventi e delle biografie dei restauratori attivi allora è dovuto al bisogno di inquadrare, criticamente e storicamente, il profilo di personaggi che non avevano seguito corsi regolari di studio nel campo della conservazione e che spesso possedevano una professionalità maturata in "bottega" o sul campo. In questo quadro si inserisce Alfredo Clignon, restauratore di arazzi e manufatti tessili, per il quale il restauro rappresentò una vera e propria missione che assorbì gran parte della sua esistenza. Non avendo avuto figli profuse tutte le sue energie nella formazione di allieve che si sono avvicendate spesso al suo fianco anche come collaboratrici e che hanno a loro volta formato altri allievi, dando luogo negli anni ad una discendenza umana e professionale di grande spessore. La prima parte del volume raccoglie oltre a una ricostruzione della sua attività svolta sia a Firenze sia in altre parti d'Italia, le testimonianze delle sue allieve, sia in forma di saggio sia in forma di intervista, sull'uomo, il restauratore, e soprattutto il maestro. La seconda parte è invece dedicata all'analisi dettagliata di un piccolo fondo archivistico composto da documenti e materiale fotografico, raccolti da Clignon nel corso della sua lunga attività.
20,00

OPD. Quarantanni di attività 1975-2015: conservazione, ricerca, formazione

di Marco Ciatti

editore: EDIFIR

pagine: 199

Il volume s'inserisce nelle iniziative assunte dall'Opificio delle Pietre Dure in occasione dei primi quarant'anni dalla sua nascita moderna (1975-2015), avvenuta contemporaneamente alla creazione del Ministero per i Beni Culturali, che portò alla definizione della nuova struttura conferita all'antico istituto fiorentino. La proposta di Umberto Baldini di riunire il grande laboratorio della Fortezza da Basso, erede del Gabinetto restauri della Soprintendenza fondato da Ugo Procacci, con l'Opificio e con gli altri laboratori di restauro sorti in città a seguito dell'alluvione del 1966, fu accolta e realizzata grazie a Giovanni Spadolini. Dopo quarant'anni di intensa attività viene ricostruito, ormai in una prospettiva storica, il contributo fornito daH'O.P.D. nei suoi tre ambiti di attività: l'operatività, la ricerca e la formazione. A tale scopo si è preferito impiegare una forma piana di narrazione cronologica, iniziando dal riferire qual era la situazione della conservazione a Firenze prima del 1975, per proseguire con le caratteristiche che Baldini volle conferire all'Istituto, molte delle quali sono rimaste invariate sino a noi, e poi accompagnare il trascorrere del tempo seguendo le attività compiute.
24,00

I concetti di imitazione e di espressione nella teoria e nella storia delle arti figurative. Viatico per una storia della critica d'arte

di Giuliano Ercoli

editore: EDIFIR

pagine: 64

Una lucida e sintetica introduzione ad alcuni dei problemi fondamentali della storia della critica d'arte dall'antichità al Novecento.
8,00

Raffaello, «la Muta». Indagini e restauro

editore: EDIFIR

pagine: 119

Il 43esimo volume della collana "Problemi di conservazione e restauro" che l'O.P.D. conduce insieme alla casa editrice Edifir-Edizioni Firenze presenta l'intervento di conservazione e restauro della così detta "Muta" di Raffaello della Galleria Nazionale di Urbino. Le osservazioni compiute dai restauratori insieme ai risultati delle indagini diagnostiche, realizzate secondo la consueta procedura del Settore di restauro dei Dipinti mobili (e cioè la seguente obbligatoria e ragionata progressione: indagini non invasive di area; indagini non invasive puntuali; indagini invasive non distruttive; indagini invasive distruttive) hanno evidenziato alcune caratteristiche del momento dell'esecuzione e qualche problema conservativo, affrontato e risolto col restauro. Indagini e restauro sono serviti anche per chiarire la dubbia paternità raffaellesca ed il fatto che si tratta sicuramente del ritratto di una persona reale, dato che l'underdrawing impiegato è quello che Raffaello usa in queste occasioni.
24,00

Il patrimonio della Fraternita dei laici. Libri, manoscritti e documenti tra biblioteca e archivio

editore: EDIFIR

pagine: 175

Il presente volume è il primo di una trilogia dedicata, nell'ordine, al patrimonio librario e archivistico, archeologico e art
28,00

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