Electa Napoli
Domenico Fontana a Napoli (1592-1607)
di Paola Carla Verde
editore: Electa Napoli
pagine: 144
"Architetto pontificio" a Roma, approdato a Napoli per vicende personali controverse, Domenico Fontana diviene responsabile de
Giuseppe Renda (1859-1939). Tra tradizione e rinnovamento. Catalogo della mostra
editore: Electa Napoli
pagine: 160
L'adesione dello scultore Giuseppe Renda ai modi del verismo andrà aggiornandosi, alla fine dell'Ottocento, di influenze simboliste e liberty che lo porteranno all'inizio del nuovo secolo a distaccarsi completamente dai rigidi schemi dalla tradizione accademica. Anche la sua tecnica artistica, dopo un iniziale periodo, caratterizzato da superfici lisce e curate in ogni più piccolo particolare, evolverà verso soluzioni più pittoriche ottenute attraverso un modellato scabro dal vibrante contrasto chiaroscurale. La mostra è la più importante retrospettiva sull'artista calabrese mai realizzata.
La Cina è vicina. Catalogo della mostra (15 dicembre 2007-25 febbraio 2008). Ediz. italiana e inglese
editore: Electa Napoli
pagine: 128
La particolarità dell'arte cinese contemporanea consiste nel suo rapido cambiamento, e, nell'essersi definitivamente staccata dalla rigida ripetizione di soggetti e formule accademiche, volute in passato dal regime maoista. La Cina è vicina nasce con il preciso obiettivo di far conoscere e diffondere tale produzione artistica ad un pubblico sempre più vasto e interessato. Il percorso espositivo, composto da oltre 50 opere, intende fornici una visione della Cina che solo tramite l'arte, valicando la distanza, ci comunica una vicinanza che con nessun altro mezzo sentiremmo in maniera simile, aprendo dinanzi al visitatore un mondo artistico di notevole interesse.
Melita Rotondo. La verità è sempre un'altra. Catalogo della mostra. Ediz. italiana e inglese
editore: Electa Napoli
pagine: 56
"La volontà dell'artista invade gli spazi e il motivo è la necessità di non lasciare luoghi inesplorati, possibilità inevase. Entrare in un 'suo' spazio, in una sua opera costringe ad essere partecipi immediatamente di una dimensione emotiva e percettiva coinvolgente al punto che si possono avvertire fastidio, ribrezzo, insieme alla tenerezza più struggente". (Angela Tecce).
Messaqui Sabrina. Come acqua nell'acqua. Catalogo della mostra. Ediz. italiana e inglese
editore: Electa Napoli
pagine: 64
Recuperando alla modernità la pazienza con cui nel passato si creavano lavori di altissimo valore estetico, la Mezzaqui mette a disposizione di chi guarda uno strumento per affrontare senza timore lo scorrere del tempo, creando opere in cui la fragilità è altrettanto importante quanto l'assoluto cui tendono... Ritagliare, tessere, intrecciare, traforare sono attività manuali realizzate con una fede e una pazienza incrollabili nel loro essere ricche di memoria, del senso profondo della storia. Ciascuna immagine, azione, parola, oggetto vive un 'tempo' proprio, diverso da quello quotidiano... La libertà interiore è per la Mezzaqui... la possibilità di nominare le cose in tanti modi, la creazione di una geografia dell'anima che accende infinite possibilità di guardare oltre. (Angela Tecce).
Jacop Philipp Hackert. La linea analitica e la pittura di paesaggio i n Europa. Catalogo della mostra (14 dicembre 2007-13 aprile 2008)
editore: Electa Napoli
pagine: 280
Jakob Philipp Hackert (1737-1807) è tra i grandi protagonisti della pittura di paesaggio in Europa della seconda metà del Settecento. La mostra, a duecento anni dalla morte, intende proporre l'intera opera del pittore prussiano: dagli esordi berlinesi al soggiorno a Parigi e in Francia, fino all'arrivo in Italia.
Il corallo dei nativi d'America. Catalogo della mostra (Torre del Greco, 16 dicembre 2006-28 gennaio 2007)
editore: Electa Napoli
pagine: 32
Tracce nel futuro. Catalogo della mostra (16 novembre 2007-25 febbraio 2008). Ediz. italiana e inglese
editore: Electa Napoli
pagine: 80
Mario Persico
editore: Electa Napoli
pagine: 184
"Intransigente. Se con un solo vocabolo volessimo definire e qualificare l'avventura artistica e umana di Mario Persico, questo sarebbe l'aggettivo da utilizzare. Intransigente non tanto perché irremovibile o nemico della trasgressione, e tanto meno ossequiente a norme o principi stabiliti, ma nel senso dell'impegno rigoroso, del rispetto assoluto per il proprio lavoro e la propria realtà morale, per essere sempre un artista lucido e raziocinante... Il grande 'NO' di Persico riprende e riattualizza 'la strategia del rifiuto', muovendola con quelle antenne tentacolari che Mario utilizza per indicare una realtà incrinata, visibile solo come insieme di parti disarmoniche e irrelate. Il 'NO' diviene così lo specchio che mostra il rifiuto dell'ovvio e, nello stesso tempo, indica la via (le vie) per una possibile riflessione critica." (Mario Franco)
Peladas
di Angela Rolim
editore: Electa Napoli
pagine: 24
Il volume è il catalogo della mostra di Napoli (Museo Pignatelli, 28 settembre - 28 ottobre 2007). Artista versatile, in particolare interessata all'incisione, la Rolim è andata alla ricerca di scene caratteristiche di "peladas" (da "péla", palla di gomma) nelle strade brasiliane: giochi in strada, pallone, tutto ciò che si riferisce alla passione nazionale per questo sport, è stato registrato dall'artista nei lavori in mostra.
Napoli nella veduta napoletana dal Seicento al Novecento-Nápoles en el vedutismo napolitano del siglo XVII al siglo XX
editore: Electa Napoli
pagine: 112
Il volume è il catalogo della mostra di Monterrey (Pinacoteca de Nuevo Leon, 3 novembre - 8 dicembre 2007). Momenti ed aspetti diversi della città sono ripresi in questa mostra, che si propone di documentare un genere, il vedutismo, che ha connotato, a livello europeo, l'immagine di Napoli e le sue inclinazioni artistiche. Questo itinerario, di forte impatto emotivo, si snoda a partire dal ritratto della città vicereale, ripresa con la tecnica cartografica del 'volo ad uccello' dal francese Didier Barra. Nel secolo successivo la città si inonda di luce, sull'esempio del lucido paesaggismo di Gaspar van Wittel, poi rielaborato da artisti stranieri e locali (Hackert, Joli, Fabris, Wutky). Il viaggio nella veduta si protrae nel corso dell'Ottocento. Sull'esempio dell'olandese Pitloo, maestro di paesaggio al Real Istituto di Belle Arti, si consolida una scuola pittorica di assoluto rilievo europeo, la cosiddetta 'Scuola di Posillipo', capace di trasfigurare il genere in visioni romantiche come quelle di Giacinto Gigante. Nel Novecento artisti di decisa inclinazione all'astrattismo o all'informale, come Gianni Pisani, Domenico Spinosa o Ernesto Tatafiore si lasciano andare a un rinnovato figurativismo, esaltato da colori brillanti e densi di luce. A far da contrappunto, lo sfavillante bianco e nero delle fotografie di Mimmo Jodice, immagini accese da vapori sulfurei o in controluce, dai tagli arditi e nitidi.