Manifestolibri
Università 3.0. Quattro anni vissuti pericolosamente
editore: Manifestolibri
pagine: 236
La così detta "Legge Gelmini" ha dato avvio a una complessa fase riformatrice, accompagnata da ingenti tagli, che ha mutato il
Il sasso e il filo di lana
Essere maestri, essere bambini
di Viti Sergio
editore: Manifestolibri
pagine: 170
Questo libro presenta al tempo stesso il racconto di una straordinaria esperienza di insegnamento nelle scuole elementari e un
Il genio precario
Per un ritratto di Walter Benjamin
di D'Alessandro Ruggero
editore: Manifestolibri
pagine: 141
Walter Benjamin è uno di quei casi - tutt'altro che rari - di pensatori che il tempo trascorso dalla sua scomparsa ha riscatta
Il destino dell'intellettuale
di Rino Genovese
editore: Manifestolibri
pagine: 126
Che ne è di una figura sociale che ha fatto epoca nella modernità? È possibile sfuggire al destino di incertezza e di precarietà caratteristico del lavoro intellettuale nell'odierno "capitalismo cognitivo" riandando alle radici di una condizione che, fin dai tempi dell'affare Dreyfus, aveva assunto il carattere di una "militanza"? Ripercorrendo a grandi passi la storia degli intellettuali, e le teorie che intorno ad essi sono state sviluppate - da Benda a Sartre, da Foucault a Said, senza trascurare il dibattito italiano e la centralità novecentesca della concezione gramsciana -, l'autore propone una visione dell'intellettuale contemporaneo basata sull'idea di una sua essenziale disorganicità all'interno del caos della comunicazione sociale corrente. La figura di un intellettuale critico, che si muova da "libero cavaliere" nei meandri della comunicazione, è la proposta conclusiva di un nuovo dandy quasi eroico, una sintesi tra Bertolt Brecht e Oscar Wilde.
Filosofia del comune
di Paolo Vernaglione
editore: Manifestolibri
pagine: 186
Esiste un pensiero del comune? In capo a quale facoltà umana? Oggi la riflessione sulle alternative al capitalismo deve indagare la natura umana, messa a profitto. In essa scopriamo le condizioni di possibilità per riappropriarsi i beni comuni, qualora siano sottratti al potere dello Stato e al dominio dei mercati. Adoperando strumenti concettuali delle scienze naturali, della filosofia del linguaggio e della genealogia dei saperi, ricavati da Marx, dall'opera di Michel Foucault e dalla teoria psicoanalitica di Jacques Lacan, il libro affronta con piglio materialista quel groviglio di urgenti questioni del presente in cui si dà l'attuale modo di produzione. In esso sono scanditi due tempi tra loro intrecciati: uno in cui l'appropriazione del comune da parte del capitale mobilita l'insieme delle facoltà umane; l'altro in cui soggetti che resistono scrivono la storia dei conflitti e dispongono con gioia pratiche di liberazione. Questa storia può solo raccontarla una scienza del vivente che è immediata prassi innovativa.
America in bianco e nero. Un diario del tempo di Obama
di Giovanna Pajetta
editore: Manifestolibri
pagine: 157
Alla vigilia delle elezioni presidenziali nelle quali Obama cercherà di riconquistare la fiducia e le speranze degli americani dopo una presidenza che ha dovuto scontrarsi con molti ostacoli, questo libro racconta gli stati d'animo e le preoccupazioni di un paese che ha vissuto esperienze traumatiche, dalla guerra alla recessione, alla recente recrudescenza dell'ostilità antiamericana nel mondo arabo. Attraverso cronache, interviste, inchieste e riflessioni il libro ripercorre i grandi eventi che hanno mutato il volto dell'America tra il 2008 e il 2012. In un vivace racconto, ricco di piccole scoperte inattese, si intrecciano esperienze personali e indagine giornalistica testimoniando, attraverso la viva voce di tanti protagonisti noti e oscuri della vita americana, le trasformazioni profonde, le paure e le speranze di un Paese che ancora una volta si trova di fronte ad ardue scelte.
A cosa serve l'articolo 18
di Luigi Cavallaro
editore: Manifestolibri
pagine: 119
Ma davvero l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori rappresenta il problema principale della nostra economia? Davvero è responsabile del dualismo del nostro mercato del lavoro? Davvero è l'artefice della disoccupazione e della precarietà che affliggono i nostri giovani? E davvero bisogna sbarazzarsene, come ci raccomandano professori autorevoli e opinionisti di grido? Scopo di questo libro è di offrire alcune risposte non convenzionali a queste domande, inquadrando la vicenda dell'articolo 18 in una storia più ampia e fin qui mai raccontata: la storia del diritto al lavoro. In un linguaggio semplice e rigoroso, le ragioni economiche e politiche a sostegno dell'art. 18 e una critica serrata delle proposte di riforma volte alla sua soppressione o comunque a derogarvi per un certo periodo di tempo o per particolari categorie di lavoratori.
Presente storico. Nuovi interventi
di Sergio Luzzatto
editore: Manifestolibri
pagine: 240
Non sono molti, in Italia, gli storici che ci mettono la faccia. Professionista del passato, Sergio Luzzatto si impegna da tempo per "comunicare" la storia senza svilirla: senza trasformarla in un pascolo per dilettanti allo sbaraglio, né in un terreno di caccia per la cultura politicante. I suoi interventi pubblici muovono sempre dalla convinzione che anche il mestiere di storico - se fatto come si deve - è una professione socialmente utile. Le Italie (e le Italiette) giunte in ordine sparso all'appuntamento con il 150° anniversario dell'Unità; le figure, le figurine e i figuranti di una Repubblica a tutt'oggi senza Pantheon; la vitalità dei libri nell'età della loro morte presunta; gli spazi del tempo presente come zone abitate dal passato. Costruita lungo quattro percorsi narrativi, questa raccolta di interventi si offre come una piccola guida per saper riconoscere il nostro come un "presente storico".
Il processo dell'Isolotto
editore: Manifestolibri
pagine: 198
Quella della comunità fiorentina dell'Isolotto fu, alla fine degli anni Sessanta, una partecipata esperienza religiosa e laica, sociale, politica e culturale. E su di essa si abbatté una reazione tra le più immediate, virulente e indicative di quanto la presa di parola dal basso avesse allarmato i poteri costituiti. Nel processo del 1971, che il volume ricostruisce e ripercorre, furono coinvolte quasi mille persone. Nel saggio introduttivo di Enzo Mazzi, attraverso l'esercizio della memoria, che accosta fatti e valutazioni, si mostra come il processo contro la comunità dell'Isolotto sia stato un passaggio esemplare verso una drammatica stagione di depistaggi, trame eversive e repressione sulla quale ancora oggi non è stata fatta chiarezza. Oltre alla ricostruzione dei fatti, il volume è completato dall'arringa di Lelio Basso durante il dibattimento, che costituisce un documento inedito di straordinario valore storico e giuridico, nonché dalle testimonianze che importanti personaggi quali Pietro Ingrao, Ernesto Balducci, Hans Küng, Franco Cordero, Lucio Lombardo Radice e altri resero al tempo dei fatti. Prefazione di Mario Capanna.
La Chiesa è compatibile con la democrazia?
di Michele Martelli
editore: Manifestolibri
pagine: 167
Il papato e l'alto clero cattolico hanno mai accettato i principi costituzionali che sono alla base dei moderni stati occidentali? O li hanno invece sempre osteggiati? La questione riguarda l'uguaglianza, l'autonomia individuale, i diritti umani e civili, la separazione dei poteri, la sovranità popolare, la laicità dello Stato. La democrazia trova nelle gerarchie ecclesiastiche un alleato o un avversario? Come e quanto il Vaticano incide ancora oggi sull'elettorato, sui partiti politici e persino sul Parlamento della nostra Repubblica? Esaminando i documenti ufficiali di papi, sinodi e concilii emerge chiaramente che la chiesa gerarchica non solo è ancora lontanissima dalla democrazia ma ne costituisce, soprattutto in Italia, il principale ostacolo.
Stalin privato e pubblico
di Osvaldo Sanguigni
editore: Manifestolibri
pagine: 159
Stalin previde che, dopo la sua morte, sulla sua tomba sarebbe stata gettata abbondante spazzatura, ma il vento della storia l'avrebbe ripulita. I grandi crimini dello stalinismo sono un fatto assodato. E tuttavia, nella Russia attuale, la popolarità e la suggestione del dittatore georgiano ritornano prepotentemente. Questo libro, avvalendosi di una vasta documentazione originale, ricostruisce i tratti e i paradossi di questo inquietante protagonista del Novecento, indagando i molti misteri che circondano la sua figura, la sua carriera politica e il suo sistema di potere. E scandagliando anche la sua vita privata e la sua cerchia più ristretta. Ma la domanda decisiva nell'era di Putin è se il culto della personalità sia davvero morto insieme al dittatore georgiano.