Paginauno
La seconda occasione
di Edith Wharton
editore: Paginauno
pagine: 148
Con questi tre racconti, e l'affilata potenza della sua prosa, Edith Wharton ci conduce nelle stanze più segrete del cuore di
La nuova destra in Europa. Il populismo e il pensiero di Alain de Benoist
di Matteo Luca Andriola
editore: Paginauno
pagine: 476
L'esplosivo successo elettorale dei partiti di destra alle ultime elezioni europee è la ragione che ci ha suggerito di ripropo
Ci risiamo, Basil Lee
di Francis Scott Fitzgerald
editore: Paginauno
pagine: 176
Basil Lee è cresciuto
33 giri. Guida ai cantautori italiani. Gli anni Ottanta
di Mario Bonanno
editore: Paginauno
pagine: 182
Gli Ottanta sono riconosciuti come gli anni del Riflusso, della grande fuga dall'impegno di massa e dall'ideologia
La virtù sconosciuta
di Vittorio Alfieri
editore: Paginauno
pagine: 72
Nell'opera, scritta nel 1786, Alfieri parla con il fantasma dell'amico e il dialogo si intesse di passioni e ragioni
La finestra
di Margaret Oliphant
editore: Paginauno
pagine: 92
La finestra scorre via sul filo delle sensazioni visive (o allucinazioni?) della protagonista, la giovane ospite di una vecchi
Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta
di Silvia Albertazzi
editore: Paginauno
pagine: 235
"Ricordo la prima volta che ho visto Cohen, a un reading di poesia a Vancouver nel 1966
Basil Lee
di Francis Scott Fitzgerald
editore: Paginauno
pagine: 148
I quattro racconti che compongono questa raccolta sono stati composti nel 1928, tra la stesura de "Il Grande Gatsby" e quella
Un'oscura vitalità
di Thomas C. Wolfe
editore: Paginauno
pagine: 122
L'obiettivo ambizioso di Thomas Wolfe era, con le sue stesse parole, quello di narrare "l'intera intollerabile memoria dell'Am
Storia del gusto. A tavola con i filosofi
di Felice Bonalumi
editore: Paginauno
pagine: 186
Il cibo ha caratterizzato intere civiltà, mangiare è probabilmente l'azione più frequente nella vita di una persona, un atto a
Storia del calcio
di Paul Dietschy
editore: Paginauno
pagine: 558
Codificato dall'Inghilterra trionfante al tramonto del XIX secolo, il calcio è diventato lo sport più popolare al mondo. Eppure la sua storia resta largamente misconosciuta. Come sono nati club, federazioni e competizioni internazionali? Quando e perché sono state fissate le regole sul numero di giocatori o la dimensione del pallone, passando per i cartellini gialli e rossi, i corner e i punti di penalità? Quali sono state le grandi evoluzioni tattiche e tecniche del gioco, dribbling e colpi di testa? È a queste domande, e a molte altre, che quest'opera, basata su documentazione inedita proveniente in particolare dagli archivi della Fifa, dà una risposta. C'è la storia dei grandi club - Ajax, Bayern, Liverpool, Saint-Etienne, Real, Barcellona, Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma, Torino - degli allenatori carismatici e dei giocatori d'eccezione, come Platini, Rivera, Maradona, Pelé, Garrincha, ma ci sono anche la strumentalizzazione del calcio da parte dei totalitarismi del Novecento e le relazioni pericolose con il denaro e i diritti televisivi.
Cinema e terrorismo
di Carmine Mezzacappa
editore: Paginauno
pagine: 322
"Cinema e terrorismo" è un'attenta e minuziosa analisi di come il cinema italiano ha raccontato la lotta armata degli anni Settanta. Il saggio è costruito secondo linee tematiche, e l'autore passa in rassegna cinquanta film spaziando dalle pellicole più note - come "Buongiorno, notte" e "La Prima linea" - a produzioni meno conosciute, affrontando molteplici aspetti. In opere quali "Colpire al cuore" di Amelio e "Caro papà" di Risi, la lotta armata si presenta come conflitto generazionale, mentre in altre pellicole la telecamera preferisce soffermarsi sui dubbi ideologici ed esistenziali dei protagonisti - "Maledetti vi amerò" e "La caduta degli angeli ribelli" di Giordana, e "Il ragazzo di Ebalus" di Schito. Non mancano i riferimenti cinematografici al tormento della coscienza infelice borghese, che si oppone alla propria classe sociale - "Una fredda mattina di maggio" di Sindoni - e all'atteggiamento irriducibile dei militanti, come "Gli invisibili" di Squitieri e "La mia generazione" di Wilma Labate.