Se
Il freddo e il crudele
di Gilles Deleuze
editore: Se
pagine: 176
«Con troppa fretta si è portati a ritenere che sia sufficiente rovesciare i segni, capovolgere le pulsioni e concepire la gran
La tomba di Antigone
di Maria Zambrano
editore: Se
pagine: 112
La cifra essenziale dell'opera di María Zambrano, una delle figure più originali del pensiero del Novecento, è la riconciliazi
Illuminazioni. Testo francese a fronte
di Arthur Rimbaud
editore: Se
pagine: 128
"Con Rimbaud la poesia ha cessato di essere un genere letterario, una competizione
L'erotismo
di Georges Bataille
editore: Se
pagine: 272
«Da lungo tempo gli uomini parlano senza paure e apertamente di erotismo
Lettere
editore: Se
pagine: 195
"Tre giovani, problematiche donne, un fratello dall'esistenza e dalla bellezza inquietanti
Sull'amore
di Georg Simmel
editore: Se
pagine: 93
«Se si considera il processo vitale in generale come un insieme ordinato di mezzi posti al servizio dello scopo vita, e si oss
L'Islam e il Graal. Studio sull'esoterismo del Parzival di Wolfram von Eschenbach
di Pierre Ponsoye
editore: Se
pagine: 158
La leggenda del Graal è un "mistero" intorno al quale gli studiosi continuano a interrogarsi
Ferite simboliche
di Bruno Bettelheim
editore: Se
pagine: 230
«Io sono convinto che tutti gli uomini condividono certi sentimenti, certi desideri, certe angosce che sono comuni non soltant
La ribellione delle masse
di José Ortega y Gasset
editore: Se
pagine: 248
"C'è un fatto che, bene o male che sia, è decisivo nella vita pubblica europea dell'ora presente
Puella, surge e altre prediche
di Eckhart
editore: Se
pagine: 164
"'Conosci te stesso, e conoscerai te stesso e Dio': il precetto dell'Apollo delfico, cifra essenziale della sapienza ellenica e cristiana, può essere considerato fondante anche per l'insegnamento eckhartiano. Esso si muove infatti tutto quanto intorno a questi due poli - che sono poi un'unica realtà: anima e Dio. È la traccia che, nel mondo cristiano d'Occidente, porta soprattutto l'impronta agostiniana; ma si può dire che Eckhart, seguendo Agostino - maestro da lui amato e citato più di ogni altro -, sia andato molto oltre Agostino, riapprodando direttamente all'esperienza stessa di Cristo, che è esperienza di identità tra l'anima e Dio. Infatti il domenicano tedesco non insegna a conoscere l'anima e Dio - come se i due fossero oggetti distinti e separati dal soggetto conoscente -, ma a generare il Logos, ovvero a diventare quello che si è - Logos appunto, spirito - e dunque a vivere la vera vita, che è la vita dello spirito. Come in ogni grande maestro, non vi è in Eckhart un conoscere separato dall'essere, dal vivere: si conosce davvero solo quello che si è, e che si fa - il diverso "sapere" è solo ideologia e mistificazione. Perciò non sono essenziali i libri - nemmeno i libri 'sacri': per quanto il domenicano abbia nei confronti della Scrittura tutto il rispetto che un medievale poteva avere, e al commento della Scrittura stessa abbia dedicato buona parte del suo lavoro intellettuale". (dallo scritto di Marco Vannini)
Artemisia
di Anna Banti
editore: Se
pagine: 199
"Per quante forme, per quanti modi diversi possa esprimersi il dolore di una intattezza violata, Artemisia me lo fa intendere in quest'aria di sacrificio e di pericolo che fomenta, con i rimpianti di tutti, il suo rimpianto di risuscitata invano. La nostra povera libertà si lega all'umile libertà di una vergine che nel milleseicentoundici non ha se non quella del proprio corpo integro e non può capacitarsi in eterno di averla perduta. Per tutta la vita essa si adoprò a sostituirla con un'altra, più alta e più forte, ma il rimpianto di quell'unica restò: mi pareva, con quei fogli scritti, d'averlo quietato. Ora ritorna più intenso che mai, con un moto di relitto che appare e dispare sull'onda che lo porta, e, a momenti, sembra che l'acqua limpida l'abbia digerito. Scottata mille volte al bruciore dell'offesa, mille volte Artemisia si fa indietro e prende fiato per lanciarsi di nuovo nel fuoco. Così usava un tempo, così usa oggi con me". Con uno scritto di Attilio Bertolucci.
Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz
di Johann V. Andreae
editore: Se
pagine: 134
La Rosa e la Croce sono i simboli che agli inizi del Seicento esprimono gli ideali europei del rinnovamento politico e religioso. Tra il 1614 e il 1616 vengono pubblicati in Germania i due manifesti del movimento rosacrociano, che diffusero le idee e i programmi di una "riforma generale delle cose divine e umane". Il teologo Johann Valentin Andreae (1585-1654) vive in questo clima spirituale. La sua ispirazione è alimentata da una duplice fiamma: la religiosità riformata e il pensiero rinascimentale e magico-scientifico. "Le Nozze chimiche di Christian Rosenkreutz" è un romanzo alchemico, un viaggio di iniziazione spirituale per poter giungere alla visione dell'essenza della realtà e all'unione della sua anima con le forze che governano il mondo. Con uno scritto di Rudolf Steiner.