L'Ancora del Mediterraneo: Gli alberi
Olivetti, prima e dopo Adriano. Industria di cultura estetica
di Paolo Bricco
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 194
Adriano Olivetti è riuscito a mescolare elementi in apparenza diversissimi: il profitto e la bellezza, l'innovazione industriale e la tensione verso un modello sociale basato sulla comunità. La sua carica innovativa e i Suoi interventi sia sul piano industriale sia su quello estetico e culturale, spiegano il perché sia stato affiancato dai maggiori intellettuali del periodo. Si raccontano qui la particolarità e l'anomalia, evidenziando come tale analisi abbia prodotto risultati inaspettati e unici nel panorama della grande impresa, non solo italiana. L'indagine mescola ricerca storica e ricostruzione biografica, soffermandosi sui nodi dell'economia e della finanza.
Le strade della violenza. Malviventi e bande di camorra a Napoli
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 308
Il libro segue la storia della camorra nelle sue tappe fondamentali: dalle origini ai lazzaroni ai guappi, dal processo Cuocolo agli anni Cinquanta di Pupetta Maresca e Pascalone 'e Nola. Ma l'attenzione di Sales si concentra soprattutto sul periodo che dagli anni Ottanta arriva a oggi, cioè da quando, con il terremoto del 1980, e il massiccio stanziamento di risorse che ne deriva, la camorra riesce ad accumulare capitali impensabili, acquisendo un potere economico enorme. Proprio in quegli anni, inoltre, la Campania diventa la centrale del contrabbando nazionale e internazionale. Si apre così il periodo della camorra-impresa e della camorra-massa.
Crimini e memorie di guerra
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 375
Nel Ventesimo secolo, l'avvento della guerra totale ha rappresentato una sfida radicale agli sforzi, effettuati nel secolo precedente, per "civilizzare" la guerra. Dalla Prima alla Seconda guerra mondiale la violenza è aumentata in maniera esponenziale, mettendo a punto tecniche di distruzione di massa, che hanno moltiplicato il numero delle vittime e quasi annullato la distinzione tra militari e civili. Tutto ciò ha determinato anche un radicale cambiamento nelle narrazioni di guerra e nelle pratiche commemorative e, dunque, nelle politiche della memoria: a partire dal secondo conflitto mondiale, guerra e genocidio sono sempre più intrecciati l'una all'altro, con il risultato che i testimoni civili hanno modellato la narrazione della guerra.
Le utopie del ben fare. Percorsi della solidarietà: dal mutualismo al terzo settore, ai movimenti
di Giulio Marcon
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 322
Raccontare la storia delle esperienze più significative dell'azione sociale collettiva riempie un vuoto. Un vuoto per quanti frequentano i corsi universitari sul terzo settore o militano in associazioni di base del volontariato nel non profit, che sanno tutto sulle strategie di marketing, ma quasi nulla di quanto è stato fatto finora. Ma riempie anche un vuoto di risposte ai problemi ancora aperti che si ripetono nella storia: dalle società di mutuo soccorso e dalle cooperative alle banche e alle casse rurali, dalle leghe alle camere del lavoro, fino alle associazioni di volontariato, dalle imprese del terzo settore ai movimenti pacifisti, ambientalisti, no global, le urgenze, gli interrogativi, le difficoltà continuano a esistere.
Numeri e potere. Statistica e demografia nella cultura italiana fra le due guerre
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 157
Statistica e demografia hanno conosciuto, nel periodo fra le due guerre, una forte espansione. Esse, infatti, sono state per la prima volta considerate strumenti fondamentali per l'azione dello stato. Nel caso particolare del regime fascista, ma in generale degli Stati-nazione, le due discipline si sono piegate all'esigenza di indirizzare, guidare e sollecitare le scelte dei cittadini in un contesto dove la volontà del singolo era subordinata agli interessi collettivi. Un'indagine sul rapporto fra demografia e Stato nella prima metà del '900, che illustra come un'intera classe dirigente abbia rinunciato alla propria indipendenza e abbia sostenuto le politiche fasciste, da quella per la natalità a quella di segregazione degli ebrei.
L'altra visione dell'altro. Una equazione tra antropologia e teatro
di Piergiorgio Giacchè
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 190
Se l'antropologia è una strana scienza, il teatro è una strana arte. la prima si occupa di differenze sociali e culturali, la seconda produce differenze dalla società e dalla cultura. La geografia del teatro ci costringe a strani percorsi che raggiungono il rito, il gioco, la festa, la piazza e da qui, campi privilegiati dell'antropologia, quest'ultima ci porta verso le rappresentazioni dell'individuo e le sue messe in scena.
La rivoluzione capovolta. L'Asia centrale tra il crollo dell'impero zarista e la formazione dell'Urss
di Marco Buttino
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 492
Per le ampie regioni dell'Asia centrale, conquistate dall'impero zarista prima e dominate dai russi fino al crollo dell'URSS poi, la rivoluzione bolscevica del 1917 segnò soltanto un inasprimento della dipendenza coloniale e il passaggio a una nuova dittatura. I rivoluzionari erano russi, membri di una comunità immigrata, ostili a ogni apertura democratica e terrorizzati dal pericolo di essere cacciati dalla maggioranza musulmana. Il passaggio di regime nella colonia fu segnato anche da una carestia indotta che fece stragi nella popolazione: la lotta per il potere coincideva con la lotta per la sopravvivenza. I musulmani, dove poterono, reagirono con la guerriglia, sfidando il nuovo regime fino alla sconfitta per mano dell'armata rossa.
Silone, un alfabeto
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 158
Dalla A di anarchia e Abruzzo alla P di partitocrazia, alla S di Stati Uniti, fino alla V di verità, Francesco De Core e Ottorino Gurgo ricostruiscono l'universo di Ignazio Silone, la sua attività di scrittore ma anche quella di pensatore socialista e cristiano mai piegato al potere (politico e della Chiesa).
Un paradiso abitato da diavoli. Identità nazionale e immagini del Mezzogiorno
di Nelson Moe
editore: L'Ancora del Mediterraneo
pagine: 376
È dal Settecento, quando si formano nell'immaginario collettivo le categorie di "europeo" e "civilizzato" e si costruisce poi