Manifestolibri: Contemporanea
A cosa serve l'articolo 18
di Luigi Cavallaro
editore: Manifestolibri
pagine: 119
Ma davvero l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori rappresenta il problema principale della nostra economia? Davvero è responsabile del dualismo del nostro mercato del lavoro? Davvero è l'artefice della disoccupazione e della precarietà che affliggono i nostri giovani? E davvero bisogna sbarazzarsene, come ci raccomandano professori autorevoli e opinionisti di grido? Scopo di questo libro è di offrire alcune risposte non convenzionali a queste domande, inquadrando la vicenda dell'articolo 18 in una storia più ampia e fin qui mai raccontata: la storia del diritto al lavoro. In un linguaggio semplice e rigoroso, le ragioni economiche e politiche a sostegno dell'art. 18 e una critica serrata delle proposte di riforma volte alla sua soppressione o comunque a derogarvi per un certo periodo di tempo o per particolari categorie di lavoratori.
Politica è narrazione. Da Obama a Vendola
editore: Manifestolibri
pagine: 160
La narrazione è l'ultima frontiera della comunicazione politica. Può essere una forma di manipolazione o, peggio, di mistificazione, ma è innanzitutto una necessità nella società di oggi. La campagna presidenziale di Barack Obama è un esempio da manuale di come si costruisce una political narrative vincente. Mentre in Italia è su una nuova "narrazione" che Nichi Vendola imposta la sua scalata alla leadership politica della sinistra. Negli Stati Uniti, narrative è ormai diventata sinonimo tout court di comunicazione politica. Una campagna elettorale di successo è innanzitutto una story, dove ogni parola e ogni immagine diventano il brano di una trama coerente, di un racconto comprensibile e "vendibile". Questo volume descrive e analizza gli aspetti salienti della political narrative statunitense e si misura anche con il caso italiano, e in particolare con il fenomeno Vendola.
Ritorno di FIOM
di Gabriele Polo
editore: Manifestolibri
pagine: 125
Il sindacato metalmeccanico della Cgil è oggi al centro dell'attenzione, di attacchi furibondi e di appassionati consensi nell'ambito di una sfida che non riguarda solo le relazioni industriali ma anche la qualità politica e sociale della nostra democrazia. Sfida per un'idea e una pratica del cambiamento che non intende barattare l'occupazione con la dignità, i diritti e le condizioni di vita dei lavoratori. La Fiom è un caso unico nel panorama sindacale europeo: compiuti cent'anni alla fine del secolo scorso, i metalmeccanici della Cgil hanno provato a ritornare giovani, ripartendo dal conflitto tra capitale e lavoro, ritrovandosi accanto ai movimenti antiliberisti, diventando un punto di riferimento anche fuori da fabbriche e uffici, cercando nuove strade per la rappresentanza. Storia di una trasformazione e di una sfida democratica: dalla ripresa del conflitto sociale fino allo scontro con la Fiat di Marchionne, passando per Genova 2001, nel racconto giornalistico di un quindicennio e nelle interviste agli ultimi tre segretari generali della Fiom.
Il fuoco di Atene
di Michelangelo Cocco
editore: Manifestolibri
pagine: 133
Un racconto in presa diretta dal paese d'Europa che più duramente ha subito il diktat di austerità della Banca centrale e del Fondo monetario internazionale, e che probabilmente non sarà l'unico, ma solo il primo della lista. Dall'inizio del 2010 la Grecia è mobilitata contro le misure imposte dal governo socialista per risanare l'economia nazionale. Un movimento che attraversa tutta la sinistra, i sindacati, gli studenti e che ha portato in piazza milioni di persone in una lunga serie di scioperi generali. Le testimonianze dei protagonisti, gli obiettivi delle organizzazioni politiche, le analisi di economisti e sociologi. Ma anche la continuità con la lotta contro i colonnelli e, ancor prima, contro l'occupante nazista nelle testimonianze di intellettuali e vecchi combattenti. Cronache e riflessioni dall'Atene in rivolta, sempre più scossa dall'esplosione della violenza politica.
La sfida di Nichi. Dalla Puglia all'Italia
editore: Manifestolibri
pagine: 166
Per ben due volte ha "dovuto sconfiggere e dirottare" il centrosinistra alle primarie. Per due volte ha battuto la destra alle elezioni regionali in Puglia. Da Bari a Roma, Nichi Vendola lancia oggi la propria sfida per la guida del centrosinistra e per "tornare a vincere" nella prossima competizione elettorale e, soprattutto, nella cultura e nella coscienza del Paese. "Se ho vinto - dice - è perché la mia vita, la mia lingua, la mia storia, sono espressioni di una dimensione nuova, diversa della politica". Estremista, passionale, gay, cattolico, popolare, il presidente della Puglia chiama la sinistra e il centrosinistra a una sfida in campo aperto, quello delle primarie. Una sfida che gli costa l'accusa di populismo, ma che è invece inaggirabile proprio per ristabilire una "connessione sentimentale" tra la politica, la società e i soggetti che la popolano. Perché i partiti tradizionali "sono crepati", ed è attraverso le primarie che per Vendola si esce dalla paralisi e dalla ripetizione, ricostruendo il perimetro comune di una coalizione e le parole e le pratiche di "un'alternativa vincente". E tornando a mobilitare il desiderio di cambiamento.
L'impero invisibile. Destra e razzismo dalla schiavitù a Obama
di Guido Caldiron
editore: Manifestolibri
pagine: 175
Con l'elezione di Barack Obama, gli Stati Uniti sono entrati nella loro "era postrazziale"? Quel che è certo è che stando ai dati dell'ultimo censimento demografico nello spazio di un decennio, gli wasp, i bianchi di origine anglosassone e di fede protestante, che hanno diretto per quasi due secoli il paese, non rappresenteranno più la maggioranza della popolazione. Da tempo, del resto, è di difesa della cultura bianca, (definita come un misto di religione, stili di vita e spirito della frontiera), che sarebbe minacciata da milioni di nuovi immigrati latinos, che parlano la destra e i movimenti nativisti. Contro i clandestini si mobilitano i governatori repubblicani degli Stati del Sud, mentre l'intero partito, orfano dei Reagan e dei Bush, vede emergere al proprio interno figure sempre più radicali. Nella società americana, dove il fattore razziale ha giocato un ruolo determinante e dove organizzazioni fasciste come il Ku Klux Klan hanno goduto del sostegno di milioni di persone, i conservatori hanno agitato le paure dei piccoli bianchi per smontare le conquiste politiche e culturali degli anni Sessanta. Dall'abolizione della schiavitù all'ingresso del primo afroamericano alla Casa Bianca sono passati 150 anni, scanditi da violenze, discriminazioni e pregiudizi. Una storia che pesa ancora oggi sugli Stati Uniti.
Gente del muro
di Yonathan Mizrachi
editore: Manifestolibri
pagine: 133
Un archeologo è chiamato a seguire la costruzione del muro che separa Gerusalemme dalle zone palestinesi. Non guarda solo ai resti antichi, ma anche alle vite e alle vicende che si svolgono all'ombra della costruzione del muro. Le storie che egli ha raccolto con uno sguardo privo di pregiudizi e carico di umanità parlano della gente, non di politica. Di chi dal muro si sente umiliato e oppresso, di chi se ne sente invece protetto; di tutti i diversi personaggi che questa tragica barriera ha coinvolto e mobilitato: politici, artisti, operai, membri di organizzazioni internazionali. Storie raccontate da un punto di vista personale e soggettivo, che cercano di descrivere gli avvenimenti in uno scenario in cui è difficile distinguere tra realtà e immaginazione.
Il lavoro di una donna
di Carla Casalini
editore: Manifestolibri
pagine: 222
Questo volume raccoglie trent'anni di ricerca giornalistica e di attenta riflessione sulle trasformazioni del lavoro in Italia e sui problemi che esse hanno comportato per la rappresentanza sindacale, l'organizzazione dei conflitti, la soggettività femminile e le conseguenze ambientali dello sviluppo industriale. A due anni dalla scomparsa di una giornalista-militante che ha attraversato le passioni e le contraddizioni della generazione che ha fatto il '68, questo libro raccoglie, ordinandoli, gli articoli che Carla Casalini ha pubblicato prevalentemente sul Manifesto. Vi si ritroverà uno sguardo personalissimo e originale, intransigentemente ostile a ogni catena gerarchica di comando e a ogni scorciatoia organizzativa volta ad aggirare la partecipazione democratica. Vi si leggerà anche un pezzo decisivo della storia del lavoro in Italia e delle sue soggettività in mutazione, intrecciata con l'emergere di nuove sensibilità e strumenti interpretativi femminili e femministi. Prefazione di Valentino Parlato e introduzione di Alessandra Mecozzi.
Ricominciamo dalle periferie. Perché la sinistra ha perso Roma
editore: Manifestolibri
pagine: 143
Questo libro a più voci affronta quei passaggi e quelle trasformazioni che hanno visto formarsi nella cintura periferica delle grandi città, e di Roma in particolare, mentalità, comportamenti e linguaggi estranei alla idea di socialità cui si è ispirata tradizionalmente la cultura della sinistra. Quali sono i soggetti che popolano i grandi quartieri della periferia romana? Come si rappresentano e quale legame intrattengono con il territorio? In che modo sfuggono ai modelli consueti di governabilità e quali forme di conflittualità mettono in campo? Dialogando con sociologi e intellettuali attenti alla realtà romana (Alberto Abruzzese, Guido Caldiron, Roberto De Angelis, Franco Ferrarotti, Maria Immacolata Macioti, Francesco Macarone Palmieri, Welter Siti) il volume propone alcune risposte a queste domande, e mette a tema la vera e propria rivoluzione antropologica che ha visto la metropoli e le sue periferie funzionare come un grande laboratorio di trasformazioni sociali, che la politica non è stata capace di comprendere né di interpretare.
Putin il neozar. Dal KGB all'aggressione dell'Ucraina
di Osvaldo Sanguigni
editore: Manifestolibri
pagine: 158
Il potere di Vladimir Putin sulla politica e sulla società sovietica non conosce praticamente più confini
Teologia del terrore. Filosofia, religione e politica dopo l'11 settembre
di Michele Martelli
editore: Manifestolibri
pagine: 199
Che rapporto c'è tra fondamentalismo, terrorismo e monoteismo? E possibile pretendere di giustificare guerre e terrorismo nel nome di Dio, cercando una legittimazione assoluta nelle parole delle Sacre Scritture? Esiste un pensiero alternativo all'attuale commistione teo-cons e neo-cons di fede e ragione, politica e religione? Il volume cerca di trovare una definizione plausibile del concetto di fondamentalismo religioso e di terrorismo, con un rapido sguardo alla tradizione teorica dei tre grandi monoteismi (ebraismo, cristianesimo e islamismo). Esaminando alcune pagine decisive del Vecchio e Nuovo Testamento e del Corano l'autore evidenzia il nucleo dottrinario di quella vera e propria Teologia del Terrore agita oggi nel conflitto tra Occidente e Islam. Ai fondamentalismi simmetrici e configgenti si contrappone la proposta di una nuova scepsi, che parte dalle riflessioni più recenti di Habermas e Derrida e si misura infine con il dibattito attuale su laicismo e relativismo, animato in Italia dalle discusse posizioni espresse dal papa.
Zapatero. Un socialismo gentile
di Ettore Siniscalchi
editore: Manifestolibri
pagine: 270
Da esponente minore del Partito Socialista a capo del governo spagnolo. Il percorso politico di Zapatero è stato rapido e travolgente, ma non casuale. Questo libro ne ricostruisce le tappe, le idee, i successi, le scelte. Questo volume non è solo una biografia politica; è anche il racconto di una società, quella spagnola, che solleva la domanda di nuovi diritti e di una nuova etica della politica. Le risposte che Zapatero dà, o tenta di dare, si inseriscono nella discussione sulla crisi delle socialdemocrazie europee e costituiscono, più che un ragionamento teorico, un'esperienza concreta di governo svolta alla luce di una originale elaborazione politica. Cos'è il "socialismo ciudadano", quali sono i reali termini del confronto con la chiesa e la morale cattolica, quali il ruolo dell'economia, la composizione dello Stato, i nuovi diritti? Queste sono alcune delle domande per le quali questo volume, più che dare risposte, vuole fornire strumenti che permettano al lettore di compiere le proprie riflessioni. E soprattutto di valutare, in un paese che si divide tra "zapateristi" e "antizapateristi" su basi puramente simboliche, se e quali delle proposte di Zapatero possano essere parte di un ragionamento anche italiano.